martedì 31 agosto 2021

TSUGUMI di Banana Yoshimoto: un libro sulla spensieratezza che non tornerà più

Ennesimo libro conosciuto grazie al bookcrossing (ed è stato un felice incontro).

Pubblicato nel 1989, “Tsugumi” di Banana Yoshimoto è lungo solo centocinquanta pagine e si legge velocemente.

Tsugumi” è il nome della co-protagonista di questa storia, una ragazzina dalla salute fragile ed il carattere infernale capace però di farsi amare da tutti. L’altra protagonista, e narratrice del racconto, è (Shirakawa) Maria.

Tsugumi e Maria sono cugine e vivono insieme nella pensione dei genitori di Tsugumi. La pensione si trova sul mare e qui la vita sembra essere meravigliosa. Forse perché il paesaggio è bello (e tutto sa di salsedine), forse perché Tsugumi e Maria sono giovani.

Eh si, perché si può dire che il tema del libro della Yoshimoto sia la giovinezza e lo scorrere del tempo (e della vita) che ce la porta via.

Dopotutto è la stessa autrice giapponese che riassume il suo stesso libro così nel postscriptum per l’edizione italiana: “Giornate così non capitano spesso nella vita. Giornate di una felicità intensa, concentrata. Ed è inseguendo quel vivido miraggio che le persone riescono a tirare avanti e a invecchiare… nella speranza che vacanze come quelle possano ripetersi ogni anno. Tsugumi è un romanzo che parla di questo. Di un’intensa estate di un gruppo di ragazzi che non tornerà mai più. Del mare e del primo amore. Mettendo da parte le crudeltà del mondo reale ho semplicemente raccontato un pallido sogno”.

Fin dall’inizio per me Tsugumi è stato un libro malinconico. Si apre infatti con Maria che parla di Tsugumi al passato, spiegando poi che la cugina soffriva di una patologia invalidante che l’avrebbe portata velocemente alla morte. Tutta la lettura di questo libro è stata quindi accompagnata dall’ansia di leggere prima o poi della morte di Tsugumi (che poi alla fine in verità non viene descritta). Nonostante, quindi, questa spada di Damocle appoggiata sulla testa di Tsugumi e di noi lettori, veniamo come trasportati all’indietro nel tempo, nella nostra giovinezza perché, anche se i luoghi sono agli antipodi, l’età, le emozioni e i comportamenti descritti sono comuni a tutti gli adolescenti. Mentre si legge “Tsugumi” quindi ci si sente quasi uno della cumpa (uno della compagnia ndr) e si partecipa con divertimento o ansia alle situazioni descritte da Banana Yoshimoto.

Verso la fine ho rallentato la lettura perché

lunedì 30 agosto 2021

8° CAMpleanno

E' difficile trovare un'immagine o delle parole che riassumano al meglio questi primi otto anni di vita di Cam però questo aforisma di Milan Kundera ci riesce abbastanza bene: 

I cani sono il nostro tramite con il paradiso… sedersi con un cane su di una collina in uno splendido pomeriggio è come tornare all’Eden, dove non fare nulla non era noioso – era la pace.

Ce ne ho messo di tempo per apprezzare la situazione descritta da Kundera ma, una volta provata, non sono più riuscita a farne a meno. Ricercare quella collina su cui fare niente insieme è diventato il nostro passatempo e quando io, Cam e la Titti la troviamo penso proprio che la vita sia meravigliosa. 

