sabato 31 ottobre 2020

Cosa si può fare nel tempo libero con il cane? I giochi olfattivi!

Nel post di ieri 

vi invitavo a guardare più attentamente la vita che vi circonda, partendo magari dagli animali che avete in casa. Uno degli animali più presenti nelle famiglie italiane è sicuramente il cane ed è di lui che oggi vi svelerò una chicca: quel simpatico quadrupede di pochi chili che in passeggiata si trasforma in un trattore trascinandovi a destra e manca ha una scusante ovvero sente piccolissime tracce olfattive che voi non potrete mai comprendere avendo un olfatto un milione di volte meno sviluppato del suo!

Giusto per darvene un'idea visiva: 

dimensioni delle mucose olfattive degli uomini e dei cani, immagine tratta dal sito:
https://www.canianticimici.com/cac_perche_olfatto.html

Entrando nel particolare si scopre quindi che gli umani hanno solo 5 milioni di cellule olfattive mentre i cani ne hanno circa 200 milioni (alcune razze anche di più!). 

immagine dal sito: https://www.bedandpet.it/discriminazione-olfattiva/

Quindi quando uscite con il vostro cane per fare una passeggiata… lasciatelo annusare! Vedo continuamente proprietari che tirano i propri cani dopo pochi secondi di annusata o che addirittura non gli fanno neanche annusare certi punti. Pensate a questa cosa: è come se voi steste leggendo un libro o un giornale e sul più bello? vi trascinassero via lasciando in sospeso ciò che stavate facendo.

I più maltrattati in questo caso sono i

venerdì 30 ottobre 2020

Cosa fare con i bambini a casa da scuola (o quando ci si sente ansiosi)?

"Nelle città c'è poco da osservare, e le persone di solito sono troppo distratte per vedere quello che c'è. La vita è composta da persone ed animali che non vorremmo vedere. Vivere nelle città, così, è un continuo esercizio di non vedere. Evitiamo di vedere lo sporco, la pattumiera, i rifiuti, gli escrementi dei cani, i graffiti, gli edifici logori e fatiscenti, le facce arrabbiate della folla, le facce tristi delle persone sporche che elemosinano per strada, le abbaglianti vetrine di prodotti che non vogliamo. Noi quindi non solo evitiamo lo sguardo sulla città, ma tentiamo anche di ignorare gli odori, i rumori del traffico e delle persone che parlano, tutti i movimenti". 

Vi ci ritrovate?

Questo paragrafo l'ho scoperto nel sesto capitolo del libro "between pets and people" intitolato "osservando la vita". 

L'autore era partito dall'analisi di alcuni esperimenti che avevano dimostrato come la visione di paesaggi naturali o di animali potesse indurre nelle persone un evidente stato di rilassamento e non solo, perfino meno percezione del dolore ed anche aiuto effettivo nei soggetti con disagi mentali. Eppure, diceva, l'uomo ha perso l'abitudine di guardare attentamente ciò che lo circonda. Come mai?

Troppi stimoli non richiesti creano stati ansiosi che ci hanno portato a cercare soluzioni per provare ad isolarci, come ad esempio l'uso massiccio di cuffie e auricolari.

Ma il pensiero più interessante di Beck & Katcher è questo secondo me: "L'abilità di vedere il mondo intorno a noi non è persa nelle città, perché in realtà non viene mai realmente insegnata". 

E questo cosa significa?

Gli autori di "Between pets and people" puntano il dito sulla scuola che

Indovinello: quasi impossibile?



Questo ed altri indovinelli li trovate nel libro "Come diventare un genio matematico" o cliccando su questo link!

mercoledì 28 ottobre 2020

Indovinello: le strette di mano

Oggi indovinello a tema "sovversivo"

Parliamo infatti di un indovinello con protagoniste le ormai temute ed evitate come (fossero) la peste strette di mano! Evidentemente è un indovinello pre-covid19...

