tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post8237802302427822991..comments2024-03-28T22:59:46.469+01:00Comments on Alla ricerca del meraviglioso: La baracca dei tristi piaceri - Helga SchneiderMichela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-81893188284961550252012-06-27T12:33:58.486+02:002012-06-27T12:33:58.486+02:00Libro, a parer mio, interessante dal punto di vist...Libro, a parer mio, interessante dal punto di vista dell'argomento. Il tema dei bordelli nei campi di concentramento è stato infatti tenuto nascosto per molti anni. <br />Anche in questo libro viene evidenziato il modo macabro e atroce in cui erano costretti a vivere i deportati nei campi.<br />In questo specifico caso si racconta la storia di questa ragazza (racconatta dalla stessa ormai anziana) che per la speranza di poter "vivere" meglio la sua condizione di prigioniera accetta di fare la prostituta. A parte la vita che è costretta a fare durante il periodo di prigionia, fatta di umiliazioni/violenze varie fisiche e mentali, si coglie anche quello che è stata la vita dopo la liberazione; una vita fatta di incubi diurni e notturni (questa cosa è ricorrente in tutte le testimonianze dei sopravvissuti) - problemi a socializzare - alcolismo e dipendenza dalle sigarette (che erano l'unico modo che aveva la gente per non pensare a quello che gli stava accadendo). La definirei una seconda vita vissuta a dimenticare la prima: troppo spesso però senza successo. <br /><br />Il libro non mi è piaciuto com'è stato impostato nel senso che la storia viene raccontata come se fosse un'intervista e troppo spesso l'autrice mette dei dialoghi tra Sveva (la scrittrice) e Herta (la protagonista) nei quali Sveva tende a scusarsi con Herta per farle rivivere mentalmente quelle tremende esperienze.<br /><br />La domanda che mi sono posta alla fine di questo libro è stata (forse anche suggerita dalla stessa protagonista che spesso se la pone) - Io come avrei reagito di fronte alla possibilità di sopravvivenza anche se questo voleva dire vendersi a quei "bast**i"? - Beh probabilmente, anche se a volte non c'era neanche la possibilità di scegliere, quella era davvero una delle poche possibilità di sopravvivere al freddo, alla fame etc. <br /><br />Per quanto la parte dell'amico omosessuale, che anche a me è parsa inizialmente essere stata messa li a caso, credo che sia stata inserita perchè nel libro spesso vengono citate le pene che venivano inflitte a loro (vedi la storia definita "compito" di quel dottore che chimicamente e con operazioni pensava di aver trovato la soluzione a questa considerata una malattia) e forse vuole sfatare un po' questo tabù, inserendo appunto la storia del suo amico Marco sposato con figli che si accorge di essersi innamorato di un uomo.<br />Forse avrebbe dovuto scrivere un libro a parte per questo argomento perchè in effetti sembra sempre un po' messo li a caso. <br /><br />Nel globale non posso andare oltre il 6 1/2 perchè nonostante il tema sia di mio interesse non è approfondito bene e, come ho detto prima, non mi ha entusiasmato il metodo di scrittura.Tittinoreply@blogger.com