Di un cane si potrebbero dire tante cose, molte delle quali risulterebbero esageratamente smielate ai più. Dico solo che ringrazio il cielo di aver scelto di adottarlo senza pensarci troppo, incosciente forse. Nonostante le paure, le arrabbiature e le litigate non mi sono mai pentita, un solo giorno, di averlo adottato perché i sorrisi che mi ha regalato sono stati tra i migliori della mia vita

Cam è sempre stato e continua ad essere un cane particolare e non perché sia il mio: grosso e nero, ha spesso suscitato paura nelle persone timorose dei cani. Eppure, ogni volta che qualcuno si è soffermato ad osservare i suoi occhi, ne è rimasto conquistato. Quel colore particolare, quell'intensità rara, quel muso dolce e calmo, quella sua caratteristica flemma che lo distingue dalla massa canina e che suscita simpatia lo hanno sempre reso un cane diverso. All'inizio non sopportavo che lui non rientrasse nei "canoni del cane ideale", quelli secondo cui il cane non deve staccare gli occhi dal proprietario e non deve mai emettere un abbaio. Cam si è sempre fatto i fatti suoi, osservandoci da lontano senza perderci però mai di vista e ha sempre abbaiato, poco ma in modo perentorio, imponente. E' riuscito a conquistare persone che prima di lui non avevano mai accarezzato un cane. E' indipendente e testardo ma anche estremamente socievole con le persone, ulula se vuole le coccole, è campione mondiale nello svegliare le persone che dormono, guaisce quando fa la cacca e gli esce un capello dal sedere, è curioso come pochi, simpatico davvero e a volte goffo. 

Cam è' un cane eppure ed anche un amico a cui voglio un bene dell'anima. Tanti auguri a lui che da otto anni arricchisce la mia vita di esperienze e conoscenze!!!

Buon compleanno patato, qui qualche foto dei nostri anni insieme



Aforisma sul mostrare e sulla meraviglia

 


venerdì 20 agosto 2021

Giorgio Agamben ed il suo pensiero sui nuovi cittadini di seconda classe

Articolo pubblicato il 16 Luglio 2021 sul sito Quod Libet nella sua rubrica "Una voce" (di cui consiglio di leggere tutti i post).

Riporto qui il testo integralmente dell'articolo: "Cittadini di seconda classe"

Come avviene ogni volta che si istaura un regime dispotico di emergenza e le garanzie costituzionali vengono sospese, il risultato è, come è avvenuto per gli ebrei sotto il fascismo, la discriminazione di una categoria di uomini, che diventano automaticamente cittadini di seconda classe. A questo mira la creazione del cosiddetto green pass. Che si tratti di una discriminazione secondo le convinzioni personali e non di una certezza scientifica oggettiva è provato dal fatto che in ambito scientifico il dibattito è tuttora in corso sulla sicurezza e sull’efficacia dei vaccini, che, secondo il parere di medici e scienziati che non c’è ragione di ignorare, sono stati prodotti in fretta e senza un’adeguata sperimentazione.
Malgrado questo, coloro che si attengono alla propria libera e fondata convinzione e rifiutano di vaccinarsi verranno esclusi dalla vita sociale. Che il vaccino si trasformi così in una sorta di simbolo politico-religioso volto a creare una discriminazione fra i cittadini è evidente nella dichiarazione irresponsabile di un uomo politico, che, riferendosi a coloro che non si vaccinano, ha detto, senza accorgersi di usare un gergo fascista: “li purgheremo con il green pass”. La “tessera verde” costituisce coloro che ne sono privi in portatori di una stella gialla virtuale.
Si tratta di un fatto la cui gravità politica non potrebbe essere sopravvalutata. Che cosa diventa un paese al cui interno viene creata una classe discriminata? Come si può accettare di convivere con dei cittadini di seconda classe? Il bisogno di discriminare è antico quanto la società e certamente forme di discriminazione erano presenti anche nelle nostre società cosiddette democratiche; ma che queste discriminazione fattuali siano sanzionate dalla legge è una barbarie che non possiamo accettare.

Cosa ne pensate?