Questo ed altre cose interessantissime le trovate nel libro: Come diventare un genio matematico, che consiglio a tutti, grandi e piccini perché il divertimento è davvero assicurato!

Siete affamati di altri indovinelli?

Correte a leggerli tutti a questo link: 




martedì 27 ottobre 2020

Indovinelli: tutti i link per divertirsi con la matematica!

immagine dal sito
https://www.vectorstock.com/
royalty-free-vector/train-
your-brain-poster-with-lettering-
vector-9187125














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Indovinello: fuga di prigione

 Vediamo chi indovina:


qui il link con tutti gli altri indovinelli presi dal libro "Come diventare un genio matematico". 


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sabato 24 ottobre 2020

IMMUNITA' DI LEGGE - Il Pedante, Pier Paolo Dal Monte

© 2018
immagine dal sito
https://www.ibs.it/immunita
-di-legge-vaccini-obbligatori
-libro-il-pedante-pier-paolo
-dal-monte/e/9788868307516

libri recensiti

Un libro difficile da leggere, pieno di termini poco comuni ma... veramente interessante. 
Soprattutto un libro che, già due anni fa, aveva riflettuto "sull'estensione e l'inasprimento dell'obbligo vaccinale in Italia" ed aveva messo per iscritto quello a cui saremmo andati incontro in seguito agli obblighi vaccinali.

La migliore recensione la fa l'autore stesso a questo link: Il Pedante - immunità di Legge (1° edizione)


Questo libro de Il Pedante lo potete trovare a questi indirizzi:
Al suo interno sono contenute idee e concetti che sono arrivati alla massa solo in seguito al lockdown e alle misure prese in questi mesi caratterizzati dal mono argomento ovvero il covid-19.

Il libro è davvero interessante e contiene tantissime indicazioni bibliografiche per chi avesse voglia di andare a (fare lo sforzo di) verificare le fonti.  

Questo libro de Il Pedante e Pier Paolo Dal Monte è composto dai seguenti capitoli:

Prima parte:
  • Dei totem e dei tabù - de Il Pedante
  • "I medici"
  • L'effetto Galileo
  • "I vaccini"
  • "La scienza"

giovedì 22 ottobre 2020

Mljet: sentiero a Tatinica

Video girato nell'Agosto 2019.
Questo sentiero si trova sull'isola di Mljet, facente parte della Dalmazia meridionale.
Qualche info utile:
personalmente penso che Mljet sia l'isola croata più bella che ho visitato fino ad ora (e ho visto anche: Hvar, Brac, Pag, Cres, KorculaRab... )



ma perché Mljet mi è piaciuta tanto?
  • è verde - c'è una quantità enorme di vegetazione (che però non garantisce sempre una grande quantità di ombra)
  • è

lunedì 19 ottobre 2020

7 anni di vita con Cam



Era il 19 ottobre 2013: io e la Titti abbiamo guidato fino all'uscita della tangenziale di Melegnano per aspettare la staffetta che ci avrebbe portato su il cagnolino che avevamo visto in foto solo una settimana prima.

Nessuno dei nostri parenti e amici sapeva quello che stavamo per fare.

Siamo arrivate molto in anticipo all'appuntamento, lungo una superstrada grigia ed industriale, in un'area frequentata da prostitute. Eravamo la sola macchina in attesa.

