tag:blogger.com,1999:blog-40754477919102544682024-03-14T07:17:40.899+01:00Alla ricerca del meravigliosoAttualità, libri, film, serie tv e... trekking con il cane Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.comBlogger2540125tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-67439998660598557382024-03-13T16:04:00.007+01:002024-03-13T16:05:28.078+01:00BASTA CON QUESTE CA**ATE - di Gary John Bishop<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcL6TRJGGtZdJgf0aKEPkPHRZ2vSguRnBhB2nloNasv80_f43DWcw4q1rwMNDhrdcxO1twOja3CIhkTDv9k5zhyEe8gAjMli03X2OrqERWjudneCwhy0rblG7RO5t-RH11O8DsKAAF1OXgCVetB4CKQV5Ib2yvXEISO6ALbh1HlyyZDhpxj0dsCvYJMF3u/s640/3%20-%20Basta%20con%20queste%20cazzate%20-%20Gary%20John%20Bishop.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="399" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcL6TRJGGtZdJgf0aKEPkPHRZ2vSguRnBhB2nloNasv80_f43DWcw4q1rwMNDhrdcxO1twOja3CIhkTDv9k5zhyEe8gAjMli03X2OrqERWjudneCwhy0rblG7RO5t-RH11O8DsKAAF1OXgCVetB4CKQV5Ib2yvXEISO6ALbh1HlyyZDhpxj0dsCvYJMF3u/s320/3%20-%20Basta%20con%20queste%20cazzate%20-%20Gary%20John%20Bishop.jpg" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;"> <b>2019 </b>- <b><i>Stop Doing That Sh*t</i></b></div><p></p><p style="text-align: justify;">Titolo abbastanza esaustivo ma è il sottotitolo che esplica meglio il tema di questo testo: <i>Come smettere di raccontarsi palle e godersi di più la vita</i>.</p><p style="text-align: justify;">Purtroppo il libro di Bishop non ha soddisfatto le mie aspettative, un libro di una persona simpatica che però lascia poco. Tutto l'opposto di <a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank"><b><i><u>Chiudi quella ca**o di bocca</u></i></b> </a>che avevo recensito qui poco tempo fa.</p><p style="text-align: justify;">Il pregio è che si legge facilmente e non richiede particolare concentrazione. Il difetto è che non lascia nulla di memorabile.</p><p style="text-align: justify;"><b><i>Basta con queste ca**ate</i></b> è suddiviso in <b>tredici capitoli</b>:</p><p></p><ol style="text-align: left;"><li style="text-align: justify;">Ecco il problema (vivere col pilota automatico e lasciare che parole ed emozioni ci definiscano e limitino)</li><li style="text-align: justify;">Una vita di sabotaggi (le conclusioni che hai tratto su te stesso, su chi ti circonda e sulla vita stessa)</li><li style="text-align: justify;">La domanda - Perché</li><li>La piccola spugna magica - che da piccoli eravamo tutti entusiasti della vita e delle esperienze e che poi col tempo ci siamo irrigiditi e seccati</li><li>Gettato nel mondo - <b style="background-color: #fcff01;">non siamo zolle d'argilla e l'importante non è quel che si fa di noi, ma quel che facciamo noi stessi di ciò che hanno fatto di noi. Jean-Paul Sartre</b></li><li>Stabilire la verità - la tua verità e LA Verità non sono la stessa cosa. Ripetere come Bart Simpson un milione di millemila volte</li><li>I tre sabotatori</li><li>Te stesso</li><li>Gli altri</li><li>La vita</li><li>La punta della lancia - liberarsi dell'autosabotaggio e del... dubbio!</li><li>Trova la via d'uscita - quanto ci si impegna per realizzare davvero i propri sogni</li><li>Puoi finalmente smetterla con le cazzate, dico sul serio! - non sei una stramaledetta poltrona, sei un'espressione, quindi alza il culo ed esprimi il tuo futuro. Prova, prova e... riprova. </li></ol><div>Voi avete tutte queste forze?</div><div><br /></div><div>Almeno per leggere un libro si dai guardate in questa lista che ce ne sono di carini! Buona lettura</div><p></p><blockquote><blockquote><p style="text-align: left;"><br /></p></blockquote></blockquote>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-11626072250074188672024-02-11T00:47:00.004+01:002024-02-11T00:47:40.844+01:00Povere creature (film 2024)<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: medium;">Una giovane donna si butta da un ponte su un fiume. Poi l</span><span style="font-family: Risque; font-size: large;">a ritroviamo che si diverte come una matta a colazione: sbattendo le mani, sputando cibo e trotterellando per un'elegante case vittoriana come in preda ad un'euforia folle.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: medium;">Bella parla male ma è curiosa di tutto. "God" è molto paziente con lei e le insegna tante cose, anche ad affettare i cadaveri. God è un medico-professore pieno di cicatrici e originalità: il suo giardino pullula di strani incroci animali: cani-pollo, cani-oca e maiali-pollo. Ma Bella che cos'é? la ragazza chiede di saperlo man mano che la sua consapevolezza di esistere cresce insieme a lei. God la ripescò dal fiume ad un passo dalla morte totale e le impiantò <span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Risque; font-size: medium;">il cervello del figlio che teneva in grembo. Una scossa di corrente elettrica e via.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: medium;">Poi magari più avanti finisco anche di descrivervi la trama intanto vi dirò che:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: medium;">- dura troppo</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: medium;">- Emma Stone è fantastica</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: medium;">Ma per capire questo film (o per cercare di apprezzarlo meglio) bisogna partire dal suo regista: <b>Yorgos Lanthimos</b>, i cui film più conosciuti sono: </span><span style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;"> </span><i style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/The_Lobster" style="background: none; color: #0645ad; overflow-wrap: break-word; text-decoration-line: none;" title="The Lobster">The Lobster</a></i><span style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;"> (2015), </span><i style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_sacrificio_del_cervo_sacro" style="background: none; color: #0645ad; overflow-wrap: break-word; text-decoration-line: none;" title="Il sacrificio del cervo sacro">Il sacrificio del cervo sacro</a></i><span style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;"> (2017), </span><i style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/La_favorita_(film_2018)" style="background: none; color: #0645ad; overflow-wrap: break-word; text-decoration-line: none;" title="La favorita (film 2018)">La favorita</a></i><span style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;"> (2018). </span><span style="font-family: Risque; font-size: large;">conosciuti</span><span style="font-family: Risque; font-size: large;"> Calcolando che il primo l'avevo abbandonato, il secondo non l'ho visto ed il <u><a href="http://www.michelaganz.com/2019/01/la-favorita.html#more" target="_blank">terzo l'avevo recensito qui</a></u> (sintetizzando: mi aveva fatto cacare). </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: large;">Nel cast ci sono poi Willem Defoe e Mark Ruffalo ma quello che vi rimarrà in mente è il corpo della Stone, piegato in ogni posizione sessualmente possibile. La protagonista è infatti una donna libera che esprime continuamente la sua voglia di sesso ma detta così è un po' banalotta magari ci torno più avanti. Quello che ho trovato esagerato di questa presunta libertà sessuale è che... le ho trovate scene fini a se stesse e mi chiedo come mai Emma Stone, attualmente una delle attrici più famose e pagate di Hollywood, abbia acconsentito a girarle. Alla trama del film non aggiungono nulla e vi dirò di più: mi è quasi sembrato un desiderio perverso del regista di vedere la Stone umiliata sia come attrice che come donna, accoppiata sempre e solo con vecchi, obesi e mutilati (addirittura uno con un uncino degno del cast di Freak di American Horror Story). </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: large;">Per non parlare poi della scenografia irreale, super finta e dei dilemmi morali insiti nella figura della protagonista stessa: una donna e madre che viene riportata in vita col cervello del figlio neonato. Una nuova persona, una nuova identità con però un fisico diverso. Una donna solamente in apparenza, col cervello di un neonato, che impara a sopravvivere in un mondo pieno di brutalità. Il messaggio sarà mica forse che il sesso ci salverà tutti, spero.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: large;">Comunque il regista ci prova, facendole infilare frutti ed ortaggi in ogni buco. Ma se la donna è in realtà una bambina, tutto questo sesso finto-consapevole crea del disagio: se il corpo è quello di un'adulta ma la mente di una bambina non è qualcosa di sconveniente, inopportuno e brutale? </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: large;">Non lo so: nonostante il "riscatto" o la maturazione finale della protagonista mi è rimasta una brutta sensazione di questo film e ho pensato che l'unica cosa azzeccata fosse il titolo</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Risque; font-size: large;"><br /></span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-66912423514026799722024-02-06T19:53:00.004+01:002024-03-13T16:08:12.187+01:00L’ORSO NON E’ INVITATO – di Gabriele Bertacchini<p style="text-align: justify;"><b><i><span style="font-family: ABeeZee;">Gli animali, l’uomo, la scomparsa della biodiversità sulla Terra</span></i></b></p><p style="text-align: justify;"><b><i></i></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirE0y5Pchgz5SncnVaYOQkKNY4j29jBiBrwyxQIrfPemex8a36-2gM21UpXvgz0qiCMLrVssq_OCD3UphiZFeA4mCXaWayyelMw6_Toga74YQd0uZ4tpAprrlH0yL7mOm0cRRvVg4_JVA_Kd6M-G4GdsdpLZJKfVLKe7N7ln_rPXliYwrx3uMgBesYseUr/s468/4%20-%20L'orso%20non%20%C3%A8%20invitato%20-%20Gabriele%20Bertaccini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="468" data-original-width="325" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirE0y5Pchgz5SncnVaYOQkKNY4j29jBiBrwyxQIrfPemex8a36-2gM21UpXvgz0qiCMLrVssq_OCD3UphiZFeA4mCXaWayyelMw6_Toga74YQd0uZ4tpAprrlH0yL7mOm0cRRvVg4_JVA_Kd6M-G4GdsdpLZJKfVLKe7N7ln_rPXliYwrx3uMgBesYseUr/s320/4%20-%20L'orso%20non%20%C3%A8%20invitato%20-%20Gabriele%20Bertaccini.jpg" width="222" /></a></i></b></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">Oggi è tutto emergenza climatica ma già quando ero piccola io c’era una <b>pubblicità</b> delle caramelle che ti faceva sentire in colpa perché l’<b>orso bianco</b> stava scomparendo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">Poi c’è stato un periodo in cui degli animali non importava a nessuno: gli animali sono animali e meritano un rispetto secondario. Almeno questo sembrava il pensiero generale degli anni ‘90/2000. E Oggi?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">All’apparenza è un fermento di associazioni e di campagne per la salvaguardia di animali e ambiente ma, basta fare due chiacchiere con qualcuno che… della situazione degli animali pare fregare ancora poco.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">Poco tempo fa ero a tavola con dei colleghi e stavamo parlando di <b>cani</b>, nello specifico di cani di razza e non e quindi di <b>randagismo</b>. Quando ho provato ad accennare al fatto che i cani randagi hanno convissuto con l’uomo da epoca immemore e che non sono un problema e/o pericolo come lo si vuol far passare e che le sciure-marie che raccattano cuccioli e randagi a destra e manca per rimpolpare il traffico di cani da Sud a Nord sono un grande problema… apriti cielo! Cani randagi? Ma siamo pazzi? I cani vanno confinati, rapiti, rinchiusi. E poi<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: ABeeZee;"> chissenefrega se passano il resto dei loro giorni in canili fatiscenti, deprivati e difficilmente adattabili (ed adottabili) ad una futura vita in appartamento in centro a Milano. E non avevamo neanche accennato alla mercificazione di un essere vivente o al fatto che l’adozione dovrebbe essere qualcosa di consapevole e che dovrebbe andare incontro ai bisogni di un animale che non ha scelto di essere adottato ecc…</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">Ma il colmo l’ho sentito quando hanno accennato ai <b>gatti</b>! Proprio nei giorni precedenti era stato sulle principali testate un articolo che descriveva la pericolosità per l’ambiente e per la fauna dei gatti e alcuni ripetevano come pappagallini le frasi più curiose senza filtrarle con un minimo di analisi critica.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">Quando ho provato ad accennare che fare sparire i randagi (cani e gatti) dalla strada, significa non concepire più che la natura esista nel nostro mondo, confinarli per mantenere una nostra sorta di (presunta) serenità al posto di imparare a conviverci e che così facendo più nessun animale avrebbe potuto vivere libero perché alla fine i nostri insediamenti sono ovunque e i posti per gli animali liberi sempre meno… il mutismo assoluto.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">Ma arriviamo al <b>libro di Bertacchini</b>: è lungo <b>centoquaranta pagine</b> e ha visto la luce nel <b>2020</b>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">E’ suddiviso così:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">- <b>Storie comuni</b>: l’orso e il lupo</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">- <b>Quello che loro hanno (e noi vogliamo)</b>: zanne preziose, “medicine” maledette, carni che si mangiano</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">- <b>Cambi di suolo</b>: Alberi che cadono, ghiaccio che fonde, isole di plastica, le “meraviglie” del cemento</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">- <b>Rinascita</b>: uno sguardo al passato, quello che già esiste</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">L’orso non è invitato <b>è un libro doloroso</b>: doloroso nel senso che l’elenco delle nefandezze compiute dall’uomo verso animali di ogni tipo potrebbe davvero causarvi un mal di pancia. Bertacchini elenca più volte i delitti compiuti verso le diverse specie animali: orsi rincorsi e investiti, lupi decapitati, gattini usati come palloni, cani uccisi a sassate, pulcini tritati vivi e non nel terzo mondo ma nel nostro Bel Paese.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">Educazione, mi viene in mente solo quello.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">Educare alla convivenza ed al rispetto della vita in generale, un insegnamento che dovrebbe essere attivo e obbligatorio in ogni fascia d’età.