martedì 6 ottobre 2015

Fai felice il tuo cane - Graeme Sims

dal sito
www.ufficiostampa.sperling.it
2015

230 pagine

Prima di parlare del libro bisognerebbe accennare all'autore, addestratore di fama mondiale, Graeme Sims. Io non lo conoscevo ma appena si digita il suo nome su un qualsiasi motore di ricerca si comprende una cosa: i cani li ama. Il suo sito è
molto carino e vi consiglio di dargli un'occhiata: sito Graeme Sims.
Poi quello che ho imparato nella mia (breve) esperienza con i cani è che non credo ci sia un metodo  giusto, unico ed universale per addestrare i nostri amici pelosi ma cercare di conoscere più teorie possibili può aiutarci a comprendere meglio quale può essere il metodo migliore per noi ed i nostri cani. Un gran bel lavoro, sicuramente.

Per buona parte di questo libro Sims mi è sembrato il solito addestratore compiaciuto dei suoi risultati, poco chiaro nei metodi di addestramento ed estremamente fortunato con gli animali con cui ha lavorato.
Poi ho realizzato che lo sbaglio l'ho fatto io, in partenza, "pretendendo" o aspettandomi che un libro potesse svelarmi il segreto per comprendere i cani.

Sims precisa che il suo metodo è stato elaborato nel corso di 30 anni di vita con i cani e gentilmente invita noi padroni-conduttori-lettori a ricordarci di essere calmi e pazienti. O quantomeno a provare a farlo.

La cosa che mi è piaciuta di più è questa frase, quasi alla fine del libro:

l'amore è l'unica cosa che potete continuare a dare senza veder ridotta la quantità iniziale a disposizione

e credo sia la cosa che riassume meglio il rapporto con un cane.
Quando il lavoro va male, i colleghi sono indigesti, la metro è in ritardo, fuori piove e la verdura in padella è bruciata...uno sguardo al nostro cagnolino - quasi sicuramente alle nostre calcagna -ci farà sentire che qualcosa che va bene c'è ed è li davanti a noi che scodinzola.


Il libro è scritto in modo chiaro, semplice e interessante. Noi italiani veniamo spesso nominati (perchè Sims tiene spesso dei corsi nel nostro paese) ed è strano come veniamo percepiti: rinchiusi in alti palazzoni circondati da strade grigie, volenterosi ma forse poco determinati e alcuni ancora indietro nella cultura canina (è contrario alla nostra usanza di dare via i cuccioli prima dei 3 mesi).

Consigli e considerazioni imparate:

  • una passeggiata senza alcuno stimolo mentale da parte vostra è incompleta

  • un addestramento non si può basare solamente su continui premi in cibo

  • stabilite una routine

  • sequenze ogni giorno alla stessa ora

  • I cani da compagnia spesso tendono a diventare strategicamente sordi quando pensano di essere sufficientemente lontani dal loro padrone da poterlo ignorare

  • la chiave dell'addestramento è la ripetizione

  • voi e il vostro cane dovete divertirvi!

  • non essere altro che calmi e rispettosi è la premessa perché un cane, un pettirosso o persino una lince vi accettino

  • un cane completa la vita

  • uscite dalla città il più spesso possibile!

  • la cosa più difficile quando si addestra un cane è addestrare se stessi

  • ricordate: c'è un animale ad ogni estremità del guinzaglio..!

  • in genere non accettiamo consigli da coloro che ci sono vicini, mentre siamo disposti a farlo quando ci vengono dati da lontano, da una cosa impersonale come un libro

  • quando uscite col cane non state incollati al cellulare

  • esercitatevi dieci minuti ogni giorno

  • la poca conoscenza è molto pericolosa

  • la pazienza richiede solo perfezione dell'attimo presente e della fiducia

  • un cane ha bisogno tanto di stimoli mentali quanto di esercizio fisico, e ovviamente di un affetto intelligente e rispettoso

  • il mondo degli umani è spesso un luogo falso, con tante promesse e speranze che non si realizzeranno mai...; dato che siamo ambiziosi e competitivi per natura, ci inducono a pensare che solo sforzandoci e aspirando a cose più grandi che otterremo quello che cerchiamo

  • la razza del mio cane, i suoi gusti e le sue idiosincrasie sono determinate dai geni, ma io posso influenzare il fatto che sia pieno di gioia di vivere oppure triste

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