#giorgioagamben #giorgioagambenunavoce #unpensierointeressante #cittadinidisecondaclasse #stellagialla #stellagiallavirtuale

Il pensiero di un filosofo sul green pass

Parola a Giorgio Agamben che sulla sua rubrica "Una voce" del sito Quod Libet ha espresso un pensiero interessante sul green pass tesserino verde (link ufficiale qui: Tessera verde - Giorgio Agamben - Quod Libet)

In un testo precedente abbiamo mostrato l’ingiusta discriminazione di una classe di cittadini esclusi dalla normale vita sociale che consegue all’introduzione del cosiddetto green pass. Questa discriminazione è una conseguenza necessaria e calcolata, ma non lo scopo principale dell’introduzione della tessera verde, che ha di mira non i cittadini esclusi, ma l’insieme della popolazione che ne è munita. La finalità che i governi perseguono attraverso di essa è, infatti, un controllo minuzioso e incondizionato su qualsiasi movimento dei cittadini, del tutto analogo al passaporto interno che nel regime sovietico ognuno doveva avere per potersi spostare da una città all’altra. Il controllo è però in questo caso ancora più assoluto, perché riguarda qualsiasi movimento del cittadino, che dovrà esibire il green pass a ogni suo movimento, anche per andare al cinema, assistere a un concerto o sedersi a un ristorante. Il cittadino non tesserato sarà, paradossalmente, più libero di colui che ne è munito e a protestare e a ribellarsi dovrebbe essere proprio la massa dei tesserati, che d’ora in poi saranno censiti, sorvegliati e controllati in una misura che non ha precedenti anche nei regimi più totalitari. È significativo che la Cina abbia annunciato che manterrà i suoi sistemi di tracciamento e di controllo anche dopo la fine della pandemia. Come dovrebbe essere evidente, nel green pass non è in questione la salute, ma il controllo della popolazione e prima o poi anche i tesserati avranno occasione di comprenderlo a loro spese.

#filosofo #pensierofilosofico #sulgreenpass #unfilosofosulgreenpass #giorgioagambenunavoce #giorgioagambengreenpass #giorgioagambentesseraverde 

giovedì 19 agosto 2021

Asmr: suono del mare

Visto che ultimamente sembrano spopolare tra i più giovani, ho deciso di creare anche io un video asmr. Ma che cavolo è un ASMR? 

Riprendo dall'omonima pagina di wikipedia:


Detto in modo papale-papale sono dei video in cui vengono riprodotti dei suoni che fanno andare in fissa le persone. Possono essere le famose palline di pluriball scoppiate o il rumore del vento e della pioggia, la stagnola stropicciata e, come il mio di oggi, il suono del mare.

I ragazzini usano questi video per addormentarsi (...) e di solito durano ore col "guru" di turno che dice anche qualche parola.

Quello che vi mostro oggi è un video che ho girato sull'isola Ugljan nel paese di Moline in cui a parlare è solo la bellezza ed il suono della natura col mare protagonista in primo piano:


#asmr #asmrsea #asmrwater #asmrwaves #asmrreal 

mercoledì 18 agosto 2021

Voglia di una vacanza rilassante? Ritrovate la pace dei sensi a Jadrtovac

Ciao a tutti,


se tutto va bene Jadrtovac non è segnato in nessuna guida turistica croata. Dopotutto è un paesino che conta si e no duecento abitanti e che ha un solo bar aperto dal nome geniale KONOBAR (gioco di parole tra konoba - che significa osteria - e bar). 

Il fondale del suo mare è fangoso e si nuota in mezzo alle alghe. Allora perché andare qui, direte voi?

Perché a Jadrtovac si ritrova la pace dei sensi

la vista dal balcone della casa di Jadrtovac
Io ho avuto la fortuna di avere una casa con balcone vista mare. Attraversavo la strada ed ero direttamente sul mare. L'acqua era trasparente e salata come il resto della Croazia. Sul suo piccolo molo (sulla sinistra del paese c'è una vera e propria rimessa di piccole barche) ci sono qualche panchina, molti cestini e una "cabina" per cambiarsi. Col fatto che non è una delle località più conosciute non c'è affollamento e le persone che ho trovato nel paese erano tendenzialmente locali. Jadrtovac è attraversato da una via principale in cui al mattino passano anche dei mezzi pesanti ma nulla sembra turbare la quiete rasserenante di questo borgo che sembra fermo in un altro tempo. Alla fine del paese, sulla destra, c'è anche un campo sportivo con canestri e porte ma sembra uscito dal film "Mediterraneo" di Salvatores. 