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">“Neurologi americani hanno fatto l’encefalogramma a non pochi viaggiatori. E’ risultato che cambiare ambiente e avvertire il passaggio delle stagioni nel corso dell’anno stimola i ritmi cerebrali e contribuisce a un senso di benessere, di iniziativa e di motivazione vitale. Monotonia di situazioni e tediosa regolarità di impegni tessono una trama che produce fatica, disturbi nervosi, apatia, disgusto di se e reazioni violente. Nessuna</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: ABeeZee;">meraviglia, dunque, se una generazione protetta dal freddo grazie al riscaldamento centrale e dal caldo grazie all’aria condizionata, trasportata su veicoli asettici da un’identica casa o albergo a un altro, sente il bisogno di viaggi mentali o fisici, di pillole stimolanti o sedative, o dei viaggi catartici del sesso, della musica e della danza. Passiamo troppo tempo in stanze chiuse… “ Bruce Chatwin</span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-31494364305899931712024-01-27T12:33:00.003+01:002024-01-27T12:35:42.780+01:00ESSERE FELICI CONTROVENTO - Rafael Santandreu<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXPie8t2Z-xckrJTmHOZmk7WX6jPKX7R1ejtQJL4Jk53zNRMh919oKFUtOI-sH5EVkiEmz1Dw0w_6qQuCHMfdj_nZ43oR0BvIsuhqxKa4dyqBru7ucm-V41A7W08YwYnuepY4NITtFStYd1kXGe8Vz0EMWf8F4mOJxXaAm5cOzaBTk90fIoXxGAAm8-O_8/s1200/2%20Essere%20felici%20controvento%20-%20Rafael%20Santandreu.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXPie8t2Z-xckrJTmHOZmk7WX6jPKX7R1ejtQJL4Jk53zNRMh919oKFUtOI-sH5EVkiEmz1Dw0w_6qQuCHMfdj_nZ43oR0BvIsuhqxKa4dyqBru7ucm-V41A7W08YwYnuepY4NITtFStYd1kXGe8Vz0EMWf8F4mOJxXaAm5cOzaBTk90fIoXxGAAm8-O_8/s320/2%20Essere%20felici%20controvento%20-%20Rafael%20Santandreu.jpg" width="205" /></a></div><span style="font-family: Akatab; font-size: medium;">Il 2024 è iniziato nel segno della <b>positività </b>e della v<b>oglia di cambiare e migliorarsi</b>. Ecco quindi la scelta di <b><i><span style="color: #38761d;">Essere felici controvento </span></i></b>dello psicoterapeuta catalano <b>Rafael Santandreu</b>. E ve lo dico già: rispetto a <b><i><u><a href="http://www.michelaganz.com/2024/01/have-good-day-come-trasformare-ogni.html" target="_blank">Have a good day</a></u></i></b> è molto più bello.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab; font-size: medium;">Nonostante l'idea di base di entrambi i libri fosse comune, il libro di cui vi parlo oggi secondo me è più <b>godibile</b> ed <b>interessante</b>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab; font-size: medium;">Pubblicato nel <b>2016 </b>col titolo originale <b><i><span style="color: #38761d;">Ser feliz en Alask</span></i></b>a, Santandreu divide il suo testo in tre parti:</span></p><p style="text-align: justify;"></p><ol><li><span style="font-family: Akatab; font-size: medium;">COMPRENDERE LA PSICOLOGIA COGNITIVA</span></li><li><span style="font-family: Akatab; font-size: medium;">ACQUISIRE UN METODO</span></li><li><span style="font-family: Akatab; font-size: medium;">METTIAMOLO IN PRATICA</span></li></ol><div><span style="font-family: Akatab; font-size: medium;">I capitoli in totale sono venti e quasi tutti iniziano con una "storiella" che fa riflettere. Quella che mi è piaciuta di più è all'inizio del sedicesimo capitolo <i><b>imparare a dialogare</b></i> e ve la riporto qui sotto:</span></div><div><span style="color: #274e13; font-family: Akatab; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="color: #274e13;"><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 15px; text-align: start;">INFERNO E PARADISO (RACCONTO SUFI)</span><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 15px; text-align: start;">Un giorno il mullah Nasreddin visitò l’inferno e rimase stupefatto da ciò che vide.</span><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 15px; text-align: start;">Un sacco di gente era seduta attorno a una grossa tavola imbandita e piena di leccornie, una più squisita dell’altra. Eppure i commensali avevano un aspetto denutrito, come se morissero di fame!</span><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 15px; text-align: start;">La ragione stava nel fatto che erano costretti a mangiare servendosi di alcuni stecchini lunghi come remi e, quando infilzavano un boccone, questo gli cadeva prima ancora di arrivare alla bocca.</span><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 15px; text-align: start;">Dopo questa visione, Nasreddin ascese in paradiso.</span><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 15px; text-align: start;">Con suo grande stupore vide che anche lì era stata allestita una tavola piena di prelibatezze, attorno alla quale i commensali mangiavano servendosi di stecchini lunghi come remi.</span><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><br style="background-color: white; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: start;" /><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 15px; text-align: start;">Qui, tuttavia, sembravano tutti godere di ottima salute. Perché infilzavano il cibo e rapidamente lo portavano alla bocca della persona che avevano accanto.</span><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 15px; text-align: start;"> </span></span></div><div><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;">Penso che questo racconto riassuma bene il messaggio che più di tutto Santandreu ha voluto trasmettere:<span><a name='more'></a></span> l'<b>amore</b>. Per gli altri ed anche per se stessi.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;">Secondo lo scrittore infatti se si ama non si può essere infelici; ed essere gentili, generosi ed affettuosi con (tutti) gli altri è una soluzione per essere felici. </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;">Un qualcosa che non costa nulla se non... il nostro impegno, la nostra buona volontà.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;">Il fatto è che vi basta girarvi per strada ed osservare le persone che camminano vicino a voi: sguardi bassi, passi affrettati, espressioni seriose. O parlare con qualche amico e/o collega: la maggior parte delle conversazioni iniziano con una lamentela. Quante persone felici conoscete?</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;">Io davvero poche.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;">Quindi Essere felici controvento è stata una bella boccata di ossigeno che mi ha spinto a riflettere su tantissime questioni e situazioni. Uno dei capitoli più importanti infatti Santandreu l'ha dedicato a considerare attentamente il punto di vista degli altri e a rifletterci sopra senza dare per scontato che abbiamo ragione noi o che se qualcuno la pensa diversamente voglia necessariamente farci un torto o dispetto. </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;">Certo alcuni consigli possono sembrare esagerati ed altri possono perfino risultarci ridicoli ma voltando l'ultima pagina secondo me vi rimarrà una sensazione positiva e penso sia un gran merito di una persona che ha cercato di regalare al mondo un briciolo di positività e felicità in più.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;">Per altri <b><u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">libri di tutti i generi, cliccate qui</a></u></b>. Se volete dedicarvi alla lettura di <u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/12/libri-sui-cani-titoli-consigli-e.html" target="_blank"><b>testi cinofili invece andate qua</b></a></u>. E se infine siete fan dei <u><a href="http://www.michelaganz.com/2018/07/fumetti.html" target="_blank"><b>fumetti</b>... ce n'è anche per vo</a></u>i!</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;">Buona lettura a tutti</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: Akatab; font-size: medium;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span face="Segoe UI Historic, Segoe UI, Helvetica, Arial, sans-serif" style="color: #050505;"><span style="background-color: white; font-size: 15px;">#felici #behappy #santandreu #bellibro #librodelgiorno #book #reading #leggere </span></span></div><p></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-1866152221255555022024-01-18T17:51:00.003+01:002024-01-18T17:53:20.084+01:00HAVE A GOOD DAY - Come trasformare ogni giorno in una bella giornata di Caroline Webb<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgj_m4doOLVZ3sV2ja-56-aYVaFN9SSYs2ZxTLqmZjVvtuF-FtMswxkKv4rJHGYWXK7a4PdRllAXMoCvaRLTu1tyd1DcUv0EgBt1ftwaji1S1Vslgs0I1TiSJnSp7HKK9TphWabemBSTnbDuziScSIVJXSOPoC7K-izQaLFaP9SjNPJRzlztBhVgH0scSQ/s579/1%20Have%20a%20Good%20Day%20-%20Caroline%20Webb.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="579" data-original-width="364" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgj_m4doOLVZ3sV2ja-56-aYVaFN9SSYs2ZxTLqmZjVvtuF-FtMswxkKv4rJHGYWXK7a4PdRllAXMoCvaRLTu1tyd1DcUv0EgBt1ftwaji1S1Vslgs0I1TiSJnSp7HKK9TphWabemBSTnbDuziScSIVJXSOPoC7K-izQaLFaP9SjNPJRzlztBhVgH0scSQ/s320/1%20Have%20a%20Good%20Day%20-%20Caroline%20Webb.jpg" width="201" /></a></div><span style="font-family: Diphylleia;">Come <b>primo libro del 2024</b> avevo deciso di iniziare da qualcosa che mi desse la carica e come resistere a quella bella <b><span style="color: #ffa400;">scritta arancio</span></b> in copertina?</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Diphylleia;"><b><i>How to Have a Good Day</i></b> (titolo originale) è stato pubblicato nel <b>2016 </b>e... m</span><span style="font-family: Diphylleia;">annaggia alle copertine 😂 e alle aspettative!</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Diphylleia;">Il <u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">testo </a></u>di <b>Caroline Webb</b> è prettamente rivolto a chi desidera organizzare e vivere al meglio la propria <b>giornata lavorativa</b> e nell'introduzione enuncia i <b>fondamenti scientifici</b> a cui l'autrice si rifà. Oltre venti pagine di accenni di <b>psicologia</b>, <b>economia</b>, <b>teoria del comportamento</b> e <b>neuroscienze</b>. Insomma: pesantino eh.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Diphylleia;">Purtroppo il titolo (e soprattutto il sottotitolo) mi avevano portata ad immaginarmi una struttura diversa di <i>Have a Good Day</i> e così mi sono ben presto arenata perdendo motivazione vivendo ogni nuova pagina come una maratona.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Diphylleia;"><i>Possibile un tale fallimento di un libro dal titolo così invitante</i>?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Diphylleia;">E' che proprio lo stile scelto dalla Webb non mi ha catturata, come gli episodi descritti per risvegliare l'attenzione. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Diphylleia;">Have a Good Day non è suddiviso in capitoli ma in parti, sette. Anzi VII.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Diphylleia;">Ci sono però anche: </span></p><p style="text-align: justify;"></p><ul><li><span style="font-family: Diphylleia;">un post scriptum</span></li><li><span style="font-family: Diphylleia;">3 Appendici</span></li><li><span style="font-family: Diphylleia;">Ringraziamenti</span></li><li><span style="font-family: Diphylleia;">Letture consigliate</span></li><li><span style="font-family: Diphylleia;">Glossario</span></li><li><span style="font-family: Diphylleia;">Note</span></li><li><span style="font-family: Diphylleia;">Indice analitico</span></li></ul><div><span style="font-family: Diphylleia;">per un totale di 450 pagine.</span></div><div><span style="font-family: Diphylleia;">E voi: ve la sentite di affrontarlo?</span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Diphylleia;">Se no... tutti i libri che ho recensito li trovi a questo <u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">link: LIBRI</a></u>!</span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-35711817997741300982024-01-08T20:19:00.001+01:002024-01-08T20:19:33.471+01:00LOCKED-IN film Netflix<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/y6a3yXfMEJg" width="320" youtube-src-id="y6a3yXfMEJg"></iframe></div><br /><span style="font-family: Domine; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Domine; font-size: medium;">Una donna è ricoverata in <b>ospedale </b>in seguito ad un tremendo <b>incidente </b>che l'ha costretta nella <b>sindrome locked-in</b>: la persona è cosciente ma non riesce a muovere nulla per farsi comprendere. Una caparbia infermiera però riesce a comunicare con lei sfruttando il <b>battito delle sue ciglia</b>. La figliastra-nuora è sempre al capezzale di Katherine ma si comporta in modo strano e numerosi flashback fanno luce sulla loro relazione: Katherine adottò Lina quando la madre di quest'ultima morì assassinata. La ragazzina instaurò subito un bel rapporto con Jamie, il figlioccio malato di Katherine. Un così bel rapporto che<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Domine; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;">i due si sposarono e Katherine vide svanire il suo sogno di diventare padrona del grande castello in cui abitavano. La vita di Lina fu però una vita sacrificata: sempre dietro ad accudire il consorte malato e prevaricatore. Così un giorno Robert, il medico di famiglia, decise di risolvere la situazione alla <b><i><u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/10/therese-raquin-emile-zola.html" target="_blank">Therese Raquin</a></u></i></b> ovvero organizzando una gita in barca coi piccioncini per poi affogare il malato. Tutto sembra risolversi bene per tutti fino a quando Robert non vuol far fuori anche Katherine. Lina si rifiuta e poco dopo scopre che Robert se la fa anche con la "vecchia"! Scoperto il doppio-gioco Lina vuole scappare ma sia Robert che Katherine la inseguono e... succede il patatrack! Katherine finisce investita. Da Robert. E tutti vissero felici e contenti? Manco a dirlo perché l'infermiera che si prende cura di Katherine ha scoperto il metodo per parlare con lei e scopre tutta la verità quindi i due ragazzi rapiscono l'inferma dall'ospedale con l'intenzione di ucciderla ma... Lina riceve dall'infermiera un messaggio che sconvolgerà ancora tutti i piani.</div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Domine; font-size: medium;">Visto che il film non vale la pena vederlo <b>vi spoilero il finale</b>: Lina scopre che Robert voleva ucciderla ma che Katherine si era messa in mezzo per proteggerla e che lui l'aveva investita per quello. Su occhiolino della suocera-madre adottiva Lina si ribella a Robert e lo pugnala a morte.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Domine; font-size: medium;"><b><u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/10/therese-raquin-emile-zola.html" target="_blank">Il libro di Zola</a></u></b> è molto meglio come intrattenimento. La recensione la trovate qui!