Uno spy-movie senza azione: scelta curiosa.
Black bag ribalta le aspettative e mette in scena una trama sofisticata nelle intenzioni ma per me non riuscita nella realizzazione. A partire da Fassbender che mi ha ricordato Silvano di Camera Cafè, diciamo un gino qualunque. E una Cate Blanchett effetto plasticoso che mi ha spiazzata.
Kathryn e George sono due agenti segreti, sposati tra loro. Come far funzionare un rapporto tra due persone che mentono per mestiere?
I coniugi invitano a cena due coppie di colleghi per scoprire il traditore che sta trattando col nemico e il gioco proposto da George, insieme alla droga miscelata nel cibo, fa degenerare la situazione.
Il dilemma però non si risolve e quando Kathryn parte per una missione misteriosa a George sorge più di un dubbio. Che vorrà chiarire con
una nuova cena ed un nuovo gioco in stile roulette russa.Se l'intento del film era fare dubitare lo spettatore fino alla fine su chi fosse la talpa, il regista Steven Soderbergh ci è riuscito. Ma per me black bag è stata una delusione, piatto e monotono nello svolgimento e nei due protagonisti. Mi sono piaciuti molto di più gli attori secondari che avrei approfondito maggiormente.
Inoltre la doppiatrice italiana scelta per la voce della Blanchett l'ho trovata davvero non adatta.
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