mercoledì 31 agosto 2022

IL COLLEZIONISTA DI BAMBINI - recensione libro Stuart MacBride

Devo ammettere che mi imbarazza un po' recensire questo libro perché il titolo è veramente pessimo ed infatti nell'edizione originale era un altro: cold granite ovvero granito freddo (che si rifà forse al materiale con cui sono costruiti la maggior parte degli edifici di Aberdeen, la città scozzese in cui è ambientata la storia).

I traduttori italiani sono andati subito al punto ed al centro della trama per attirare la morbosità dei lettori. Scelta azzeccata? Non so se io l'avrei mai comprato un libro con un titolo così (l'ho trovato col bookcrossing). E non so a quanta gente piaccia andare in giro sui mezzi o in spiaggia con questo volume in mano. Dovrebbero rifletterci su. Oltretutto, anche una volta aperto, non è che l'atmosfera cambi: il sergente Logan McRae è sulle tracce di un killer (pedofilo) di bambini e alcune descrizioni sono davvero fastidiose. Come mi era capitato una volta leggendo un libro di Ken Follett anche con MacBride mi è capitato di pensare: quando si scrive vale tutto? E' tutto lecito? Ovvero si può mettere nero su bianco ogni peggiore fantasia con la scusa che tanto è solo "arte" ed ingegnosità? Dall'altra reprimere la fantasia non è un autocensurarsi? Rimango dubbiosa ed indecisa. 

La storia in se de Il collezionista di bambini non è neanche male (anche se finisce in modo scontato con il poliziotto buono che trova il cattivo  ecc). E' un giallo che non impegna troppo la mente e che si legge velocemente nonostante le quasi quattrocento pagine. Un bambino viene trovato dopo tre mesi: morto ed evirato. Poco dopo un'altra bimba viene ritrovata in una discarica ed un bimbo in un bagno pubblico. Il modus operandi però è diverso e

venerdì 26 agosto 2022

CHIAMI IL MIO AGENTE!

Per "contrastare" il monopolio di serie tv made in USA ho deciso di dare una possibilità a questa serie francese che vi dirò, dopo aver visto tutte e quattro le stagioni, mi è piaciuta e vi consiglio perché vi strapperà molte risate oltre a farvi vedere delle attrici che raramente si vedono nelle serie tv (Isabelle Huppert, Monica Bellucci, Sigourney Weaver). 



La trama di base è semplice: c'è un'agenzia (la Ask) che perde il suo fondatore e cerca di andare avanti come può destreggiandosi tra i capricci degli attori, i litigi tra gli agenti e i colpi bassi delle altre agenzie. Il gruppo storico formato da Matthias, Arlette, Andrea e Gabrielle si allargherà con Camille (figlia non riconosciuta di Matthias), Hervé e l'irrefrenabile Noemie e riusciranno a combinarne delle belle per anni fino a che sulla loro strada non incontreranno la tremenda Elise che li porterà verso la strada più buia.

Nonostante Chiami il mio agente sia una serie tv divertente ed allegra mostra un finale dolce-amaro in cui, ancora una volta, viene mostrato come nella vita e nel lavoro vadano avanti solamente le persone senza scrupoli. Una triste conclusione per un'amara verità. 

Vista in lingua originale, ho particolarmente apprezzato le interpretazioni di Camille Cottin (Andrea), Fammy Sidney (Camille), Laure Calamay (Noemie) e Nicolas Maury (Hervè). 

Tra i cameo quello che mi è piaciuto di più è stato sicuramente quello della Huppert (anche se l'hanno tratteggiata come un'esaurita) ed il peggiore sicuramente quello della Bellucci (che mi è sembrata davvero artefatta). 


#dixpourcent #chiamiilmioagente #serietv #tvserie #serietvdavedere #serietvfrancese

MA - film "horror" con un cast sprecato

Hai presente quelle volte in cui vuoi vedere una determinata cosa ma poi ne rimani delusa? E' questo il caso capitatomi con MA un film catalogato tra gli horror su una nota piattaforma di streming video e che di horror aveva poco. E pensare che il cast è di tutto livello ma le sceneggiature in giro devono fare proprio cagare se certi attori si riducono a fare questo genere di film.