</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Domine; font-size: medium;"><u><a href="http://www.michelaganz.com/2018/10/film-recensioni-impressioni-trailer-e.html" target="_blank">Film recensiti</a></u></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Domine; font-size: medium;"><u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">Libri recensiti</a></u></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Domine; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Domine; font-size: medium;">#film #filmnetflix #filmlockedin</span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-86949104143999829542024-01-07T21:02:00.000+01:002024-01-07T21:02:30.440+01:00La nostalgia dei 16 anni<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: medium;">Ci sono delle canzoni che non hanno grandi testi e melodie eppure suscitano qualcosa. E' il caso di <b><i>16 </i></b>di <b><i>Sadie Jean</i></b> una ragazzina che... rimpiange i sedici anni. Torna a casa di un'amica e la ritrova più piccola di come la ricordava e si chiede se col passare del tempo il ricordo si farà sempre più vago. E si ferma poi per le strade del vecchio quartiere e pensa a quando passava i pomeriggi al parco o nascosta nell'auto del padre a sognare con le amiche, a parlare di cose vitali come i... ragazzi e alla vita da star che avrebbero fatto mentre immaginavano le madri quanto gli avrebbero urlato dietro all'ennesimo ritardo. </span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/be80arV_kOc" width="320" youtube-src-id="be80arV_kOc"></iframe></div><br /><span style="font-family: Golos Text; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: medium;">"</span><span style="background-color: white; font-family: Programme, Arial, sans-serif; font-size: 18px;"><i>And I'm freaked out the more I realize</i></span></p><span style="background-color: white; font-family: Programme, Arial, sans-serif; font-size: 18px;"><div style="text-align: justify;"><i>It's gone now</i>"</div></span><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: Programme, Arial, sans-serif; font-size: 18px;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; font-size: 18px;"><span style="font-family: Programme, Arial, sans-serif;"><div style="text-align: justify;"><i>E sono spaventato a morte quanto più mi rendo conto che</i></div><div style="text-align: justify;"><i>E' passato</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">ogni volta che entro in palestra con l'attuale squadra che alleno (U16) mi sembra di tornare al mio primo gruppo di compagne di pallavolo, il migliore che ho avuto. Quando arrivavo in palestra ore prima dell'allenamento per trovare le mie amiche, prima che le mie compagne. Quando le interrogazioni e i compiti erano le cose più "ansiogene" che provavo. Quando avevo tanti sogni e pensavo che avrei potuto fare tutto e di più. Nel loro entusiasmo per le piccole cose ma in generale per la vita, nei loro ideali così grandi e puri (e irreali), nella loro spensieratezza così invidiabile rivedo qualcosa come Sadie, qualcosa che ho perso e che a volte mi manca profondamente. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Però sono fortunata di rivivere queste sensazioni tre volte a settimana in palestra: a volte, nonostante tutto, gli adolescenti fanno bene al cuore. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>#canzone #musica #song #love #music #16 #cantante #frasi #like #canzoni #cantautore #testo #instamusic #video #artista #teenager #thinking #thoughts #team #teammates</div><div><br /></div><div><br /></div></div></span></span></div>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-89179412072473493522024-01-06T23:35:00.003+01:002024-01-06T23:52:52.545+01:0050 KM all'ora (film De Luigi - Accorsi)<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Finlandica; font-size: medium;"><b>De Luigi - Accorsi</b> un'accoppiata vincente che tiene in piedi un <u><a href="http://www.michelaganz.com/2018/10/film-recensioni-impressioni-trailer-e.html" target="_blank">film </a></u>divertente ma con alcuni momenti raggelanti.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Finlandica; font-size: medium;">Scena cult: la cavalcata. Vedere per credere.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/lssYXyWA0Xs" width="320" youtube-src-id="lssYXyWA0Xs"></iframe></div><br /><span style="font-family: Finlandica; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Finlandica; font-size: medium;">50 km all'ora è la versione italiana di <b>25 kmh</b> film tedesco pluripremiato del 2028. <u><a href="http://www.michelaganz.com/2018/10/film-recensioni-impressioni-trailer-e.html" target="_blank">Qui altri film recensiti</a></u>. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Finlandica; font-size: medium;">Rocco e Guido sono due fratelli. E come usanza vuole sono uno più diverso dall'altro. Il primo è il figlio giudizioso che è stato vicino all'anziano ed odioso padre fino all'ultimo momento. Guido è lo sgargiante che ha abbandonato casa e famiglia a vent'anni per vivere nel mondo dell'animazione. I due si ritrovano al funerale del genitore e<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Finlandica; font-size: medium;"> nonostante l'atmosfera lugubre l'unico desiderio è quello di mettersi le mani addosso. Tra una trangugiata di alcool ed un tiro a ping pong ritrovano il loro piano di ragazzini: girare l'Italia in motorino e alcune regole assurde che decidono di mettere finalmente in atto per portare le ceneri del padre sulla tomba della madre. Il viaggio è un inno all'improvvisazione, al godersi la vita e ai sentimenti: il loro è un continuo sali scendi di emozioni e di situazioni assurde condite però anche da parole dure e risentimenti. Dopotutto chi ci conosce di più dei familiari e ci fa più male?</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Finlandica; font-size: medium;">Il film non è tutto goliardia e alcune trovate sono state per me fuori luogo però De Luigi è bravissimo e molto comico e Accorsi l'ho trovato in perfetto contrasto. Nota per le spettatrici più giovani: a fine film si rivede Biondo (un'ex cantante di Amici). Nota per i meno giovani: ad una festa di paese la cantante è interpretata dalla Massironi. Nota per nostalgici: ma quanto erano belli quei motorini?!</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Finlandica; font-size: medium;">In generale un film carino che strappa qualche bella risata (e forse anche qualche lacrima finale).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Finlandica; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Finlandica; font-size: medium;">#film #filmalcinema #filmitaliano #film2024 #filmdeluigi #filmaccorsi #stefanoaccorsi #fabiodeluigi #filmfratelli #filmmotorino </span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 14.6667px; text-align: left;">#film #filmphotography #filmisnotdead #films #filming #filmfestival #filmcommunity #filmproduction #filmlife #Filme #filmphoto #filmfeed #filmset #filmisalive #filmcrew #filmforever #filmshoot #blanco</span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-79923548804195527922024-01-04T17:31:00.004+01:002024-01-04T17:39:02.907+01:00NYAD - OLTRE L'OCEANO<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><i>What do you want to dream in your life</i>?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">Dopo trent'anni di inattività un'ex nuotatrice decide di riprovare la SUA <b>impresa</b>: <b>nuotare da Cuba agli Stati Uniti</b>.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/3anCgVSQb3Q" width="320" youtube-src-id="3anCgVSQb3Q"></iframe></div><br /><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"></p><ul><li><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">100 miglia / 164 km di nuoto in mare aperto</span></li><li><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">senza gabbia contro gli squali</span></li><li><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">tre giorni di nuoto ininterrotto in mare</span></li><li><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><u><a href="http://www.michelaganz.com/2018/10/film-recensioni-impressioni-trailer-e.html" target="_blank">film</a></u></span></li></ul><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">sembra un'impresa impossibile. Soprattutto per una donna di sessant'anni. Ed infatti Diana non ce la fa. Ne la prima ne la seconda volta. In verità neanche la terza e neppure la quarta. La cosa incredibile è che <span><a name='more'></a></span>tenta ancora una quinta volta e, sospinta da un <b>team di quaranta (!) persone</b>, tra allucinazioni e dolori devastanti... <b><u><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Diana_Nyad" target="_blank">Diana Nyad</a></u></b> ce la fa: non solo la prima donna ma il primo essere umano della storia ad aver compiuto un'impresa simile. A sessantaquattro anni!!!</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">Il film ripercorre il percorso che ha portato Diana Nyad a raggiungere il suo obiettivo e lo trovate su Netflix. Quello che il film non dice è che <b>il record di Nyad non è stato convalidato</b> ne allora ne oggi perché non c'era nessun "giudice" ufficiale che la seguiva nell'impresa (avvenuta nel <b>2013</b>).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">Ma è davvero così importante?</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">be si perché un record non è tale se non c'è nessuno che lo certifichi, no? solo lei e il suo nutrito team sanno se ce l'ha davvero fatta da sola o no. E se davvero c'è riuscita è stata un'impresa allucinante.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">Il film <i>Nyad - oltre l'oceano</i> dura due ore ma <b>sarebbe dovuto durare meno</b>. Le due protagoniste sono interpretate niente-po-po-di-meno-che da <b>Annette Bening</b> (bravissima) e <b>Jodie Foster</b>. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">Alla fine immagini reali e cinematografiche si alternano per una conclusione emozionante.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">Il messaggio é: nessuno può dirti quando sei finito e soprattutto nessuno può dirti cosa puoi o non puoi fare.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;">#film #filmnetflix #filmnyad #diananyad #filmnuoto #filmimpresa #impresasportiva #nuoto #nuotare #motivazione #jodiefoster</div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-66329178222852608702024-01-01T22:22:00.005+01:002024-01-01T22:22:48.548+01:00Passeggiata col cane: Bosco della Pastrona (Casale Monferrato)<p>E che il 2024 abbia inizio!</p><p>Diamo il via al nuovo anno con una bella immersione in un bosco a bordo fiume:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/X5-0YdvPGT8" width="320" youtube-src-id="X5-0YdvPGT8"></iframe></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p>#newyear #casale #casalemonferrato #forestbathing #bosco #nelbosco #passeggiata </p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-68212501261342166592023-12-31T15:58:00.003+01:002023-12-31T16:01:23.356+01:00Best 2023 books<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfEASduq4f4Vt-gyyux13JLeN9eFZ8PodLGMKWRA2fbkoMX7euc6_mzjj8qm8v6oe0w3X-JGW0neD8xyovE4NC6S4Ix7ZkLjReYkqCkkLBHHjv0lWb_IkP8O1vut6l-Bf3M39qR7wcidcMGw8RUtPVKDcmy9WViDc7dz2tr5sXvPl29ErstsYpaUmHR5X5/s1692/Screenshot%202023-12-31%20160009.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="792" data-original-width="1692" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfEASduq4f4Vt-gyyux13JLeN9eFZ8PodLGMKWRA2fbkoMX7euc6_mzjj8qm8v6oe0w3X-JGW0neD8xyovE4NC6S4Ix7ZkLjReYkqCkkLBHHjv0lWb_IkP8O1vut6l-Bf3M39qR7wcidcMGw8RUtPVKDcmy9WViDc7dz2tr5sXvPl29ErstsYpaUmHR5X5/s320/Screenshot%202023-12-31%20160009.png" width="320" /></a></div><span style="font-family: Barriecito; font-size: large;">10 - <u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/10/la-truffa-green-franco-battaglia-con-la.html" target="_blank">La truffa green</a></u></span><p></p><p><span style="font-family: Barriecito; font-size: large;">9 - <u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/10/therese-raquin-emile-zola.html" target="_blank">Therese Raquin</a></u></span></p><p><span style="font-family: Barriecito; font-size: large;">8 - <u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/04/zone-umide-charlotte-roche.html" target="_blank">Zone umide</a></u></span></p><p><span style="font-family: Barriecito; font-size: large;">7 -<u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/08/nel-fango-del-dio-pallone-carlo-petrini.html" target="_blank"> Nel fango del Dio pallone<br /></a></u></span></p><p><span style="font-family: Barriecito; font-size: large;">6 - <u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/09/i-signori-del-doping-alessandro-donati.html" target="_blank">I signori del doping</a></u></span></p><p><span style="font-family: Barriecito; font-size: large;">5 - <u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/04/mattatoio-n-5-kurt-vonnegut.html" target="_blank">Mattatoio n°5</a></u></span></p><p><span style="font-family: Barriecito; font-size: large;">4 - <u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/01/scrittrici-k-mahrenholtz-d-parisi.html" target="_blank">Scrittrici</a></u></span></p><p><span style="font-family: Barriecito; font-size: large;">3 - <u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/11/chiudi-quella-co-di-bocca-libro-di-dan.html" target="_blank">Chiudi quella ca**o di bocca</a></u></span></p><p><span style="font-family: Barriecito; font-size: large;">2 - <u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/02/educazione-e-liberta-marcello-bernardi.html" target="_blank">Educazione e libertà</a></u></span></p><p><span style="font-family: Barriecito; font-size: large;">1 - <u><a href="http://www.michelaganz.com/2023/07/leleganza-del-riccio-muriel-barbery.html" target="_blank">L'eleganza del riccio</a></u></span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-64158045608324230152023-12-31T15:38:00.003+01:002023-12-31T15:43:58.888+01:00DIZIONARIO DELLA DISSOLUZIONE - John Freeman<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: helvetica;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxeazb7nIaA6q7E7OhA9uC_G2t6unjBhoN30l4r5p5eg6-CH61SXPSkRvqMSBXi_gZ-8sMbSqfJllAMcRc7bugjsy78JzHwg-u5BnV0QUDV892B9-uUWtz1M5E3Cfs56Cv6kTvq9oCDM92_3-V_UD95Q24GX4NMFsEkNfWf-czc1Hq7GIN_qkC8DtOWbZY/s425/44%20Il%20potere%20della%20dissoluzione%20FREEMAN.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxeazb7nIaA6q7E7OhA9uC_G2t6unjBhoN30l4r5p5eg6-CH61SXPSkRvqMSBXi_gZ-8sMbSqfJllAMcRc7bugjsy78JzHwg-u5BnV0QUDV892B9-uUWtz1M5E3Cfs56Cv6kTvq9oCDM92_3-V_UD95Q24GX4NMFsEkNfWf-czc1Hq7GIN_qkC8DtOWbZY/s320/44%20Il%20potere%20della%20dissoluzione%20FREEMAN.jpg" width="226" /></a></span></div><span style="font-family: helvetica;"><br /> <span style="font-size: medium;">Titolo originale: <b><i>Dictionary of the Undoing - 2019</i></b></span></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">"<i>Soltanto riappropriandoci della nostra lingua possiamo sperare di ottenere gli strumenti per combattere la crisi economica e dei valori della democrazia, l'imminente catastrofe ambientale e l'apatia generale che minaccia il nostro tempo</i>".