Avevamo pianificato tutto: avevamo una scatola di cartone, un maglietta ed una macchina fotografica. Una volta arrivata la staffetta io sarei andata loro incontro mentre la Titti avrebbe ripreso l'arrivo del nostro cucciolo. Come spesso capita anche i migliori piani spesso vanno a rotoli e di quel momento non abbiamo nessuna testimonianza video perché, una volta aperto il portellone dell'auto... la Titti ha iniziato a piangere così forte che non riusciva ne a filmare ne a far foto. Era tutta presa da quegli scriccioli pelosi davanti a lei. Quello che accadde fu più o meno così:

arriva una macchinina bianca, ci presentiamo e la signora gentile apre il bagagliaio. Davanti a noi circa sei, sette cani di colori e dimensioni diverse. Riconosco subito quello che ho scelto io nella foto, è l'unico

domenica 18 ottobre 2020

Nuova intervista a Stefano Montanari, quello che non gli hanno fatto dire in tv

Qualche settimana fa Montanari è stato invitato in un programma tv ma, a differenza degli altri ospiti, presenti in studio, la troupe televisiva pare abbia richiesto di incontrarlo e di fargli un'intervista da trasmettere poi in differita nella trasmissione. Secondo Montanari i giornalisti sono stati oltre due ore a casa sua, intervistando sia lui che sua moglie (Antonietta Gatti). Cosa è successo ve lo spiega lui in questo post: quattro pensionati mezzo avvelenati

Morale: su rete4 Montanari è apparso per circa un minuto e mezzo e le sue frasi sono state tagliuzzate e riportate fuori contesto. Così ByoBlu24 gli ha offerto la possibilità di ripetere le cose dette ma non apparse poi in tv.

L'intervista la trovate nei link qui sotto

- Stefano Montanari: tutto quello che non mi hanno fatto dire in tv 

- Tamponi, lockdown, mascherine: tutto quello che non mi hanno fatto dire in tv - byoblu intervista Stefano Montanari

Qui minuti precisi dei punti per me più interessanti:

  • 11:25 - sulle mascherine chirurgiche
  • 15:30 - sul lockdown
  • 16:15 - sull'aria di casa
  • 19:20 - covid19 mai isolato
  • 22:30 - gli effetti collaterali dei vaccini
  • 25:15 - il tasso di falsi positivi dei tamponi (95%)
  • 26:50 - sui rischi dei tamponi
  • 29:20 - perché non si è mai data la giusta importanza al fatto che i protocolli attuati fossero sbagliati
  • 30:10 - sulle autopsie
  • 36:40 - sul tasso di mortalità del covid-19
  • 42:20 - fino a che punto saremo disponibili ad accettare e seguire ogni provvedimento preso


martedì 13 ottobre 2020

gioca! di Stuart Brown con C. Vaughan

sottotitolo: come il gioco può formare la mente, aprire l'immaginazione e costruire la felicità.
 
Titolo originale del libro: Play. How It Shapes the Brain, Opens the Imagination, and Invigorates the Soul

©️ 2009
190 pagine


https://www.libreriadellosport.it/libri/gioca_come_il_gioco_puo_formare_la_mente.php

Citando dalla sovraccoperta: "il gioco è un impulso biologico necessario, che incide sulla nostra salure quanto il sonno o la nutrizione; è lo strumento attraverso il quale la natura ci fa fiorire".

Lo psichiatra Brown non solo ha scritto questo libro (dopo 35 anni di lavoro ed osservazione) ma ha anche fondato il NIF ovvero il National Institute of Play in California!

Nell'home page del sito viene riportato un aforisma di Platone: si può scoprire di più in un'ora di gioco con una persona che in un anno di conversazione.

Il libro gioca! di Stuart Brown è un saggio quindi non aspettatevi un libro di giochi e/o esercizi perché non ce ne sono! non è difficile da leggere (anche se lo consiglio solamente a degli adulti) ed al suo interno ci sono tante riflessioni nate dopo l'osservazione di migliaia di situazioni, umane ed animali. Lo sapevate che molti serial killer avevano una cosa in comune? la

lunedì 12 ottobre 2020

Come scegliere il giusto compagno di giochi per il tuo cane

Articolo pubblicato sul sito: thebark.com a questo indirizzo: Choosing the right playmate for your dog, autrice Karen B. London.