Qui condivido il video girato partendo da Jadrtovac verso un pezzo di mare dove fare tranquillamente il bagno col cane e perché no, del sano nudismo!



Nel paese, oltre al bar, non c'è altro. Quindi se si vuole uscire a cena bisogna usare la macchina. Il primo ristorante è a circa 2 km nel paese vicino: Zaboric. Idem per fare la spesa. Nell'arco però di 10 km c'è un super centro commerciale pieno di negozi e ristoranti (Dalmare), la Tommy, la Lidl, benzinai ecc.

Jadrtovac è a:

  • 12 km da Sibenik 
  • 23 km da Vodic
  • 44 km dall'isola di Murter
  • 78 km da Spalato
  • 95 km da Zara
 State sintonizzati perché nei prossimi giorni vi racconterò di altri bei posti della zona



#vacanza #invacanza #invacanzaincroazia #invacanzacolcane #invacanzacolcaneincroazia #dogholiday

martedì 17 agosto 2021

CAMBIO VITA IN 6 COMODE LEZIONI - Richard Wiseman

immagine dal sito 
Cambio Vita in 6 Comode Lezioni —
 Libro di Richard Wiseman (macrolibrarsi.it)
Un saggio per imparare a cambiare il proprio modo di pensare e di percepire il mondo circostante scritto da uno psicologo… mago professionista. Com'è "cambio vita in 6 comode lezioni?"

Godibilissimo.

Fin dalle prime pagine Wiseman mette davvero il lettore al centro del "programma" e vi incita così: "non pensate a come cambiare vita. Cambiatela!"

Pubblicato nel 2012 con il titolo originale: "Rip it up", questo saggio ha il pregio di non annoiare nonostante sia lungo oltre trecento pagine e pieno di cenni su diverse teorie psicologiche.

Come mai "Cambio vita in 6 comode lezioni" è godibilissimo? Perché fin dalle prime pagine non verrete relegati  al ruolo di lettori passivi ma vi verrà chiesto di fare determinate azioni che rendono l'esperienza della lettura di questo libro come dire… interattiva! Dopo poche pagine vi verrà chiesto per esempio di strappare una pagina del libro stesso. Oppure di disegnare e rispondere a delle domande. Morale: "Cambio vita in 6 comode lezioni" non vi annoierà di sicuro. 

Purtroppo però non esiste più il sito dedicato per scaricare una copia del pdf in inglese degli esercizi interattivi 😩

Tra i consigli più utili che fornisce Wiseman ci sono:

  1. spingere lontano un oggetto induce ad odiarlo, avvicinarlo invece ce lo fa amare (quindi se avete fame… allontanate le porcherie!)
  2. se state facendo una dieta provate ad usare la mano non dominante per mangiare
  3. quando avete bisogno di forza di volontà: contraete i muscoli
  4. posizionate il monitor del pc leggermente sopra la linea degli occhi
  5. mancate di autostima? iniziate ad assumere le "pose del potere": ben piantati con le gambe per terra, spalle indietro e petto in fuori!
  6. evitate di procrastinare: iniziate facendo piccole cose e vi verrà voglia di continuare/finire
  7. volete essere creativi? camminate per qualche minuto in modo "casuale" evitando strade dritte e lineari
  8. volete che vi diano ragione? mentre qualcuno parla annuite impercettibilmente… 
  9. volete far sentire qualcuno a proprio agio? Tazza di tè e... sedie comode!
  10. Se vi sentite in colpa per qualcosa: lavatevi le mani. Se è qualcosa che vi pesa davvero tanto… provate con una doccia!

Tra le citazioni che mi sono piaciute di più:

di Joan Baez

Insomma magari non sarà un libro a farvi cambiare vita ma penso che questo libro vi possa far passare qualche ora in modo interessante e divertente (e per chi è apatico o ha voglia di svagarsi un po' è già qualcosa di positivo!!)