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Nel prologo Freeman spiega che "<i>questo <a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">libro </a>è un tentativo di ricostruire un lessico dell'impegno e del significato in un'epoca storica e di informazione che l'ha reso oggetto di scherno</i>". </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Dizionario della dissoluzione è un'opera originale che sta comodamente in una mano grazie al suo formato tascabile. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Le parole selezionate da John Freeman sono:</span></p><p style="text-align: justify;"></p><ul><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Agitare - "<i>ci dicono le che notizie vere sono false e che quelle false sono vere, mentre le piattaforme da cui ricaviamo gran parte delle informazioni se ne lavano le mani sostenendo di essere solo degli intermediari, di non essere responsabili delle notizie in sè</i>"</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Corpo (body)</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Cittadino</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Decoro</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Ambiente (environment)</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Giusto (fair)<span><a name='more'></a></span></span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Dare (giving)</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Speranza (hope) - "<i>in epoca di tirannia i governi esercitano pressione sulle parole, cercano di sminuirle per impedirci di assorbire il potere che emerge dalla speranza e passarcelo a vicenda... - il linguaggio è un costrutto sociale, crea dei legami in un assembramento di corpi, lo stesso contesto in cui emerge la speranza. Se riesci ad attaccare il linguaggio, quindi, puoi cominciare a privare la gente della capacità di comunicare, e di conseguenza eliminare ogni possibilità che la speranza emerga... - senza linguaggio lo schermo resta nero e noi diventiamo in una ttimo nient'altro che gesti e impulsi, ci trasformiamo nei bisogni del nostro corpo, nelle nostre paure peggiori... - Una manifestazione, dopotutto, altro non è che il tentativo di trasformare un gruppo di corpi in una frase, in un vogliamo di più</i>"</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Io</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Giustizia</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Uccidere (killing)</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Amore (Love)</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Monumento</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Norme</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Ottimismo - "<i>è il momento di spegnere la televisione e dedicarci a un compito più arduo, ossia quello di accendere piccoli fuochi. Di accumulare ottimismo. Per farlo però siamo costretti a uscire di casa, e talvolta addirittura a parlare con persone che non abbiamo come amiche sui social</i>"</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Polizia</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Domande (questions) "<i>la nostra vita è insignificante solo quanto lo sono le domande che poniamo</i>". </span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Rabbia</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Spirito</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Insegnanti (teachers) "l<i>e società hanno bisogno di cittadini informati e istruiti per funzionare in modo sano, altrimenti si espongono a poteri di stampo tribale e costrutti da criminalità organizzata</i>".</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Usurpare</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Voto</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Donne (women)</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Anonimo</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Tu (you)</span></li><li><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">Zigote</span></li></ul><div><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">idea interessante, soprattutto per un'appassionata del linguaggio come me.</span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">Qui altri consigli di lettura</a></u>!</span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">buon anno!</span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: helvetica; font-size: medium;">#libro #libri #linguaggio #dizionario #reading</span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-85382334488450350322023-12-28T19:28:00.000+01:002023-12-28T19:28:03.984+01:00Video natalizio pallavolo Cernusco 2023<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/kBZWcFA8gqE" width="320" youtube-src-id="kBZWcFA8gqE"></iframe></div><br /> <p></p><span><a name='more'></a></span><p><br /></p><p>#natale #christmas #alliwantforchristmas #christmasvideo #videodinatale #pallavolo #volley #team #società</p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-70767689687982576882023-12-27T23:24:00.005+01:002023-12-27T23:28:20.894+01:00LA RIVOLUZIONE DEL MERITO - Luca Ricolfi<p style="text-align: justify;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggPa0t-TA63dX3KBGUU4J9_rzphVTdWqrS3Yjz-r7j0h-WZAdKrPAzY6AHBwzjlsm68BLwBMztwHjYnn1zp9JpW6O_JE8SMrfze0_4TnG-yyCYZghQiNn14W50Nb1fyqoqkk8iX65eNtNLComfRJtLD-geonEWpw6qvS86eXyyEdrUkH6nf04tDOVMdGDP/s648/41%20La%20rivoluzione%20del%20merito%20RICOLFI.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="648" data-original-width="424" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggPa0t-TA63dX3KBGUU4J9_rzphVTdWqrS3Yjz-r7j0h-WZAdKrPAzY6AHBwzjlsm68BLwBMztwHjYnn1zp9JpW6O_JE8SMrfze0_4TnG-yyCYZghQiNn14W50Nb1fyqoqkk8iX65eNtNLComfRJtLD-geonEWpw6qvS86eXyyEdrUkH6nf04tDOVMdGDP/s320/41%20La%20rivoluzione%20del%20merito%20RICOLFI.jpg" width="209" /></a></div><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;"><div style="text-align: justify;"><i>Guai a dire che uno è bravo se no quell'altro ci rimane male</i>, almeno una volta nella vita l'avrete sentito dire anche voi, soprattutto se avete bambini. Benvenuti nel nuovo mondo orwelliano..!</div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Pubblicato nel <b>2023</b>, <b><i><span style="color: #ffa400;">La rivoluzione del merito</span></i></b> è un <u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">libro </a></u>interessante, lungo centottanta pagine e suddiviso in <b>7 capitoli ed una proposta</b> (sarà proprio quest'ultima a dare valore aggiunto al libro perché l'autore si mette in gioco con un'idea che sarebbe bello qualcuno tentasse di realizzare).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">I capitoli sono:</span></p><p style="text-align: justify;"></p><ol><li><b><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">La Costituzione tradita</span></b></li><li><b><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">L'attacco alla cultura</span></b></li><li><b><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Ascesa e declino della meritocrazia</span></b></li><li><b><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">La lunga guerra contro il merito</span></b></li><li><b><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Dall'utopia alle distopie</span></b></li><li><b><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Le ragioni del merito</span></b></li><li><b><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">L'eguaglianza possibile</span></b></li></ol><div><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Ricolfi fa aprire gli occhi, a chi non l'avesse già fatto, sulla bassa qualità della scuola italiana e sul fatto che le differenze di ceto esistono ancora e sono determinanti per stabilire quale posto avrà una persona nella società. I molti esempi citati da Luca Ricolfi mi hanno accesso come delle lampadine sulla mia vita vissuta e su quella di molte persone che mi circondano; lasciandomi una certa tristezza e anche incazzatura.</span></div><div><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Molta rilevanza è data alla parte dedicata alla Costituzione tradita in cui da padrone la fa l'<b>Art. 34</b> che stabilisce che "<i><span style="color: #ffa400;">i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi</span></i>". Secondo la vostra esperienza è mai stato così? E lo è oggi?</span></div><div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Quando ci si indigna perché per fare gli scaffalisti al supermercato cercano persone laureate, vi domandate mai come sia possibile? Se regalare a tutti le sufficienze e promozioni garantisce un percorso lineare a praticamente tutti gli studenti, la selezione che prima era basata sul merito trasporta una massa informe verso titoli di studio sempre più alti solo che... quanti dei diplomati possono permettersi di pagarsi le università migliori? E quanti possono fare l'università dedicandosi solo a</span></div><span><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;"><a name='more'></a></span></span><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">quella, senza gravare sulla famiglia? Succede così che gli studenti delle famiglie meno abbienti o devono dividersi tra studio e lavoro (allungando quasi per certo gli anni per completare il ciclo di studi) o devono rinunciarvi del tutto.</span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Nella parte centrale Ricolfi cita alcune teorie di grandi pensatori e alla fine ci si chiede: ma quindi qual è la giusta corrente di pensiero? La risposta è quella del secolo: dipende.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Ricolfi però è agguerrito ed appassionato e sembra quasi di sentirlo perorare accalorato la sua causa quando scrive: "<i>riconoscere il merito non significa solo dire bravo, sei stato in gamba! Significa anche dire che la tua bravura è apprezzata, e lo è perché la collettività sa che ne trarranno beneficio anche gli altri. La civiltà, in fondo, è proprio questo: una macchina che trasforma la competizione in cooperazione, l'invidia in ammirazione</i>".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Tornando all'art. 34, se i bravi a scuola poveri non vengono aiutato dalle istituzioni la mobilità sociale viene frenata e i ceti alti manterranno continuamente le loro posizioni di partenza. "<i>La vera carta vincente.... è di far si che chiunque ne abbia le capacità e l'intenzione possa percorrere l'intera carriera scolastica - dalla scuola primaria fino all'università e al dottorato - senza che le preoccupazioni economiche della famiglia ne ostacolino o ne rallentino il cammino</i>". </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">La proposta ideata da Luca Ricolfi è una sorta di piano economico volto a sostenere e finanziare gli studenti più meritevoli con borse di studio realmente consistenti e durature dettagliate nella tabella finale in cui viene riportato un piano ultra-decennale. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Alla fine la vera domanda è: c'è davvero voglia di riconoscere il merito o si vuole come sempre mantenere il proprio orticello con il minimo sforzo?</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">Ai posteri l'ardua sentenza.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Golos Text; font-size: large;">#libro #librodelgiorno #book #merito #larivoluzionedelmerito #bravobambino #leggere #reading</span></div><p></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-80018286278960656882023-12-26T19:05:00.003+01:002023-12-26T19:07:28.255+01:00ANATOMIA DEL GENIO – Michael J. A. Howe<p><span style="text-align: justify;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyATgQi2pE7TryPY7r8M_5FaB7fqAfp_9XATs5nLTGWiJVDcOMmoxif3yNHRvjJnXrdH5gcg40SoP-8hNsIL8gCBJHmZETaQkAoDNH-oXtgOrLtlD6VRk1hFb6yQ98ghlRpKaiL6EoilqLoG86gC6WAxbUNu61e-PTmlqThpSZmI7CmqpFDjNQLD8FIIl0/s1534/s-l1600.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1534" data-original-width="971" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyATgQi2pE7TryPY7r8M_5FaB7fqAfp_9XATs5nLTGWiJVDcOMmoxif3yNHRvjJnXrdH5gcg40SoP-8hNsIL8gCBJHmZETaQkAoDNH-oXtgOrLtlD6VRk1hFb6yQ98ghlRpKaiL6EoilqLoG86gC6WAxbUNu61e-PTmlqThpSZmI7CmqpFDjNQLD8FIIl0/s320/s-l1600.jpg" width="203" /></a></span></div><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium; text-align: justify;">Titolo originale: <b><i>Genius
Explained – 1999</i></b></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;">Quello del <b>talento </b>è un tema che
mi affascina da sempre: <i>talentuosi si nasce o si diventa? E geni? Voi cosa ne
pensate</i>?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;">Il dibattito è acceso da anni e
non sembra esserci una risposta che metta d’accordo tutti. Fate una prova
chiedendolo ai vostri parenti ed amici.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;">Howe suddivide il suo testo in<b> 9
capitoli </b>e quello che mi è piaciuto di più è stato il <b><i>7. L’abilità dei grandi
scrittori</i></b> che ha come protagonista la <b><span style="color: #38761d;">famiglia Bront<span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ë</span></span></b> di cui sono una fan sfegatata
da quando per la prima volta lessi <b><u><a href="http://www.michelaganz.com/2013/03/cime-tempestose-emily-bronte-la-trama.html" target="_blank">Cime Tempestose</a></u></b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;">La teoria di Michael J.A. Howe è
che ciò che caratterizza talenti e geni non è il loro corredo genetico ma la
loro <b><span style="color: #0b5394;">altissima capacità di concentrazione e dedizione ad una determinata
materia/ambito</span></b>. Si ritorna quindi al famoso concetto delle <b><span style="color: #cc0000;">diecimila ore</span></b> che
scoprii grazie al bellissimo libro di Matthew Syed “<b><i><a href="http://www.michelaganz.com/2021/01/bounce-il-mito-del-talento-ed-il-potere.html" target="_blank">Bounce: il mito del talento ed il potere della pratica</a>”</i></b>.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;"><u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">libri da leggere, qui!</a></u></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;"><b><i>Anatomia del genio</i></b>
è meno scorrevole del libro di Syed, alcuni capitoli sono fin troppo dettagliati
e con una grande pecca: non riportano in modo approfondito le conquiste per cui