Per quanto vorremmo che fosse così, non possiamo mettere insieme due cani a caso e aspettarci che stringano amicizia e condividano infinite e deliziose sessioni di gioco. Per scegliere il giusto compagno di gioco per il vostro cane dovreste tenere in considerazioni le compatibilità mentali.

Non importa quanto possiamo pensare che una coppia di cani sarebbe felice insieme, alla fine, i cani decideranno se stanno per diventare migliori amici o semplici conoscenti. Possiamo massimizzare la probabilità che una bella amicizia sbocci tenendo a mente le seguenti considerazioni.

7 suggerimenti da tenere a mente:

1. Hanno stili di gioco compatibili?

Certo, la maggior parte dei cani ama giocare, ma possono non giocare allo stesso modo. Ci sono cani che amano giocare all'inseguimento, rincorrendosi all'infinito; altri amano giocare alla lotta. Alcuni cani sono molto più calmi nel loro gioco, preferendo battere delicatamente una zampa o rimbalzare intorno l'uno vicino all'altro, mentre altri amano sbattere l'uno contro l'altro, sia durante la corsa che durante la lotta. Non c'è un tipo di gioco migliore dell'altro ma... dovrebbero essere stili di gioco compatibiliEssi non hanno necessariamente bisogno di avere lo stesso stile di gioco preferito fintanto che ce n'è uno che piace ad entrambi. Quello che non vuoi è un cane che

venerdì 9 ottobre 2020

Cosa succede nella quarta stagione de "La casa de papel"?

Dove eravamo rimasti?
Qui le recensioni della 

Riassumiamo al volo:
- Nairobi ferita alla finestra mentre guardava suo figlio in piazza
- ispectora uccisa (Rachel/Lisboa)
- il professore che sente per telefono l'uccisione di Lisboa
- (dolcetto o) scherzetto! Lisboa è viva e gli spari sono stati solo un tentativo per far credere al professore - e a tutti noi - che la sua amata era morta

Quindi la quarta stagione de La casa de papel riprende dalle stesse cose:
- all'interno della banca cercano di operare Nairobi seguendo le istruzioni di un chirurgo in teleconferenza
- Rachel viene portata nella tenda davanti al Banco di Spagna per farla confessare (se ne occupa la stronzissima Alicia non che è la pazzoide Zulema di Vis a Vis)
- il professore perde un po' la bussola. Il piano sta cadendo a pezzi e ha pure perso la sua amata ma... meno male che c'è Marsiglia che lo fa riprendere a forza di pugni. Scendono in strada vestiti da "Dalì" e scoprono che forse Lisboa non è morta... quindi si introducono in casa di un poliziotto, gli danno un milione di euro e gli dicono di far vedere l'orologio di Sergio a Rachel (che era già sul punto di tradirli dopo sole tre puntate)
- all'interno del banco la banda sbanda (potrebbe diventare un nuovo scioglilingua!). Rio è esaurito a causa delle torture a cui è stato sottoposto e lascia Tokio; Denver mena Arturo e la sua bella finalmente capisce che i due non c'entrano un cavolo; Palermo subisce l'ammutinamento della truppa e fa per andarsene ma... viene arrestato da suoi così suggerisce ad una guardia come liberarsi delle manette
- si vede molto spesso Berlino, il fratello di Sergio, con dei divertenti flashback
- c'è una versione pazzesca di Ti Amo cantata dai frati