Se invece volete optare per altri generi di letture: ROMANZI, GIALLI, HORROR ed altri generi recensiti qui!


lunedì 16 agosto 2021

Estate in Croazia - Razanj: tra baie mozzafiato ed una fortezza napoleonica

 Ciao a tutti,

oggi vi parlo di due cose in una! La prima è una "saunesca" camminata per raggiungere la Kotviste zatoka Borovica ovvero una minuscola spiaggia paradisiaca, grande giuro poco più di dieci metri e l'altra è una passeggiata verso la collina Movar ed il suo notevole Belvedere.

Titti e Cam nuotano nella baia Kotviste zakota Borovica

Direzione? Il paese di Razanj, distante circa 55 km da Spalato. 

Ok quindi procediamo in ordine con la ricerca della spiaggia Kotviste zatoka Borovica. Come vedete dalla foto qui sotto, non avrebbe dovuto essere nulla di complicato. No?


Il problema è che Kotviste zatoka borovica è stato un ripiego perché mi ero fissata di raggiungere invece la Uvala Borovica che ci è quasi costata uno sciopone...



A parte il fatto che non ci sono indicazioni ne per l'una ne per l'altra baia… poi anche il navigatore qui va un po' a caso morale, dopo aver lasciato l'auto nell'unico spazio possibile lungo la strada sterrata, io la Titti e Cam ci siamo diretti verso la Uvala Borovica che, in linea d'aria, sembrava molto vicina. Tutto stava a trovare il sentiero che ci avrebbe portato li. Dopo circa venti minuti di camminata selvaggia, sotto un sole torrido che ci ha fatto sudare come se tutti e tre fossimo stati stipati in una minuscola sauna, abbiamo abbandonato e siamo tornate sui nostri passi. Cam non camminava più, si è fermato all'ombra di un basso cespuglio e li è rimasto ad ansimare affannosamente. Io e la Titti giacevamo sconsolate per terra di fianco a lui quando si sono levate nell'aria, provvidenziali, delle voci straniere. Un gruppo di ragazzi era di ritorno dal mare. Li abbiamo guardati come alieni, tra l'arrabbiato e lo sconsolato, e poi gli abbiamo chiesto indicazioni. Ci credete che la strada per raggiungere la Kotviste zakota borovica era giusto dieci minuti davanti a noi, tutta in piano? Ahimè (per il mio orgoglio) era proprio così e

sabato 14 agosto 2021

Bookcrossing: Libri rilasciati a Milano Portello

 

    La Mandragola by N.Machiavelli
    • Portello, Milano, Lombardia, Italy at 8/13/2021 3:00 AM
    Il Quartiere by VASCO PRATOLINI
    • Portello, Milano, Lombardia, Italy at 8/13/2021 3:00 AM
    PAESI TUOI by Cesare Pavese
    • Portello, Milano, Lombardia, Italy at 8/13/2021 3:00 AM
    Uomini e no by Elio Vittorini
    • Portello, Milano, Lombardia, Italy at 8/13/2021 3:00 AM
    La peste by Albert Camus
    • MM5, Milano, Lombardia, Italy at 8/13/2021 3:00 AM
    Proteo by Morris West
    • -- tram, bus, metro e mezzi vari (dettagli in nota), Milano, Lombardia, Italy at 8/13/2021 3:00 AM
    Il barine rampante by Italo Calvino
    • Portello, Milano, Lombardia, Italy at 8/13/2021 3:00 AM

 

venerdì 13 agosto 2021

La canzone del giorno 55: BALLA - Gigi D'Agostino

Alcuni ricordi arrivano come lampi all'improvviso.