i geni presi in esame sono diventati famosi. Howe però spiega nell’introduzione
che<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;"> si sarebbe dedicato a quella che lui definiva la parte più delicata ed
importante di ogni individuo: l’<b>infanzia</b>. Solo non mi aspettavo che avrebbe
saltato a piè pari la parte delle “genialate”.</span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;">Nell'ultima pagina del libro di J. A. Howe c'è questo saluto: "<i>soltanto quando ci rendiamo conto che sono fatti di carne e ossa come noialtri (i geni ndr), cominciamo a capire quanto questi uomini e queste donne siano davvero straordinari. Ci mostrano di che cosa è capace il genere umano. E soltanto quando riconosciamo che i geni non sono diversi dalle altre persone le nostre menti si aprono a tutto ciò che possiamo apprendere da loro</i>". </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;">Insomma: applicazione, costanza e... un pizzico di fortuna!</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Varela Round; font-size: medium;">#buonalettura #anatomiadelgenio #genio #geni #talento #who #libro #book #librodelgiorno #reading</span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-67054116833845731252023-12-25T19:50:00.004+01:002023-12-25T19:52:42.800+01:00EGOISTI DI SQUADRA - Ferdinando De Giorgi<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQfEv5KOsTWMxnyaK9IntBqmC6lSkpVozSNwpqIRDmmLsWAEzonXWHIk4meS84Hnjz8OPvn15xPVnYMV91Z2bcUa13WT_xc5HkAB2OcBjMaJ2XhA1flF4qZBHDk9hqMff0Lkch3irRRZgnDHobGrBNMVH1Q0qbdx5duHcrd3B6Oz_bMwfI3rWs1OT43a7X/s1000/61V+xQgYujL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="651" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQfEv5KOsTWMxnyaK9IntBqmC6lSkpVozSNwpqIRDmmLsWAEzonXWHIk4meS84Hnjz8OPvn15xPVnYMV91Z2bcUa13WT_xc5HkAB2OcBjMaJ2XhA1flF4qZBHDk9hqMff0Lkch3irRRZgnDHobGrBNMVH1Q0qbdx5duHcrd3B6Oz_bMwfI3rWs1OT43a7X/s320/61V+xQgYujL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="208" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Comfortaa; font-size: medium;">Sottotitolo: <i><b>esaltare il gruppo senza sacrificare il talento</b></i></span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">Pubblicato nel <b>2023 </b>- centocinquanta pagine</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;"><b>De Giorgi</b>, allenatore campione del mondo della <b>nazionale italiana di pallavolo maschile</b>, si mette a scrivere un libro e inizialmente mi ha conquistata con i suoi racconti simpatici e inediti ma poi secondo me ha perso un po' il filo ed il risultato mi è sembrato sconclusionato.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;"><u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">libri recensiti qui!</a></u></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">Già il <b>titolo </b>mi aveva lasciata leggermente <b>perplessa </b>ma mi era sembrata una scelta coraggiosa ed ero curiosa di come l'avrebbe spiegato. Purtroppo però lo svolgimento di <b><i><span style="color: #073763;">Egoisti di squadra </span></i></b>non mi ha convinta del tutto nonostante traspaia abbondantemente la passione e la dedizione di Fefè per la <b><span style="color: #cc0000;">pallavolo</span></b>. Mi hanno molto stupito i suoi riferimenti a pedagogisti e teorie pedagogiche, un qualcosa di raro e per me speciale perché evidentemente per entrambi allenare non è solo mettere in forma qualcuno ma <span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">cercare di trasmettere una serie di valori al servizio di una comune passione. </span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">Il libro di De Giorgi è suddiviso in cinque brevi capitoli</span></p><p style="text-align: justify;"></p><ol><li><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">Il mio concetto di allenamento</span></li><li><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">I valori</span></li><li><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">La leadership di chi allena</span></li><li><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">Costruire una squadra</span></li><li><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">Allenare la motivazione</span></li></ol><div><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">e soprattutto all'inizio si fa leggere piacevolmente; poi secondo me si arena un po'.</span></div><div><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">La realtà di De Giorgi è quella di un atleta di alto livello che ha dovuto fare sacrifici e duri allenamenti per raggiungere il suo massimo e che come allenatore ha sperimentato quasi solamente la pallavolo dei</span><span style="font-family: "Happy Monkey"; font-size: large;"> </span><span style="font-family: "Happy Monkey"; font-size: medium;">massimi livelli, una realtà molto distante dall'esperienza dei millemila allenatori che gestiscono squadre oratoriali e/o amatoriali. In comune con l'allenatore salentino ho l'ossessione delle regole perché "<i>non si migliora mai per inerzia...e senza il duro lavoro non esistono possibilità di crescita significativa</i>". </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">Alla fine di <b><i>Egoisti di squadra </i></b>ci sono sei pagine intitolate <b>Frammenti di allenamento</b> in cui sono riassunti dei <b>concetti chiave</b> che secondo me ogni allenatore e sportivo in generale dovrebbe appendersi in giro per casa e leggersi - per rifletterci su - almeno una volta al giorno.</span></div><div><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">In generale un libro consigliato agli appassionati di pallavolo e ai nostalgici di regole e valori.</span></div><div><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: Happy Monkey; font-size: medium;">#degiorgi #librodegiorgi #libropallavolo #libro #librodelgiorno #book #leggendo #reading</span></div><p></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-85415281863067688962023-12-24T09:10:00.003+01:002023-12-24T09:11:20.070+01:00ERESIA - Massimo Citro Della Riva<p style="text-align: justify;"><b><i></i></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_Kp-KhxuJ6keX4BhNhmMRmqRWGscF69_BIpD-yBK5PvWnsmuItoCBv7r8GNOSgx7fJKLJhiEp9QWbtZMcTsAOYsci0V6PmzBsBJeOd1cWb3w9guPJLsEDcGJgkOXZsSnnQdMfxoE4EcEiwe8Fyz5KmBRyYrrNuLqyxunxMR8n7JOyVBzpK07ZWV-bqXc0/s510/39%20Eresia%20CITRO%20DELLA%20RIVA.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="510" data-original-width="364" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_Kp-KhxuJ6keX4BhNhmMRmqRWGscF69_BIpD-yBK5PvWnsmuItoCBv7r8GNOSgx7fJKLJhiEp9QWbtZMcTsAOYsci0V6PmzBsBJeOd1cWb3w9guPJLsEDcGJgkOXZsSnnQdMfxoE4EcEiwe8Fyz5KmBRyYrrNuLqyxunxMR8n7JOyVBzpK07ZWV-bqXc0/s320/39%20Eresia%20CITRO%20DELLA%20RIVA.jpg" width="228" /></a></i></b></div><b><i><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Riflessioni politicamente scorrette sulla pandemia di Covid-19</span></i></b><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">edizione ByoBlu - 2020</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Ancora Covid?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Bè visto che i telegiornali stanno tornando alla carica con catastrofiche previsioni, minacce, pericoli e che in metropolitana sempre più gente (incredibilmente) si è rimessa la mascherina mi sono voluta ributtare su un argomento caldo che ci ha sconvolto la vita: quello di sto <b>dannato Covid</b>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Il libro di Citro è "sovversivo" fin dall'inizio visto che è stato pubblicato con il controverso Messora di ByoBlu e più ci si addentra nei capitoli più ci si chiede: <i>ma saranno vere queste cose? e se si: perché l'ho letto solo io</i>?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Il primo capitolo non è facilissimo e richiede una certa attenzione: Citro descrive il protagonista (il <b>virus</b>) e tratteggia alcuni <b>rimedi di prevenzione e cura </b>passando per termini tecnici medici ostici ai più; è tutto un susseguirsi di parole e patologie spesso sconosciute, di processi metabolici complicati, di descrizioni dettagliate e specialistiche che metteranno a dura prova la vostra attenzione e comprensione. Nonostante questo le prime cinquanta pagine scorrono bene e sono subito interessanti. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Anche il resto di <i><b>Eresia </b></i>è dettagliatissimo, pieno di note bibliografiche e di rimandi a link verificabili che vi "costeranno" tanto tempo quanto la lettura di tutto il libro. E' pieno di richiami e citazioni che rendono la lettura ancora più interessante ed a tratti sconvolgente.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Il secondo capitolo è dedicato al <b><span style="color: #666666;">laboratorio di Wuhan</span></b>, <b>finanziato </b>prima da Cina e Francia e poi dagli <b>Stati Uniti</b>..!"</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">nota: lo sapevate che i coronavirus sono da anni oggetto di manipolazione genica in diversi laboratori?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Il terzo capitolo è intitolato: <b><i>l'affaire Montagnier e la chimera svelata </i></b>- in cui viene spiegato come Montagnier fu il primo (e non l'unico) ad asserire che il SARS-CoV-2 è un v<b>irus ingegnerizzato artificialmente</b> (altro che pipistrello e pangolino!). E lo sapevate che nel </span><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">SARS-CoV-2 pare ci siano "<i>almeno quattro inserti genomici del virus dell'AIDS</i>"?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Nel quarto capitolo Citro delinea "<b><i>Il primo attore: l'OMS</i></b>" e parte dall'analisi sia delle strategie del Governo Cinese (che ha ritardato di mesi la comunicazione della gravità della situazione) sia di quelle dell'organizzazione mondiale della sanità che<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;"> il 21 gennaio 2020 pare avesse ricevuto comunicazione dal presidente cinese in merito alla diffusione di un virus mai visto e che però comunica l'emergenza sanitaria solo il 30 gennaio. Citro fa luce anche su Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, primo direttore di questa organizzazione senza una laurea in Medicina (è biologo). Ma la cosa più inquietante, e penso meno conosciuta, relativamente all'OMS è il fatto che viva di donazione da parte di privati:</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">- Stati Uniti</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">- Fondazione Bill & Melinda Gates</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">- Gavi Alliance (di cui i Gates sono i primi azionisti!)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">- Rotary Club</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">- National Philantropic Trust!</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">La Cina è al 15° posto e alcune multinazionali farmaceutiche sono nelle prime dieci! </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Il quinto capitolo è dedicato a "<b><i>La grande attrice: la paura</i></b>" messa in piedi anche e prevalentemente dal terrore mediatico. Una cosa su cui si è posta davvero pochissima attenzione (e sdegno) fu il famoso "sbaglio" della bare di Bergamo: in realtà erano le bare dei migranti morti i mare a Lampedusa nel 2013! Citro riporta poi un confronto tra numero di infetti e morti tra Svezia e UK, tra chi non ha fatto quarantena e chi si, sostenendo che non c'è quasi stata differenza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Il sesto capitolo - <b><i>Pandemia all'italiana</i></b> - si apre con la considerazione fatale secondo cui "<i>L'Italia si è trovata impreparata dall'epidemia, con posti letto di rianimazioni e terapia intensiva insufficienti, per via dei gravi tagli operati in tanti anni alla Sanità pubblica</i>". </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">E potrei continuare a riassumervi tutti gli altri capitoli ma è uno sforzo che dovete fare voi, prima di tutto.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Quindi spero di essere riuscita a farvi interessare a questo libro se no... ne trovate tanti <b><u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">altri recensiti qui</a></u></b>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;">Vi saluto con qualche aforisma sulla "verità":</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">Vorrei precisare che noi non dobbiamo dire la verità per convincere quelli che non la conoscono, ma per difendere quelli che la conoscono</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">(William Blake)</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">Voi conoscerete la verità, e la verità vi renderà folli.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">(Aldous Huxley)</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">L’uomo è affetto da un duplice malanno: non riesce a imparare le verità troppo complicate e dimentica quelle troppo semplici.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">(Rebecca West)</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">L’uomo ha sempre sacrificato la verità alla sua vanità, comodità e vantaggio. Vive … per finzioni.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">(W. Somerset Maugham)</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">Tutte le grandi verità cominciano come bestemmie.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">(George Bernard Shaw)</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">La verità vi farà liberi, ma prima vi renderà infelici</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">(Anonimo)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">Ogni verità passa attraverso tre fasi: prima viene ridicolizzata; poi è violentemente contestata; infine viene accettata come ovvia.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">(Arthur Schopenhauer)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;"><br /></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Quattrocento; font-size: medium;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "open sans"; font-size: 18px; text-align: start;">#libro #librobyoblu #librocovid #eresia #book #reading</span></span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-61167055425802762152023-12-18T11:25:00.002+01:002023-12-20T09:12:31.799+01:00Oasi LIPU lago di Massaciuccoli<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;">Un posto che vi fa sentire davvero la natura: <u><a href="https://www.oasilipumassaciuccoli.org/" target="_blank">Oasi Lipu Massaciuccoli</a></u>!</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Afd9QGxVXeE" width="320" youtube-src-id="Afd9QGxVXeE"></iframe></div><br /><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;"><b>Ingresso gratuito</b> - cassetta delle offerte all'ingresso.