Non so se sia a causa del binge watching che

giovedì 8 ottobre 2020

Trama ░J░a░n░e░ ░E░y░r░e░ di Charlotte Bronte



Il libro di Charlotte Bronte "░J░a░n░e░ ░E░y░r░e░" racconta della turbolenta vita della piccola Jane che alla morte dei genitori viene accolta dalla zia senza però riuscire mai ad entrare realmente nella nuova famiglia. A soli dieci anni, continuamente vessata dai soprusi dei cugini e dall'indifferenza della zia, chiede di essere mandata in collegio dove passa otto anni sopravvivendo alle terribili condizioni della scuola tra cui anche un'epidemia di tifo. Jane Eyre passa così da alunna e maestra ma Lowood ormai le sta stretta e decide di mettere un'annuncio per trovare lavoro come istitutrice. Viene assunta presso la tenuta del sig. Rochester per fare fa da maestra alla piccola Adele in una grande villa dispersa tra i prati però Jane si chiede come sia la vita libera, la vita nelle città di cui lei ha visto così poco. L'arrivo del sig. Rochester però le fa passare la malinconia perché insieme a lui arriva nella casa una ventata di vita.
Spesso i due passano intere ore insieme a parlare in modo schietto e nasce un sentimento che non sanno definire ne tanto meno riconoscere, sopratutto dopo che Jane gli salva per la seconda volta la vita salvandolo dal fuoco... ma chi è stato ad appiccare l'incendio? Questo ed altri strani misteri (ed entità) sembrano aleggiare sulla tenuta di Thornfield e l'infatuazione di Jane per il suo padrone non fa in tempo a divampare che

lunedì 5 ottobre 2020

Trama 1° stagione: Le regole del delitto perfetto

ovvero How to get away with a murder.

La prima stagione della serie tv "Le regole del delitto perfetto", che potete trovare su Netflix, è composta da 15 puntate di circa 45'' l'una.

Perché guardarla:

  • la protagonista è Viola Davis
  • ritmo elettrizzante
  • colpi di scena
  • trovate sorprendenti

L'avvocatessa Annalise Keating è un vero squalo del foro e le sue lezioni non annoiano mai: in aula gli studenti vengono coinvolti, stimolati ed interrogativi al fine di esporre tesi con tutto il gruppo con lo scopo di aggiudicarsi l'ambita statuetta della dea bendata come studente migliore della lezione.

Nel gruppo di universitari Annalise individua cinque studenti che lavoreranno con/per lei: il cucciolo Wes, il cinico Connor, il figlio di papà Asher, la dolce Laurel e l'impegnata Michaela. Insieme a Bonnie e Frank, già collaboratori di Annalise, i cinque ragazzi entreranno nel vivo della facoltà di Legge assistendo la loro insegnante dentro e fuori i tribunali, passando con lei giorni e notti alla ricerca di soluzioni per risolvere i casi più spinosi e vincere così le cause più insperate scoprendo ben presto che il concetto di giustizia, in tribunale, spesso pende dalla parte di chi la racconta meglio.



La situazione degenera quando Annalise scopre che

𝐏𝐢𝐬𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐒𝐨𝐥𝐚𝐫𝐢: 𝟏𝟗 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢 𝐫𝐢𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐥 𝐁𝐨𝐨𝐤𝐜𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐧𝐠!

 Cosa state aspettando?



Andateli a cercare!!!





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venerdì 2 ottobre 2020

Trama Brian the Brain - Miguel Angel Martin

© 2015
immagine dal sito www.fumetto-online.it

Brian è un bambino che è nato col cervello scoperto, senza scatola cranica che lo contenga e protegga; eppure è sopravvissuto ed ha anche dei poteri speciali. Vive con la madre che per mantenerlo si sottopone una volta a settimana a degli esperimenti bio-medici ed è continuamente preso in giro dai compagni di scuola. I suoi migliori amici sono bambini più deboli, spesso malati come e più di lui. Nonostante un padre ucciso in diretta tv, una madre gelida e pochi ed effimeri amici Brian è una persona gentile, generosa e speranzosa.

Questo fumetto è crudo nella sua semplicità ed essenzialità. I disegni sono accennati, quasi infantili, in bianco e nero ma i dialoghi spiazzano e spesso lasciano una sensazione tristemente amara.
immagine dal sito
https://edizioninpe.it/product/brian-the-brain-lintegrale-2/

Un fumetto particolare che di sicuro non vi annoierà.

Qui tutti gli altri fumetti letti e recensiti in ordine alfabetico.