Direttamente dagli anni 2000:



Balla balla

Che la vita non ti molla, molla

Questo è un ritmo che mi incolla tra la folla

E di colpo all'improvviso puoi vedere il paradiso

(Il paradiso)

Balla balla

Piu′ ti muovi e piu' diventi bella

Questa notte tu sarai' la stella della disco

Il movimento prende un andamento lento, lento, lento

Balla, balla



lunedì 9 agosto 2021

La regina degli scacchi

E guardiamoci questa serie tv che tutti definiscono spettacolare!



Trama: Beth ha nove anni quando finisce in orfanotrofio a causa della morte della madre (incidente in auto voluto?). All'interno della struttura la ragazzina viene rimpinzata di pastiglie verdi che le fanno strani effetti (tranquillanti). Nello scantinato scopre un inserviente giocare a scacchi ed ogni domenica si unisce a lui innamorandosi di questo gioco che la porterà in breve tempo a vincere e stupire tutti. Quando a quindici anni viene adottata sembra che finalmente la sua vita incominci a sorriderle ma i nuovi genitori sono in crisi ed il padre se ne va, forse da una nuova famiglia, dopo pochi mesi. Rimasta sola con la madre, Beth scopre il duro mondo del liceo ed il magico mondo dei tornei di scacchi che iniziano a fruttarle dei soldi. I tornei (e i loro montepremi) diventano quindi l'obiettivo primario di Beth e sua madre che iniziano a girare l'America per accaparrarsi gli agognati assegni. Durante il torneo messicano però una tragedia si abbatte nuovamente su Beth: sua madre muore di epatite. Torna a casa non ancora diciottenne con un mutuo da pagare e totalmente sola. Inizia a fare sesso e soprattutto continua a giocare a scacchi e a sfondarsi di alcool e tranquillanti. Dopo aver vinto il campionato nazionale la aspetta il torneo di Mosca tra i temibili russi, squali della disciplina e... Spoiler! per sapere come continua scorrete a fondo pagina!

Dopo le prime due puntate, pallosissime, ho pensato che dovremmo tutti prendere in mano una cinepresa e provare a montare una storia. A me infatti "La regina degli scacchi" non è sembrato un granché, soprattutto nelle riprese scolastiche e nella trama mai approfondita nei punti più interessanti (chi era il padre di Beth? perché la madre piangeva sempre? perché nessuno nota le sue inquietanti dipendenze e fa nulla per aiutarla?). 

Ci sono alcuni momenti strappalacrime durante questa serie tv Netflix, tutti legati all'infanzia di Beth ed al rapporto col

AFTER DARK - di Murakami Haruki

immagine dal sito
After Dark | Haruki Murakami
Sono stata più volte tentata di abbandonare questo libro nero (per la copertina) di Murakami ma alla fine ce l'ho fatta a finirlo. 

Mi è piaciuto?

mmm... dovete leggere fino alla fine per scoprirlo! Qui intanto vi giro il link con le recensioni di tutti gli altri libri che ho letto: LIBRI!

"After Dark" è stato pubblicato nel 2004, è lungo circa centosessanta pagine ed il titolo originale è "afutadaku". 

Si può dire che la protagonista di "After dark" sia Mari e che l'arco del racconto duri una notte in cui tutti i protagonisti, per un motivo o per l'altro si incontrano. 

Il luogo è Tokyo, città ipertecnologica con le luci al neon sempre accese ed i locali aperti a tutte le ore; personalmente ho trovato difficile identificarmi in un mondo (ed in una cultura) molto lontani dal mio. Inoltre alcuni capitoli, quelli dedicati ad Eri (sorella di Mari), li ho trovati di una noia colossale.

La trama di "After dark" non è facilissima da riassumere per via di alcune trovate in cui la scena viene descritta come se ad osservarla fosse una telecamera che anche il lettore può "trascendere" entrando a sua volta nella situazione osservata. A parte queste situazioni però la trama di "After Dark" è questa:

Mari cena in un ristorante da sola quando una persona le viene incontro e la riconosce. E' Takahashi, un ragazzo con cui tempo prima aveva fatto un'uscita a quattro. Takahashi suona in un gruppo e ama parlare mentre Mari sta sempre sulle sue. Quando lui se ne va Mari viene raggiunta da Kaoru, una donna che gestisce un love hotel, per aiutarla a comunicare con

domenica 8 agosto 2021

Bookcrossing: libri liberati a Milano!