Partiamo dalla protagonista: Octavia Spencer, oscar per il film The Help. Super inquietante fin dall'inizio e iper credibile.

Poi c'è una irriconoscibile Allison Janney (già vista in Mom e Oscar per Tonya!). Poi c'è Juliette Lewis che personalmente ricordo di più per la storia d'amore con Brad Pitt che per altro (eppure è un'attrice - cantante convincente). Un altro voto noto è quello di Luke Evans famoso per la trilogia de Lo Hobbit e la serie tv Nine Perfect Strangers. La protagonista è Diana Silvers che ha una certa particolarità che secondo me la renderà molto ricercata in futuro (anche se è molto alta, 1,78m, e svetta su quasi tutto il cast).

Ma passiamo ora alla trama: Maggie è una studentessa del liceo che si trasferisce nel paese d'origine della madre dopo la separazione dei genitori. In breve tempo stringe amicizia con un gruppo di ragazzi che passano il tempo a bere e fumare mentre la madre fa i doppi turni al casinò (vestita da coniglietta di playboy) per mantenerle. Non avendo ancora l'età per comprare alcool i ragazzi chiedono aiuto ai passanti e l'unica che si ferma per "aiutarli" è Sue Ellen che di lì a poco si offre anche di ospitarli nella taverna di casa per farli diverte senza fare danni in giro. All'inizio il gruppetto è entusiasta di quell'occasione e pensa solo a sballarsi ma quando Sue Ellen detta Ma diventa insistente ed assillante i ragazzi iniziano a tirarsi indietro. Quello che non sanno è che Ma ha

martedì 23 agosto 2022

STUPID WHITE MEN - recensione libro di Michael Moore

Pubblicato nel 2001, Stupid White Men è uno degli otto libri scritti da Moore forse più famoso però come regista (Roger & me, Bowling a Columbine, Sicko...).

Una volta letta l'ultima pagina mi sono chiesta come sia riuscito a farsi pubblicare questo libro (ed infatti nella premessa spiega le numerose difficoltà) e soprattutto come sia possibile che nessuno dei miei conoscenti ne abbia mai sentito parlare.

Trovato casualmente in una cabina bookcrossing fatiscente, Stupid White men è l'ennesimo testo che mi ha fatto domandare: ma se le cose stanno davvero così perché nessuno fa niente? Perché nessuno quantomeno ne parla?

La recente epoca segnata dal covid dovrebbe averci fatto aprire gli occhi su come lavorano oggi i media eppure da quanto traspare dal libro di Moore la manipolazione della popolazione (mondiale, a quanto pare) è iniziata molto prima. 

- Elenco recensioni libri -

Stupid white men è incentrato sulle (presunte) elezioni truccate in cui Bush jr trionfò su Al Gore. I dati snocciolati dal regista americano sono impressionanti ed inquietanti e viene da pensare che

lunedì 15 agosto 2022

Isola Brac: sei anni dopo

Correva l'anno 2016 quando sbarcai per la prima volta sull'isola croata Brac. Leggete qui come andò: Brac: consigli per una vacanza con il cane.

In teoria non ci sarei più dovuta tornare perché:

  • non è tra le mie isole croate preferite 
  • avevo progettato un altro giro
  • volevo tornarci solo dopo aver visto tutte le altre isole croate che mi mancano (Vis, Lastovo e poco altro)
 per una serie di congiunzioni astrali però invece ci sono tornata prima del previsto e non con un cane ma bensì con due!

Visto che mi sono ritrovata a prenotare le case più tardi degli altri anni, l'unica soluzione che ho trovato è stata un campeggio ma, non essendoci mai stata prima con Cam, mi sono chiesta più volte se fosse la soluzione giusta per noi e... ora vi racconto com'è andata.