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;"><b>Cani ammessi</b> al guinzaglio</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;">Personale gentile e disponibile, atmosfera unica. Prima parte interamente su delle <b>passerelle di legno</b>, due cose da tenere a mente:</span></p><p style="text-align: justify;"></p><ul><li><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;">in inverno sono scivolose: camminate piano</span></li><li><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;">se la visitate con i cani ci sono dei disimpegni dove evitare di incontrarvi frontalmente con altri quadrupedi</span></li></ul><div><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;">L'oasi la si visita in circa<b> quaranta minuti</b> ma... prendetevi del tempo per osservare davvero la natura in cui siete immersi e vi accorgerete che il tempo volerà! </span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOT89xwlazPL6V27ar__z_1XcvnSAeeF9IpIDfmXd9cBKD_DWi7EustCX-r6tQ4T2G6_0zcw9vzuj2GFITTakTx3Ah0npCiL24O5eNNvIrMk2n3qPRvpwOBmwI0ujh-BocDGsi3l8HXcUyM7PiqiA-1Bes_H4RWJu2-moI-8dB5LjiOjFGUGhR19v9rCxC/s4272/IMG_6661.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2848" data-original-width="4272" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOT89xwlazPL6V27ar__z_1XcvnSAeeF9IpIDfmXd9cBKD_DWi7EustCX-r6tQ4T2G6_0zcw9vzuj2GFITTakTx3Ah0npCiL24O5eNNvIrMk2n3qPRvpwOBmwI0ujh-BocDGsi3l8HXcUyM7PiqiA-1Bes_H4RWJu2-moI-8dB5LjiOjFGUGhR19v9rCxC/s320/IMG_6661.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtqf-YM55e5UarRRfaY754zYniTqJKDu_x_PfH-wE7fNLZrAyg0HoiZtgHPoSF-kIa1facWwOnZHIlD72BPuUYcO27Zodv7FVfAWoZ2TNYpOa9u7X39ZJoBmS3Bd4sDLMgw7IQFE4fKk6MEzJbQ-fELDiO2aRmUoyzjPMO189gET2AsL6jDo-4C2e0AsTL/s4272/IMG_6665.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2848" data-original-width="4272" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtqf-YM55e5UarRRfaY754zYniTqJKDu_x_PfH-wE7fNLZrAyg0HoiZtgHPoSF-kIa1facWwOnZHIlD72BPuUYcO27Zodv7FVfAWoZ2TNYpOa9u7X39ZJoBmS3Bd4sDLMgw7IQFE4fKk6MEzJbQ-fELDiO2aRmUoyzjPMO189gET2AsL6jDo-4C2e0AsTL/s320/IMG_6665.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZneNkp-upEHT0Y_X5l-CfvhhIzNMOvzOW6Ijs1HRllIGxXMHh-l_qEfMwNwvSoNqtA8_sUAWPYW7H_ACRaNkV-9XVDCx0nrSYrutl35uRuYW2u6vrgNCOYww7Dguf6NOz2O3bdHQuGXgm4pGXYhY-Cg5VhvcYOHiAICdsYkPfduU7n8rXLfN9JpLMEzvg/s4272/IMG_6666.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2848" data-original-width="4272" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZneNkp-upEHT0Y_X5l-CfvhhIzNMOvzOW6Ijs1HRllIGxXMHh-l_qEfMwNwvSoNqtA8_sUAWPYW7H_ACRaNkV-9XVDCx0nrSYrutl35uRuYW2u6vrgNCOYww7Dguf6NOz2O3bdHQuGXgm4pGXYhY-Cg5VhvcYOHiAICdsYkPfduU7n8rXLfN9JpLMEzvg/s320/IMG_6666.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoK-sTz8hof_QILv5hvGSJTNkkDo5W_8zcCLUStJQuNzAhKp0-r8bzYxN_4rPLqI3vbiH_RrKJ4Qynl0WXmDVMMbcCnjGWf9ZXZFkWrtvy5N5B6MveCJY_MJccpa_a6QQQadQql9Vf2wnpfBAV7A__i149QLCV6FKrXKnnfm0jmjYlJyoL8BQmzkaZj34j/s4272/IMG_6669.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2848" data-original-width="4272" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoK-sTz8hof_QILv5hvGSJTNkkDo5W_8zcCLUStJQuNzAhKp0-r8bzYxN_4rPLqI3vbiH_RrKJ4Qynl0WXmDVMMbcCnjGWf9ZXZFkWrtvy5N5B6MveCJY_MJccpa_a6QQQadQql9Vf2wnpfBAV7A__i149QLCV6FKrXKnnfm0jmjYlJyoL8BQmzkaZj34j/s320/IMG_6669.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEGpVMhzJ56drwVote34s4ufGQWduGWJ_-B9lTO-CBXrH_19Ym8V5DGlx3IrnuKQ9Vj4dwMuYC108X9b6Wf_ZigsyrmhJKIUJCc1p62R_OXRWlNYGPwhiSPo1_eLMrqIH2fn0P_3GAH0glM_Oe541Qydy1LhxUJkuHsnW0rLaDXluu3N37UFGDN20vqiZl/s4272/IMG_6670.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2848" data-original-width="4272" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEGpVMhzJ56drwVote34s4ufGQWduGWJ_-B9lTO-CBXrH_19Ym8V5DGlx3IrnuKQ9Vj4dwMuYC108X9b6Wf_ZigsyrmhJKIUJCc1p62R_OXRWlNYGPwhiSPo1_eLMrqIH2fn0P_3GAH0glM_Oe541Qydy1LhxUJkuHsnW0rLaDXluu3N37UFGDN20vqiZl/s320/IMG_6670.JPG" width="320" /></a></div><br /><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;">Cosa dirvi di più: un <b style="background-color: #fcff01;">posto speciale</b>.</span></div><div><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;">#oasi #oasilipu #massaciuccoli #postospeciale #specialplace #wow</span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Libre Baskerville; font-size: medium;"><br /></span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-75473626026706042392023-12-15T10:57:00.004+01:002023-12-15T10:58:44.419+01:00(la dura vita del) The Killer<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">Sbagliare sul lavoro capita a tutti. Ma se per alcuni è solo un'email inviata alla persona sbagliata, per un killer mancare il bersaglio è una situazione difficile da gestire.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">E' quello che capita a <b>X</b>, protagonista di <b>The Killer</b>, <u><a href="http://www.michelaganz.com/2018/10/film-recensioni-impressioni-trailer-e.html" target="_blank">film </a></u>Netflix che è brevemente comparso anche nei cinema italiani. </span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/FJWkx75aOns" width="320" youtube-src-id="FJWkx75aOns"></iframe></div><br /><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">Nonostante i due nomi di richiamo, <b>Michael Fassbender</b> e <b>Tilda Swinton</b> (che praticamente fa un cameo nei dieci minuti finali) il film è davvero nulla di che.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">Il killer è annoiato per la lunga attesa del suo bersaglio e quando ce l'ha a tiro... spara alla escort davanti a lui, mancandolo. Si dà quindi alla macchia, disperdendo tutti gli oggetti usati per la città. Cambia nazione ed identità all'ordine del giorno ma quando arriva nel suo buen ritiro a Santo Domingo scopre che <span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">qualcuno è sulle sue tracce e ha brutalmente picchiato la sua bella. Inizia così una rincorsa ai suoi inseguitori ma prima sistema l'avvocato infilzandolo con una sparachiodi. Poi fa fuori l'assistente ed infine può dedicarsi ai sicari sulle sue tracce. Col primo è una lotta all'ultimo sangue mentre la seconda non fa resistenza accettando serenamente il suo destino dopo aver ingurgitato una bella selezione di whisky. L'ultimo della lista è il mandante che però... risparmia in quanto non consapevole della catena di protezione dopo il mancato raggiungimento dell'obiettivo. Conclude la sua carriera auto-pensionandosi a Santo Domingo. Bah.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Grandstander; font-size: medium;">#film #badmovie #no #permeèno</span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-36998989485485086162023-12-13T09:27:00.003+01:002023-12-13T09:29:01.525+01:00Il mondo dietro di te<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;"><u><a href="http://www.michelaganz.com/2018/10/film-recensioni-impressioni-trailer-e.html" target="_blank">Film </a></u><b><span style="color: #660000;">Netflix </span></b>con <b>Julia Roberts</b> ed <b>Ethan Hawke</b> e tu pensi: <i>questi due mica avranno recitato in una cagata, no</i>?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;">A fine film l'ardua sentenza. Vostra. Io mi limiterò a raccontarvi nel modo più oggettivo possibile quello che ho visto. Intanto... il trailer:</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/_jk6K3kbNHw" width="320" youtube-src-id="_jk6K3kbNHw"></iframe></div><br /><span style="font-family: Akatab;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;">Una famiglia newyorchese va in vacanza nella vicina <b>Long Island </b>per rilassarsi nel verde senza però allontanarsi troppo da casa. Marito, moglie e due figli si godono il mare quando in lontananza di vede una nave diretta verso la riva, troppo veloce. L'inverosimile diventa realtà: la petroliera si "spiaggia" creando il panico tra i bagnanti che tornano a casa spaventati e... disconnessi dal resto del mondo. Sembra infatti che un<b> black out</b> abbia colpito la zona e nessuna connessione internet - wi-fi e satellitare funzioni più. Ma basta così poco per andare in panico? Certo che no! I coniugi si dedicano a bagni e vino mentre i ragazzini esplorano la zona scoprendo un inquietante<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Akatab;"> branco di <b>cervi </b>che razzola nel giardino di casa. La sera due persone si presentano alla porta dicendo di essere i proprietari della casa: cosa fare? La moglie è titubante e polemica, il marito accomodante e garbato: i nuovi venuti trovano sistemazione nella dependance al piano di sotto ed il giorno dopo tutti gli adulti cercano di scoprire insieme cosa sia successo nella zona. Il marito parte verso il villaggio ma non ci arriva, inquietato da una donna urlante per strada e da una pioggia di volantini rossi lanciati da un <b>drone</b>. Il proprietario di casa va dai vicini e scopre che non c'è nessuno e che un aereo si è schiantato sulla vicina spiaggia. Alla sera si confrontano e il proprietario di casa confida alla donna di aver capito che c'era qualcosa di tragico nell'aria, qualcosa di grave e profondo: il <b>caos</b>. Ad aggravare la situazione ci si mette l'improvvisa malattia del figlio maggiore che sputa sangue e denti in seguito alla puntura di un insetto. Gli uomini partono per cercare il vicino <b>survivalista</b> che li accoglie con un bel fucile in mano dicendo loro: benvenuti nel nuovo mondo. Alla fine gli da comunque delle medicine e la famiglia decide di tornare a New York. Lungo la strada però trovano un'enorme fila di auto incidentate: sono tutte Tesla (elettriche) con la guida autonoma che rischiano di ammazzarli e che li costringono a tornare sui loro passi. La figlia più piccola, esasperata dall'essere inascoltata dai famigliari, decide di perlustrare da sola la zona finendo per trovare il "paradiso": il <b>bunker </b>di una casa completo di provviste e soprattutto di serie televisive (tra cui il suo amato Friends).</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;">L'idea di base: l'essere <b>dipendenti quasi totalmente dalle tecnologie</b> che ci rende schiavi e stupidi ed indifesi è interessante. Un eventuale collasso di internet e dei sistemi elettronici sarebbe davvero il puro caos e pochissimi di noi hanno o avrebbero le competenze per ripristinare i sistemi o trovare soluzioni alternative. Pensate agli ospedali ed i relativi dispositivi medici, ai vari elettrodomestici, ai mezzi di spostamento ma anche banalmente alle vostre quotidiane ricerche di informazioni più o meno utili sui telefoni. Nessuna possibilità di comunicazione e... acquisto e produzione. Si creerebbe il far west!</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;">Poi anche l'idea che non esista nessun deep state o potere oscuro che vuole manipolare le masse ma peggio...<b> il nulla che ci governa. I</b>nquietante.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;">Però ne <b><i>Il mondo dietro di te</i></b> sembra sempre che debba succedere qualcosa e non succede mai niente. Non ho capito la riluttanza della protagonista verso i proprietari di casa (al di là del non trascurabile fatto che due sconosciuti si presentino di notte reclamando la proprietà della casa che hanno affittato tipo su airbnb) perché sembra quasi legata a questioni razziali ma non venendo esplicitata magari è solo una mia congettura.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;">Infine una stupidaggine legata alla casa: marito e moglie vivono in un loft neanche troppo grande e poi affittano una casa da mille dollari al giorno per un weekend, una casa enorme su tre piani e con piscina che sembra decisamente fuori dalla loro portata. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;">Insomma non un bel quadretto idilliaco e per me neanche un gran film.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;">Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;">#netflix #ilmondodietrodite #futuro #deepstate #caos #film #recensionefilm </span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Akatab;"><br /></span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-1724156645891271242023-12-01T12:27:00.005+01:002023-12-01T12:27:52.571+01:00Connie impallinata!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT_KI3AtYaxOdcSsUfdN4J_WnGSART9J2a7OJE_H6FvDzblEip3dEKbi_dqmIS-FfMYB7Cg4znyCHAshiqI8yTU4TGoJW1ENy-1tYXC2GaPSsjx2Wws96MW-3U_VSalGyCk-L3P4eG2v193XkXW9JmhXsGISb-OCiCULq7m5THJl0KY2oyoseJS5l_hHtT/s2040/WhatsApp%20Image%202023-12-01%20at%2012.24.47.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1148" data-original-width="2040" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT_KI3AtYaxOdcSsUfdN4J_WnGSART9J2a7OJE_H6FvDzblEip3dEKbi_dqmIS-FfMYB7Cg4znyCHAshiqI8yTU4TGoJW1ENy-1tYXC2GaPSsjx2Wws96MW-3U_VSalGyCk-L3P4eG2v193XkXW9JmhXsGISb-OCiCULq7m5THJl0KY2oyoseJS5l_hHtT/s320/WhatsApp%20Image%202023-12-01%20at%2012.24.47.jpeg" width="320" /></a></div><span style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">La settimana scorsa <b><span style="color: #674ea7;">Connie </span></b>è
stata male e l’ho portata dal veterinario poiché sembrava stesse per <b>soffocare</b>. </span></span><span style="font-family: Manrope; font-size: large; text-align: justify;">Per capire se avesse ingoiato
qualcosa di problematico, le hanno dovuto fare due <b>lastre</b>. Da sveglia. Che per
un cane come lei, molto <b>sensibile alla manipolazione</b>, è stato abbastanza
problematico (prenderla in braccio, metterla su un tavolo alto, sdraiarla su un
lato, farle mantenere la posizione per i secondi necessari allo scatto…).</span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">Mentre la tenevo tranquilla,
carezzandola piano e parlandole a voce bassa, sento la dottoressa dietro di me che
dice:<i> <b>tutto tranquillo, nessun corpo estraneo ma… lo sapevi che è stata
<span style="background-color: #fcff01;">impallinata</span></b>?</i><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">Mi sono girata verso lo schermo e
ho visto il corpicino in bianco e nero di Connie, le sue ossa e… dei <b>pallini</b>,
una decina, sparsi <span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">per il corpo. E’ stato tremendo: mi veniva da piangere! ne
ha uno in bocca, uno sul collo, uno sulla spalla ed altri disseminati fino alla
coda. <o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">E’ difficile descrivervi perché
quella <b>scoperta </b>mi abbia fatto così male: ormai Connie non ha nessuna ferita
aperta, i pallini non sembrano posati su nessun organo vitale eppure è stato
<b>doloroso </b>perché ho avuto la conferma che <b>qualcuno di umano le ha fatto male</b>.