 

    La locandiera by Carlo Goldoni
    • Via Ajraghi 30, Milano, Lombardia, Italy at 8/7/2021 11:00 PM
    Ars moriendi by DANILA COMASTRI MONTANARI
    • Via Ajraghi 30, Milano, Lombardia, Italy at 8/7/2021 11:00 PM
    Lo strappo by Roberta Fanelli
    • Via Ajraghi 30, Milano, Lombardia, Italy at 8/7/2021 11:00 PM
    Toscana by Simone Bedetti
    • Via Ajraghi 30, Milano, Lombardia, Italy at 8/7/2021 11:00 PM

martedì 3 agosto 2021

Bookcrossing: casetta libri a Mondolfo (PU)

 Grande scoperta in quel di Mondolfo, borgo tra i più belli d'Italia della provincia di Pesaro Urbino!

la casetta dei libri di Mondolfo 

casetta libri a Mondolfo

In Via E. Fermi, 6, 61037 Mondolfo PU, dietro al Parco della Resistenza, (coordinate gps 43.751287, 13.097410)  ho trovato una casetta per lo scambio di libri (boocrossing) molto carina, tutta gialla ed azzurra, e piena di libri!!! Se capitate in quella zona, fate un salto a vederla anche voi!





lunedì 2 agosto 2021

Trekking con il cane: sentieri 301 e 308 Parco del Conero

Ciao,

oggi vi parlo di una gita che, per fare al meglio, necessita secondo me di ottima organizzazione (e della stagione giusta!). 

Prima di tutto, per orientarvi, potete guardare il sito ufficiale del Parco del Conero. Una volta che vi siete fatti un'idea se è un posto che vi attira dovete sapere che:

  • per accedere alle spiagge di Numana e Sirolo bisogna prenotarsi tramite app
  • i cani non sono ammessi in quelle spiagge (e molte altre nelle zone vicine!)
Quindi se viaggiate con un cane, d'estate, secondo me il Parco del Conero non è la meta ideale. 

Dopo aver visto le bellissime immagini sul sito ho deciso di recarmi alla sede del Parco che trovare è stata un'impresa… se inserite il loro indirizzo sul navigatore non ve lo trova. Provate con queste coordinate GPS: 43.519641305978006, 13.61787157540305.
All'interno dell'ente la ragazza addetta alle informazioni è stata molto gentile e preparata. 
Se volete una mappa del parco ce ne sono due versioni: una gratis ed una a pagamento (6€ ma accettano solo contanti). 
Su quella a pagamento ci sono anche le descrizioni dei sentieri (che comunque potete trovare sul sito internet).

Consigliate dalla ragazza dell'ufficio informazioni, io e la Titti abbiamo deciso di fare il sentiero 301 verso il Belvedere Sud ma quando siamo arrivate lì abbiamo trovato veramente tante persone ed un bordello per parcheggiare (pochi i posti nel parcheggio regolare, tutti gli altri sono sulla strada ma occhio perché abbiamo visto molte persone "incastrate" senza riuscire ad uscire dai parcheggi!!).

Il caldo di luglio si è rivelato però troppo pesante per noi e Cam e quindi dopo circa mezz'ora di discesa siamo tornate indietro e abbiamo cercato un altro sentiero optando per il 308 che si è rivelato una mazzata (tutto in salita) ma quantomeno eravamo da soli e una volta in cima ci siamo riposate sotto gli alberi mangiando sull'unico tavolone da pic nic della zona. 
Fortunatamente il sentiero 308 è quasi tutto coperto dalle fronde degli alberi ma il  terreno è composto prevalentemente da sassi e terriccio quindi occhio che si scivola. L'unica fonte d'acqua è la fontana di fronte al parcheggio quindi riempite le borracce prima di partire. Una volta raggiunto Pian Grande se volete potete fare una deviazione verso il Belvedere Nord che vi richiederà solo 15 minuti (sempre in salita) ma personalmente non ne vale la pena perché la vista non era niente di particolare.
Aspetti positivi del sentiero 308:
  • poco frequentato
  • prevalentemente ombreggiato
  • relativamente breve (circa 40')
  • discesa in neanche mezz'ora
  • parcheggio
  • fontana alla partenza