Smanettando su internet ho trovato il Camping Kito a Bol. Come potete vedere dal loro sito è tutto abbastanza semplice e spartano. A me non sembrava neanche la pagina di un campeggio aperto ed invece esiste. Ma entriamo nel dettaglio facendo un po' di pro e contro. Partiamo da questi ultimi:

  • pagamento in contanti (euro o kune non gli interessa ma gli interessano solo i cash! peccato che la caparra l'abbiamo mandata con un bonifico. Insomma sono furbi sotto questo punto di vista e non ci hanno neanche rilasciato una ricevuta..)
  • il nostro bungalow (uno dei due dell'intero campeggio) era di fianco al locale frigo-cucina, al ristorante e alle docce quindi c'era un costante via vai di persone (se viaggiate con cani suscettibili non fa per boi)
  • il giardino del bungalow non ha il cancelletto - noi abbiamo ovviato creando un blocco con uno stendino
  • formiche ovunque
  • terreno pieno di spine e forasacchi
  • pochissima ombra
A leggere così sembra stato un incubo ed invece eccovi i pro:
  • la sera la zona era molto ventilata e non abbiamo avuto bisogno di usare l'aria condizionata
  • il campeggio può ospitare max 100 persone così non sarà mai sovraffollato
  • è un complesso molto silenzioso
  • a 70 metri c'è un supermercato Studenac 
  • distante solo 12' a piedi dal centro di Bol (andata in discesa e ritorno in salita, tenetelo a mente)
  • a soli 3 km da una bella zona in pineta dove poter far il bagno con i cani e/o nudi
Riconfermo le impressioni di sei anni fa: Bol è la Rimini di Brac, assolutamente turistica e vitale consigliata a quelle persone che vogliono arrivare e non usare più la macchina. Calcolate che se viaggiate con un cane Bol è davvero strapiena di persone (e quindi di cani): valutate se il vostro animale sopporta tutto quell'affollamento o se non è meglio optare per una cittadina più tranquilla e visitare Bol in giornata.
E si perché Bol è nella parte sud di Brac e per visitare le altre località dell'isola dovrete fare sempre e solo la stessa strada, un'unica via che arriva al centro dell'isola i cui 6km finali sono di tornanti (e di sera non illuminati). Va detto però anche che le distanze non sono enormi e che da nord e sud ci passano al massimo 40 km. 

Per gli amanti dei libri: al porto di Bol (tenendo il mare sulla destra proseguire dritto fino alla fine quando la strada fa una piega a destra) c'è una casetta bookcrossing! La inquadro anche nel mio video dedicato a questa località:



Rispetto al 2016 ho trovato Brac molto più cara (ma forse perché ho alloggiato a Bol e non a Supetar) ed il culmine l'ho raggiunto con una cassa di acqua frizzante pagata 7€! Questo è l'ultimo anno in cui si potranno usare le kune e mi sa che dopo Croazia e croati subiranno un pesante shock (dubito che i turisti compreranno ancora le cose a questi prezzi perché oggi la gente compra e fa i conti a casa spesso non rendendosi conto di quanto abbia realmente pagato). 
Tra le novità sicuramente il trittico di supermercati di Supetar (porto dove arrivano i traghetti): Lidl, Konzum e Tommy uno di fianco all'altro. E molte strade rimesse a nuovo con l'asfalto integro.
Se volete guadagnare qualche kuna gratis c'è la possibilità di avere soldi in cambio di bottiglie di plastica integre e vuote (fuori dai supermercati di Supetar potreste vedere file di persone con enormi sacchi di bottiglie di plastica).

L'esperienza Brac con due cani è stata positiva: ci hanno fatto sempre accomodare nei ristoranti tranne una volta che avevamo trovato posto all'interno ma ci hanno mandato fuori non appena viste le due "belve" ferocemente addormentate sotto al tavolo. Inspiegabile ma... tant'è!

Anche con le spiagge non abbiamo avuto problemi perché, dopo sette vacanze in Croazia sappiamo come muoverci: basta scegliere un posto isolato dalla gente e il gioco è fatto. Questo a volte comporterà qualche km più a piedi ma il mare sarà altrettanto bello. Ho conosciuto dei ragazzi italiani che volevano stare invece più "comodi" e hanno litigato tre volte in due giorni. Fate voi.

