Oggi nel libro "Lo stress nel cane" ho letto la storia del cane Diego e della sua umana. Diego era stato comprato da un uomo che durante il giorno lo teneva in casa, legato al termosifone. Un giovane cane lupo pieno di energie e vitalità finito poi in un canile, dopo un periodo di totale deprivazione. La sua nuova umana aveva capito che Diego aveva bisogno di più: di più uscite, di più giochi e perché no? di più attività. Diego era un ossesso capace di giocare fino a quattro ore consecutive con la pallina! Niente sembrava bastargli mai, le uscite erano delle gare di tiro alla fune e l'incontro con gli altri cani era temuto e pericoloso. L'aggiunta di un altro cane non era stata troppo una buona idea ma la sua umana non si era persa d'animo: altri veterinari, altri educatori, altri centri di addestramento. Altre, infinite, frustrazioni.
Ennesima storia di un cane tornato in canile?
Incredibilmente no.
Diego, dopo anni, allenamenti, attività, risse e periodi infelici pare aver trovato la sua serenità ed il suo equilibrio. Ma a che costo per l'umana? E non si parla solo di costo economico ma anche emotivo.
Vivere con un cane, lo sa solo chi ce l'ha, non è sempre facile.
I peli in giro sono l'ultimo dei problemi. Il mal tempo già è un fastidietto in più ma un cane con del disagio: ah quello si che rovina la vita.
E noi che pensavamo che ore e ore a rincorrere quella cazzo di pallina fosse la soluzione. Che un corso di ubbidienza e il collare a strozzo fossero le soluzioni. Ah, quanti sbagli, ah quanti errori, ah quanti soldi spesi e ah quanta serenità umana evaporata via.
Piangevo questa mattina mentre leggevo di quella donna che le ha provate tutte per il suo cane. Quella donna che molti deriderebbero per la sua ostinazione e per quegli sforzi esagerati per un cane. Eppure ci ho sentito dentro tutta la voglia di non mollare, la voglia di capire, la voglia di stare bene, finalmente, col nostro amico quadrupede. Mi sono rivista in molte scelte sbagliate, in molta ostinazione ingiustificata, in tanti tentativi infruttuosi: una pallina impazzita del flipper in cerca di capire, in cerca di un aiuto che molto spesso non è arrivato neanche dai presunti esperti.
Una storia dolorosa ma anche una storia motivante, una persona vera con le sue tante sconfitte e le poche gioie, una di quei piccoli eroi di cui si dovrebbe parlare più spesso perché le grandi cose non sono solo nei grandi gesti ma anche nei piccoli successi delle persone comuni, quelle le cui battaglie non sono sotto gli occhi di tutti ma che hanno lo stesso un grande valore. Grandi Diego e la sua umana di riferimento! Buona vita insieme.
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