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giovedì 1 ottobre 2020

Esperta di nanopatologie e di biodiagnosta risponde ad alcune domande sul Covid-19

L'intervista, davvero molto interessante, la trovate integralmente a questo indirizzo:
 

Mistero Covid: la parola alla scienza onesta

Intervista ad Antonietta Gatti, fisico, esperta di nanopatologie, biodiagnosta e “International Fellow SBE” (Societies of Biomaterials and Engineering).



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La lettera di una maestra che si è rifiutata di prendere parte a questa nuova scuola

ripresa dalla pagina Facebook del dott. Stefano Montanari: “Oggi abbiamo passato 2 ore in collegio plenario a cercare di capire come ci si doveva comportare nel caso un bambino palesasse un mal di testa.
Oggi abbiamo scoperto cosa deve fare un referente Covid e che il bimbo che presenta stati lievemente febbrili sarà accompagnato da qualcuno, nella stanza Covid (che basterebbe chiamare infermeria ma se no non fa abbastanza paura) in attesa che venga la mamma a prenderlo e di corsa perché se non trovano nessuno dei familiari al telefono, qualcuno potrebbe chiamare direttamente il 118.
Abbiamo capito poi che dopo scattano tanti di quei controlli a tappeto che se ci va bene, forse, chiudono solo la classe del bimbo trovato positivo al Virus dei virus, altrimenti chiudono tutta la scuola, nel caso ce ne siano diversi.
Sappiamo che i bambini entreranno ed usciranno da scuola, in tempi diversi, da tre entrate anche lontane fra loro, in modo che chi ha più figli corra da una parte all’altra a portarli e a riprenderli… Precisi percorsi segnati li vedranno tutti rigorosamente mascherati entrare in fila, distanziati e se i bimbi ritardano, possono entrare a scuola solo un’ora dopo. Come alle superiori.
Anche i genitori saranno mascherati all’uscita da scuola: così le maestre dei bambini delle classi prime non riconosceranno mai i parenti dei loro alunni e contravverranno, in modo involontario, a tutte le norme per la sicurezza legate alla riconsegna dei bambini alle famiglie.
A mensa si faranno 3 turni: il primo 50 minuti dopo la fine della ricreazione, nonché della merenda del mattino e l’ultimo alle 14…comodissimo!
Cosa faranno in classe? Niente!
Non possono toccarsi, scambiarsi il pennarello, accumulare i libri uno sopra l’altro, alzarsi per giocare con i loro amichetti… fare gruppi di lavoro, aiutarsi a vicenda, abbracciare la maestra.
Niente giochi di classe, niente giochi da casa, niente quaderni in buchina, o fogli sotto il banco…tutto al millimetro è pianificato per tenerli fermi al banco buoni buoni, perché appena si alzano e si avvicinano a qualcuno… scatta l’urlo della maestra, alla quale, con uno specifico corso di aggiornamento è stato inculcato (senza se e senza ma) che deve fare rispettare tutte le regole, pena la responsabilità di un contagio.
In giardino niente contatto e una classe alla volta, in palestra niente giochi di contatto. Alcune insegnanti dimenticatesi della didattica (che non interessa più a nessuno), si sono chieste: “Ma se

Maria Luisa, 86 anni, rinchiusa in casa di riposo senza poter vedere i parenti

Questa lettera è stata pubblicata su un quotidiano e mi ha fatto male leggerla.


Davvero siamo arrivati ad un punto dell'esistenza in cui ci si dimentica dei propri parenti anziani in strutture di ricovero e li si lascia lì come se non esistessero più, privati di passatempi, svaghi e soprattutto di contatti umani fondamentali come quelli di amici e parenti? isolati in strutture in cui tutti i giorni sono uguali e non gli è nemmeno concesso di andare in giardino.

Smettere di farli vivere per paura di farli morire.

Ma esistono davvero parenti così che li lasciano in quelle condizioni?  

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