Trekking con il cane: Fiorenzuola di Focara (borgo e spiaggia)

 Da sapere: 

  • cani non ammessi sull'arenile
  • cani da tenere al guinzaglio corto
Partendo da queste due avvertenze, abbastanza in contrasto tra loro, vi racconto di questa passeggiata verso la spiaggia di Fiorenzuola di Focara.

Ho scoperto questa spiaggia navigando sul sito del Parco San Bartolo vicino a Pesaro. Sulla pagina dei loro sentieri, che sono ben ventidue, io e la Titti abbiamo deciso di fare il 155 che da La Siligata andava fino alla spiaggia di Fiorenzuola, passando in un tratto boschivo (qui la descrizione del sentiero). Peccato non ci fosse una reale indicazione sulla partenza del sentiero che infatti, nonostante ci sia dirette verso la Siligata, non abbiamo trovato. Abbiamo trovato però Fiorenzuola di Focara, un borgo carinissimo e... super affollato!
La strada per la spiaggia è ben indicata e si tratta di una discesa su strada asfaltata di circa 20'. Sul sito del Parco S. Bartolo è il numero 155A.

Pochi posti dove parcheggiare, quelli migliori sono nel parcheggio del cimitero (43.948567646378066, 12.82477531057198) ma saranno circa una ventina. Gli altri sono più vicini al borgo ma poi è difficile fare manovra. 

Da tenere a mente: se per andare in spiaggia è tutta in discesa, logicamente al ritorno sarà tutta in salita. Noi ci abbiamo messo circa venticinque minuti con buon ritmo e senza patire troppo la pendenza che però ha messo a dura prova molti altri turisti...

La spiaggia di Fiorenzuola di Focara è molto lunga e piena di legni su cui la gente appoggiava teli per ricreare come delle tende/casette. Molti i ragazzi arrivati dopo le otto di sera per passare in spiaggia la notte!
L'acqua è bassa e sono presenti docce e bagni chimici oltre a furgoncini che vendono bibite e snack. 
Qui il video della mia esperienza alla spiaggia di Fiorenzuola di Focara:


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domenica 1 agosto 2021

UOMINI E TOPI - John Steinbeck

© 1937

Titolo originale: OF MICE AND MEN,

120 pagine

Lennie e George sono due amici che si spostano insieme in cerca di lavoro. Il loro sogno è riuscire a raccogliere un gruzzolo di soldi per rilevare una cascina dove allevare gli animali e coltivare la terra liberi ed indipendenti. Mettere via i soldi però non è così facile: Lennie ha un deficit mentale e si caccia spesso in situazioni spiacevoli, l'ultima delle quali li ha costretti a scappare per non essere linciati. Nel nuovo ranch trovano lavoro a spostare sacchi di orzo ma devono fare i conti col frustrato figlio del capo e la sua giovane moglie annoiata. I sogni dei due amici andranno tragicamente in frantumi quando, per l'ennesima volta, Lennie metterà le mani su qualcosa di morbido…

Nonostante "Uomini e topi" sia un racconto lungo più che un romanzo, ci ho messo qualche giorno a leggerlo perché la traduzione a cura di Cesare Pavese era ricca di termini desueti o per me sconosciuti. (qui il link di tanti libri recensiti: vai a vedere!)

Inoltre alcune scene descritte nel racconto di Steinbeck erano così vivide e cariche di tensione da non riuscire a farmi andare avanti velocemente nella lettura (su tutte la scena del