Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto
E questo libro l'ha scritto un giornalista / scrittore che ha pubblicato altri titoli come "Non sprecare", "Basta poco", "Vivi lieve", mica un gomblottista!
Pubblicato nel 2025, Il mito infranto secondo me ha un'unica pecca: snocciola una miriade di dati ma non cita tutte le fonti ed alla fine non c'è nessuna bibliografia, solo qualche nota a piè di pagina.
L'idea di base è che la tanto pubblicizzata rivoluzione verde non sia così vicina e fattibile come i mass media vogliono farci credere e che l'Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile sia non solo molto lontana dall'essere realizzata ma quasi un "evento" di pura facciata.
Galdo tocca molti punti salienti che impattano sulla nostra vita di tutti i giorni: dall'auto elettrica verosimilmente solo
per ricchi alla crisi climatica, dall'alimentazione alla salute e conclude col capitolo 6 dedicato a Città e Intelligenza artificiale.La sua riflessione parte da una banale analisi di uno degli oggetti di uso più comune come lo spazzolino da denti ma... in bambù. Che costa tre volte quello di plastica, che si deteriora velocemente annerendosi di muffa e che... comunque contiene setole non biodegradabili. E allora la sostenibilità dove sta?
Galdo lancia il sasso e lo lancia forte contro Sistema e Colossi, tipo quell'Amazon che fatto fortuna con la pandemia e che è la "società più inquinante del mondo nel settore dell'hi-tech", svelando tutta una serie di paradossi che mostrano come il divario tra ricchi (che se ne sbattono di regole e leggi) e poveri (che le subiscono senza avere dignitose alternative) stia tristemente crescendo sempre di più.
Alla fine, chi più chi meno, siamo tutti un po' toccati dalla rivoluzione deriva verde che più che migliorarci la vita ce la peggiora.
Noi siamo sopraffatti da indicazioni su come fare la raccolta differenziata. Dove mettere la carta, dove inserire i barattoli di vetro (solo dopo averli lavati), in quale sacco mettere la plastica. Poi, fateci caso la prima volta che andate da Mc Donalds.
I bidoni hanno si i buchi per differenziare i materiali ma... finiscono in un unico sacchetto. Quindi il fast food più diffuso al mondo non solo non differenzia nulla ma lo fa tutti i giorni, sotto i nostri occhi!
A me Il mito infranto è piaciuto e l'ho già regalato a qualche conoscente con il mito green: voi cosa state aspettando a comprarlo?
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