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">In <b>canile </b>non hanno saputo dirci
quale fosse la <b>causa della sua zoppia</b> perché ce l’hanno presentata come <b>cane
randagio</b>, un cane “senza tracciamento”. Visto la sua<b> diffidenza per le persone</b>
io e la Titti avevamo ipotizzato che qualcuno avesse potuto farle del male ma…
non volevamo crederci, non riuscivamo a crederci. E così quando il primo
<b>ortopedico </b>che l’aveva visitata ci aveva detto che il <b>trauma </b>subito doveva
essere stato davvero importante, ipotizzando un <b>incidente con un’automobile</b>,
avevamo iniziato a rispondere così alle decine di persone che ci facevano
domande vedendola camminare: <i>è stata investita</i>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjL0qLJZIJVLCTRid-cyV8VHWsa0Id4jQsq5WCgJf4JmxTJhUoiXq3847tpUjIBE2PUzX_8bgiiw50ik1ErpLf76RexfU5TGiwQipJ7GGE7x54eIQ_Zo1U_ELE5dSgaNTV9x-h8JWlJLJE26jRhm2jRAWhXgpmOxEezKZOWwWxXz_Bz1uakl08iWojNHch/s1600/WhatsApp%20Image%202023-12-01%20at%2012.25.05.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjL0qLJZIJVLCTRid-cyV8VHWsa0Id4jQsq5WCgJf4JmxTJhUoiXq3847tpUjIBE2PUzX_8bgiiw50ik1ErpLf76RexfU5TGiwQipJ7GGE7x54eIQ_Zo1U_ELE5dSgaNTV9x-h8JWlJLJE26jRhm2jRAWhXgpmOxEezKZOWwWxXz_Bz1uakl08iWojNHch/s320/WhatsApp%20Image%202023-12-01%20at%2012.25.05.jpeg" width="180" /></a></div><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">Le lastre però hanno fatto
crollare quell’ipotesi e soprattutto mi hanno fatto scoppiare il cuore: <i>quanto dolore ha
dovuto sopportare questa cagnolina? Quanta forza ha per essere riuscita a
sopravvivere</i>?</span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">I primi tempi che le davo i
bacini sul muso Connie raggrinziva la bocca facendo una sorta di ringhio senza
emettere un suono. Ora si struscia quando le faccio le coccole e nasconde il
naso sotto la mia ascella.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">I primi mesi stava a tre metri,
l’intera lunghezza del guinzaglio, dalle persone che incontravo. Ora si
avvicina ai conoscenti festosa e punta il suo nasone addosso a loro.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">Con i primi ospiti si nascondeva
sotto il tavolo, ora corre </span><span style="font-family: Manrope; font-size: large;">alla porta </span><span style="font-family: Manrope; font-size: large;">saltellando .</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">Quei pallini dentro di lei non
sono sfere di metallo cadute dal cielo ma il frutto di uno <b>sparo</b>: qualcuno ha sparato al
mio cane e forse l’ha resa anche zoppa ed è qualcosa di estremamente doloroso. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">Volevo condividervi le lastre ma
ho compreso che sarebbe stato solo una spettacolarizzazione, una “curiosità”,
una “speculazione” forse qualcosa che ve l’avrebbe fatta guardare con altri
occhi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">Invece <b><span style="color: #674ea7;">Connie merita di più</span></b>
perché lei non è solo la sua zoppia e neanche solo i suoi pallini, è un cane
che <b>non merita la pena di nessuno</b> perché, nonostante tutto, è ancora <b>capace di
godersi la vita</b>. <b>E di dare una possibilità alle persone</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;">Connie è una grande e voglio che
voi la vediate così: un concentrato super morbido di furbizia che corre come
una lepre, mangia come un toro e dorme come un ghiro. Lunga vita a te Konoba Dogo del mio 💓.</span><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSJhU3kanwNPuE7S9U-M66x1jcnQmp11pfruzV8HNFoWtN20ibnMqUB84CYu8Tiig5i9g4gO2Jj8FQrOi2n8NAZjzyI3Bi9zWV_4vNhSOinwQtOyD-0ibVuu9VGMgL86ilGyxG6z-WdHKAh-m13SxmOpRvW-g5Lstm3DQsLkPj4KCFJDafwQCH-fyBc1h1/s2040/WhatsApp%20Image%202023-12-01%20at%2012.25.32.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1148" data-original-width="2040" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSJhU3kanwNPuE7S9U-M66x1jcnQmp11pfruzV8HNFoWtN20ibnMqUB84CYu8Tiig5i9g4gO2Jj8FQrOi2n8NAZjzyI3Bi9zWV_4vNhSOinwQtOyD-0ibVuu9VGMgL86ilGyxG6z-WdHKAh-m13SxmOpRvW-g5Lstm3DQsLkPj4KCFJDafwQCH-fyBc1h1/s320/WhatsApp%20Image%202023-12-01%20at%2012.25.32.jpeg" width="320" /></a></div><br /><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Manrope; font-size: medium;"> #connie #konoba #konobadogo #cane #dog #specialdog </span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-33568136370809584672023-11-29T17:08:00.000+01:002023-12-31T15:58:50.764+01:00CHIUDI QUELLA C***O DI BOCCA - libro di Dan Lyons<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKn47Gu6v0HivAr6X0J426P4mdDfZVhIZQ1NAJsOTD6l0KVQIqJ8INu9Bt2e-rzxE95bfjZv0I7MFehngrj5LizmcYV7_6RhOoQVV9kvsj67NfFrBJjKFy5ompu87kbCNhbhqVse-5oFqMByEodrllkzo8r-KBU7PPMzlUPM6RQZzGra0-n7WON3xeUiCr/s450/40%20Chiudi%20quella%20cazzo%20di%20bocca%20LYONS.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKn47Gu6v0HivAr6X0J426P4mdDfZVhIZQ1NAJsOTD6l0KVQIqJ8INu9Bt2e-rzxE95bfjZv0I7MFehngrj5LizmcYV7_6RhOoQVV9kvsj67NfFrBJjKFy5ompu87kbCNhbhqVse-5oFqMByEodrllkzo8r-KBU7PPMzlUPM6RQZzGra0-n7WON3xeUiCr/s320/40%20Chiudi%20quella%20cazzo%20di%20bocca%20LYONS.jpg" width="213" /></a></div><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;"><b><span style="color: red;">IL</span></b> libro dell'anno.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Oxygen;">Sai quando ti dici: </span><i style="font-family: Oxygen;">quest'anno ho letto tanti libri ma questo... questo mi ha davvero cambiato la vita</i><span style="font-family: Oxygen;">? Ecco, </span><b style="font-family: Oxygen;"><span style="color: red;">Chiudi quella c***o di bocca</span></b><span style="font-family: Oxygen;"> per me è stato quel tipo di libro.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Quando l'avevo visto alla Feltrinelli mi sembrava il tipico specchietto per le allodole: un libro dalla copertina accattivante ma che all'interno conteneva fuffa ed invece... è stata una vera e propria <b><span style="color: red;">ri-ve-la-zio-ne</span></b>. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Consigliatissimo a tutte quelle persone che quando parlano gli altri girano gli occhi o sbuffano o dicono: <i>ma che logorrico/a che sei!</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">In verità una letturina veloce farebbe bene a tutti secondo me.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">La morale, molto sintetizzata e banalizzata perché per la versione PRO è giusto che vi compriate il libro e ve la leggiate, è che <b>tutti parliamo troppo e ascoltiamo troppo poco</b>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Le cose da dire realmente importanti sono poche e spesso le immergiamo in un flusso così abbondante di parole da far perdere loro il vero valore e significato. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Lyon suddivide <b><span style="color: red;">Chiudi quella c***o di bocca </span></b>in dieci "tappe" per un totale di duecento pagine che<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;"> oltre ad essere super interessanti sono anche estremamente scorrevoli.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Non dovete essere per forza dei <b><span style="color: red;">talkaholic </span></b>(parlatori compulsivi) per apprezzarlo però certo richiede una certa voglia di capire e di "riprogettarsi". Per il proprio bene. E per le orecchie di chi ci ascolta 😅</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Alla fine della lettura farete vostro, spero, il "mantra" STFU ovvero shut the fuck up (chiudi quella ca***o di bocca) e sarebbe carino che le cinque strategie indicate da Lyons diventassero usanza comune:</span></p><p style="text-align: justify;"></p><ol><li><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Se possibile, non dite nulla</span></li><li><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Padroneggiate il potere della pausa</span></li><li><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Abbandonate i social media</span></li><li><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Cercate il silenzio</span></li><li><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Imparate ad ascoltare</span></li></ol><div><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">E con queste importantissime ed utili perle vi saluto augurandovi davvero una buona lettura.</span></div><div><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">Fatemi sapere</span></div><div><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">recensioni libri</span></div><div><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;">#libro #librodelgiorno #librodelmese #book #books #recensionelibro #bookreview #stfu #shutup #reading #lovereading #leggere #leggendo #daleggere #leggenda #loveit #wow #crescitapersonale</span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Oxygen; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-20701097330298883152023-11-29T16:12:00.004+01:002023-11-29T16:14:16.371+01:00LA CASA DEI BUCHI - Nicholson Baker<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEsSXj478megillvrJqI1fkP1kcbQJpRVKQcFsLl5WUGoWWPyMtsa4Mej5RhB8Sx8fCKFyz0uLhlagmoOyFxhIHeW71q5ZvKbN3J_ZHj9E9tt_zJmpyljUe4iEHPWev-HEdPcr7vQBcAU6lAvVm6GVLXjEQa7vrs6SuXpP2umlENbY-MV99XFteZwynjN9/s700/38%20La%20casa%20dei%20buchi%20BAKER.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="545" data-original-width="700" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEsSXj478megillvrJqI1fkP1kcbQJpRVKQcFsLl5WUGoWWPyMtsa4Mej5RhB8Sx8fCKFyz0uLhlagmoOyFxhIHeW71q5ZvKbN3J_ZHj9E9tt_zJmpyljUe4iEHPWev-HEdPcr7vQBcAU6lAvVm6GVLXjEQa7vrs6SuXpP2umlENbY-MV99XFteZwynjN9/s320/38%20La%20casa%20dei%20buchi%20BAKER.jpg" width="320" /></a></div> <span style="font-family: Life Savers; font-size: large;">"<i><span style="color: #783f04;"><b>riuscirà senz'altro a sorprendere, divertire (ed eccitare) chiunque vi si avventuri</b></span></i>".</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Life Savers"; font-size: x-large;">Così recitava un'aletta del <u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">libro </a></u><b><span style="color: #ffa400;">La casa dei buchi</span></b> ma MAI avrei immaginato di trovare un tale uso (ed abuso) delle parole cazzo - pene - sperma.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;">Evidentemente (...) non è un libro per puritani. O forse si (si sa che di solito chi fa tanto il moralista in privato fa e dice le peggio cose).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;">Comunque: <b>la casa dei buchi </b>è un'<b><span style="color: #20124d;">ode al sesso in tutte le sue forme</span></b> raccontate però dal <b>punto di vista maschile</b>. Quindi tante eiaculazioni, tanti irrigidimenti e spruzzi ma poca attenzione, ahimè, per<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;"> l'universo femminile che risulta appunto sempre filtrato da una prospettiva maschile.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;">La varietà delle situazioni descritte credo che riuscirà a far eccitare quasi ogni persona e sta a voi decidere il luogo migliore dove leggerlo, se tra gli sguardi indiscreti e giudicanti dei vicini di seggiolino in metropolitana o se invece sul vostro comodo lettino...</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;">Diciamo che è un <b>libro diverso, un libro che capita raramente di leggere e di sentire consigliare</b>. Sarebbe un regalo divertente per qualche vostro amico arrapato o frustrato, con cui avete molta confidenza e che accetti lo scherzo però! Insomma un libro se volete <b>osare </b>un po', anche con voi stessi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;">Ma la trama?