#bol #bolbrac #brac #brazza #isolabrac #isoladibrac #isolacroata #doveandareincroazia #cosavedereabrac #invacanzaconilcane #abraccolcane 

CAMBIO VITA - recensione libro di Lorraine Fouchet

Titolo originale: L'Agence (2003)

Juliette ha trent'anni e vive a Parigi con il figlio diabetico e la sorella adolescente. I suoi genitori sono morti dieci anni prima in un incidente aereo e lei si barcamena con lo stipendio da giornalista di una piccola editoria fino a quando un'amica di infanzia non le propone di visitare il Gers dove ha appena preso casa. Juliette parte senza immaginare il richiamo che avrà la sua terra d'origine sulla sua famiglia e quando verrà licenziata non avrà più dubbi: ricomincerà la sua vita lì! La parigina però non sarà subito ben accolta dai locali soprattutto dopo che insieme alla sua amica aprirà un'agenzia attira stranieri vogliosi di rifarsi una vita. Juliette e Sarah inaugurano la loro Cambio Tutto con le migliori intenzioni ma ostacoli e contrattempi sono all'ordine del giorno. Tra gaffe culinarie, rapimenti di cani e perfino un duplice omicidio, la tranquillità del Gers sembra rovinata ma

mercoledì 10 agosto 2022

IL POVERO PIERO - di Achille Campanile

Un libro del 1959 divertente e godibile che, una volta letto, vi piacerebbe veder prender vita in altre forme (cinema o teatro).

La trama è semplice: il povero Piero è malato e ha un solo desiderio: che l'annuncio della sua morte venga fatto dopo il funerale. Purtroppo però una serie di inconvenienti faranno diventare la sua morte una specie di commedia degli equivoci con colpo di scena finale!*

La bellezza di questo libro secondo me sta nella capacità di Campanile di rendere molto realistici e divertenti i dialoghi tra i protagonisti tanto da invogliarvi a leggere il testo ad amici e parenti a voce alta. 

Ma Il povero Piero non è solo commedia e fraintendimenti è anche una delicata e profonda riflessione sulla vita (e soprattutto sulla morte).

Un libro diverso da quelli contemporanei, una storia che secondo me potrebbe lasciare qualcosa ad ogni lettore che lo prenderà in mano. Una fortuna capitatami grazie ad una cabina bookcrossing trovata in un posto inaspettato. 

La bellezza della vita è anche quella di

lunedì 1 agosto 2022

Operazione al setto nasale

Ciao a tutti,

ad un mese e mezzo dalla mia (seconda) operazione al naso posso vantare abbastanza esperienza per raccontarvi cosa aspettarvi da un'operazione al setto nasale deviato con turbinati ingrossati

La prima volta che mi hanno operata al naso è stato nel 2019 e non avevo idea di cosa mi aspettasse. L'esperienza generale è stata negativa soprattutto perché, tre anni dopo, mi hanno dovuta rioperare. Ma partiamo dall'oggi e quindi dalle cose positive perché secondo me se faticate a respirare a causa di una deviazione del setto nasale non dovreste farvi bloccare da ansie e paure e dovreste cercare un buon ospedale che si occupi di questo genere di operazioni.

Cose da sapere:

  • l'intervento non modifica l'aspetto esteriore del naso
  • La degenza è generalmente di due notti e tre giorni
  • L'operazione si svolge in anestesia totale (e dura poche ore)
  • ho potuto alzarmi da sola per andare in bagno la sera stessa dell'operazione
  • al risveglio si può respirare solo con la bocca (perché si ha un tampone per narice)
  • la cosa peggiore è bere (almeno per me è stato un incubo) perché ogni volta che cercavo di mandare giù l'acqua mi sembrava tornasse su verso il naso (paradossalmente non capita con le cose di consistenza più solida)
  • i primi giorni si mangiano solo