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;">Be è semplice: una serie di protagonisti diversi e sconosciuti tra loro si ritrova catapultata nel mondo della casa dei buchi. Per arrivarci possono bastare le cose più strane: l'oblò di una lavatrice a gettoni, il buco di una cannuccia, il foro di un anello insomma delle <b>forme circolari </b>che fanno da <b>portale </b>per un mondo in cui tutte le fantasie sessuali trovano realizzazione e dove ci sono anche gare di spruzzate di sperma, cinema con decine di schermi che trasmettono porno 24/7, uomini senza testa che vagano portando le loro verghe a regalare gioia a donne che non si vogliono impegnare, sederi gonfiati, scambi di organi sessuali, c'è perfino una ladra di clitoridi!</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;">Insomma <b>sesso a 360°</b> sparso in un testo di trecento pagine che procura qualche prurito ma che si dilunga troppo in un elogio al pene che non pare mai abbastanza.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;"><b><u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">altri libri qui</a></u></b> (chissà se "porno" o meno!)</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;">#libro #libroosè #librohard #libroporno #librosesso #lacasadeibuchi #peni #sexbook #sextalk #dreamhouse</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Life Savers; font-size: large;"><br /></span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-87463882058363559242023-11-24T22:02:00.002+01:002023-11-24T22:02:40.922+01:00TENERA E' LA NOTTE - F. S. Fitzgerald<p style="text-align: justify;"> <span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSWMsa8OzesvAAsIzGsBlCQt2Ph5Zeb8F9HnN6x3Yu7U979lGunPcbf0SsBSXeIR2h34gMt2m4RCi4qMi5wXjbdwy-2AVpufICF2xjriGxSV9-B7BNU0xXaCak4BurIx6C6h-96JZiuLzM4tWyZPhBS3E9dXeWtoGJb6oeamohA6fcFJDWguTU3S0N0B0j/s1000/37%20Tenera%20%C3%A8%20la%20notte%20FITZGERALD.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSWMsa8OzesvAAsIzGsBlCQt2Ph5Zeb8F9HnN6x3Yu7U979lGunPcbf0SsBSXeIR2h34gMt2m4RCi4qMi5wXjbdwy-2AVpufICF2xjriGxSV9-B7BNU0xXaCak4BurIx6C6h-96JZiuLzM4tWyZPhBS3E9dXeWtoGJb6oeamohA6fcFJDWguTU3S0N0B0j/s320/37%20Tenera%20%C3%A8%20la%20notte%20FITZGERALD.jpg" width="240" /></a></span></div><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><b>Rosemary</b>, una ragazzina appena diventata una stellina del <b>cinema</b>, va in vacanza con la madre in <b>Costa Azzurra</b> e conosce i <b>Diver</b>, rimanendone affascinata. Dick è bello come il sole, piace a tutti e lei se ne innamora al primo sguardo. Lui ha il doppio dei suoi anni, è sposato, ha due figli ma non è immune al fascino di Rosemary, a come lei lo guarda adorante.</div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Sawarabi Mincho"; font-size: medium;">La vita dei Diver è una vacanza continua perché Nicole, la moglie di Dick, è ricchissima e loro passano non solo da una festa all'altra ma da una nazione all'altra senza sembrare mai trovare grande felicità in quel che fanno o vivono.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;">Quando Rosemary torna in America, Dick apre una <span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;">clinica in Europa e al posto di essere soddisfatto si trasforma in peggio: trascura i pazienti, si prende "vacanze" dalla famiglia e soprattutto si da all'alcool diventando antipatico e sconveniente. La sua parabola discendente è opposta a quella di Nicole e si scopre l'origine della "malattia" di lei e del suo legame con Dick: i due infatti iniziarono il loro rapporto come medico-paziente dopo il ricovero di lei per una depressione causata da abusi sessuali perpetrati dal padre.</div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;">Dopo circa cinque anni Rosemary e i Diver si incontrano di nuovo e quello che era solamente un flirt platonico sboccia in sesso occasionale che lascia delusi sia Rosemary che Dick mentre Nicole manifesta un'insofferenza crescente.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;">Ma perché Dick cambia così tanto? Perché all'inizio della storia si percepiva il fascino che spargeva tra le persone e che perde man mano, pagina dopo pagina? Dick non ha un vero e proprio lavoro: era un dottore che praticamente non aveva mai lavorato e che unisce l'utile al dilettevole sposando una sua paziente molto ricca. Scrive libri che non pubblica mai e apre una clinica in cui non si presenta a lavorare: non ha bisogno di soldi e può stare in giro quanto vuole. Dick è arrivato tra i ricchi e non riesce più a godere del suo status perché alla fine... non ha una motivazione che sia una, non ha una passione che lo spinga a migliorarsi e oltretutto si incasina spesso con pazienti giovani (o giovanissime) in situazioni subalterne.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;">Alla fine Dick e Nicole si lasciano: lei si butta nelle braccia di Tommy lui torna in America facendo perdere presto le sue tracce.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;">Di Rosemary non c'è più traccia ma meriterebbe maggior riflessione il personaggio della madre della ragazzina che la spinge a buttarsi tra le braccia di uomini di potere per arrivare ad accaparrarsi un certo status sociale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;">Diciamo un libro che in molti punti non è politicamente corretto ma che dopotutto è un libro di ottant'anni fa: un'altra vita, cultura e modo di pensare, decisamente.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Sawarabi Mincho"; font-size: medium;">Avevo aspettative altissime e sono arrivata a fatica alla fine. Mi ci è voluta una settimana solo per finire il primo libro (che è lungo meno della metà dell'intero libro) e quando il secondo è iniziato con un "flashback" nella vita di Dick quasi mi è preso un colpo: lettere dalla paziente di un manicomio, un resoconto dettagliato ma poco interessante della vita prima dell'incontro con Rosemary che sì, contestualizza storie e personaggi ma che rende tutta la trama davvero noiosa e pesante.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Sawarabi Mincho"; font-size: medium;">Dall'autore de <b><u><i><a href="http://www.michelaganz.com/2012/04/il-grande-gatsby-francis-scott.html" target="_blank">Il grande Gatsby</a></i></u></b> mi aspettavo qualcosa di diverso e di più particolare e l'unica cosa che mi ha colpita è stata questa frase:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Sawarabi Mincho"; font-size: medium;">"o si pensa p gli altri devono pensare per noi, e toglierci potere, pervertire e disciplinare i nostri gusti naturali, incivilirci e sterilizzarci".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;">Qui le <b><i><u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">recensioni di altri libri</a></u></i></b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;">Qui invece se volete <u><a href="http://www.michelaganz.com/2018/10/film-recensioni-impressioni-trailer-e.html" target="_blank">pescare tra qualche film</a></u>!</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;">Buona giornata</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Sawarabi Mincho; font-size: medium;">#lettura #leggere #teneraèlanotte #rosemary #dick #diver #book #libro #librodelgiorno #libroautoreamericano #librofitzgerald</span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4075447791910254468.post-12892711879217889252023-11-15T18:35:00.006+01:002023-11-15T18:38:44.134+01:00I MIEI STUPIDI INTENTI - Bernardo Zannoni<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl8rUqc042wjPqMJ1uFiIWKqs6a_lDc76TUYQ1jBHxuDzvLD5VVAEq_sVXQyy9_87eEKN7oc0wD-ItLvG_hqTXUjXKwsA1J7Fd_A-Tlko2jwN2rjFpr9yTJXdJSlhj41jNuitVUqU0GLvB-FYbObYfRe_ElA7UiHlctW7CbeaQY-tgCfXxywKDow9ADCLc/s346/36%20I%20miei%20stupidi%20intenti%20-%20ZANNONI.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="346" data-original-width="222" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl8rUqc042wjPqMJ1uFiIWKqs6a_lDc76TUYQ1jBHxuDzvLD5VVAEq_sVXQyy9_87eEKN7oc0wD-ItLvG_hqTXUjXKwsA1J7Fd_A-Tlko2jwN2rjFpr9yTJXdJSlhj41jNuitVUqU0GLvB-FYbObYfRe_ElA7UiHlctW7CbeaQY-tgCfXxywKDow9ADCLc/s320/36%20I%20miei%20stupidi%20intenti%20-%20ZANNONI.jpg" width="205" /></a></div><br /> <span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">Una <b>faina zoppa</b> viene ripudiata dalla famiglia e finisce a fare il manovale per una <b>volpa usuraia</b>. Qui impara a coltivare, a rassettare e a far di conto. Ma soprattutto impara a <b>leggere, a scrivere e... la parola di Dio</b>. L'istinto però rimane quello di un animale e rischia la vita per accoppiarsi; è solo grazie all'intervento del cane body-guard che riesce a scamparla e a metter su famiglia. Purtroppo la morte della volpe e soprattutto il freddo invernale mettono ancora a rischio la vita di Archy che<span><a name='more'></a></span> inizia a vedere i suoi piccoli come dolci stuzzichini. La compagna riesce a scappare e poi divampa un incendio (forse appiccato dalle linci in visita) e Archy viene salvato da un'istrice. La loro improbabile amicizia dura fino a quando Klaus deve scegliere tra l'amico e la famiglia. Archy rimane di nuovo solo e preda della paura fino a quando non viene raggiunto e finito da Nessuno, il figlio che non aveva mai avuto il desiderio di "battezzare".</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">"questo è il mio ultimo stupido intento: scappare, come tutti dall'inevitabile"</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">L'epopea di una faina antropomorfizzata: un <u><a href="http://www.michelaganz.com/2015/01/elenco-libri-letti-e-recensiti.html" target="_blank">libro </a></u>che non avrei mai letto e che ho scoperto grazie al club dei lettori del mio ufficio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">Il libro in sè si fa leggere ma non è mai riuscito a vincere la mia diffidenza iniziale (forse perché avendo letto decine di libri sui cani sono sempre stata restia ad assegnare agli animali emozioni umane).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">Il più grande difetto di <b><i>I miei stupidi intenti</i></b> è proprio questo: l'aver mischiato mondo umano ed animale senza riuscire a trovare un giusto equilibrio. Archy è un animale che finisce per credersi la reincarnazione di un umano (come sentito dire dalla volpe).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">La volpe che di positivo non ha nulla: tratta malissimo Archy (e tutti gli altri) dal primo all'ultimo giorno eppure lo scrittore cerca di riabilitare il personaggio dopo la morte fomentando il mito dei burberi dal cuore d'oro. Ma cuore d'oro dove?</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">La faina che, dopo la morte della volpe, si comporta come (e forse peggio) di lui. Ennesimo clicquè delle persone/personaggi vittime di abusi o bullizzate che ripropongono i comportamenti dei loro aguzzini. Una spirale a cui sembra non si possa sfuggire.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">Ma quello che mi ha lasciata più perplessa è stato proprio l'attribuire pensieri ed emozioni profonde a degli animali, pensieri ed emozioni che a volte non albergano neanche negli esseri umani.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">Una costruzione delle frasi semplice e a volte paracula che gioca con immagini liriche per poi (provare a) sorprendere con situazioni basiche ed animalesche, un conflitto e contrasto che è più nobile nelle idee che nei fatti.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">Di questo libro non mi rimane nulla.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Reggae One; font-size: medium;">#libro #libri #recensioni #recensionelibro #imieistupidiintenti #reading </span></p>Michela Ganzhttp://www.blogger.com/profile/13407901782204256890noreply@blogger.com1