Tutto sta a trovare la strada giusta alla partenza. Quando il navigatore ti porterà a questo bivio nella foto sotto...
andate dritti! non girate verso la cascina!
Seguendo la strada sterrata davanti a voi, dopo circa duecento metri arriverete ad un piccolo parcheggio (una decina di posti) con i pannelli descrittivi ed informativi relativi al sentiero
Ottimo sentiero da fare con i cani perché:
tanta ombra
completamente pianeggiante
terreno sterrato (no sassi, no buche)
costeggiato da un rigagnolo d'acqua
verso metà sentiero il panorama si apre (non più bosco ma pratone dove fare una sosta) - c'è anche un tavolo da picnic
Pola è una città istriana secondo me bellissima la cui storia è pregna di fatti e accadimenti che partono dai romani e arrivano ai giorni nostri. Una delle cose che le persone più giovani forse non sanno è che Pola e l'Istria erano italiani e che la loro separazione dalla nostra nazione fu un processo doloroso e delicato che potete però riscoprire cercando on-line i numerosi documentari dedicati a questo fatto storico spesso dimenticato e offuscato.
Tra le cose che caratterizzano Pola e i suoi dintorni c'è la sua numerosa fortificazione militare, anzi esiste un vero e proprio "circuito" che vi permette di visitare numerosi ex fortini ora abbandonati e mezzi pericolanti in modo autonomo e gratuito.
Se amate le cose diverse, gli ambienti verdi e la storia secondo me vale la pena farci un salto.
Oggi vi porto al Fort Valmaggiore che è poco distante dal Fort Grosso di cui vi avevo parlato qui:
Tante volte, quando noto che il mio blog non viene letto neanche dai miei parenti, mi chiedo perché ancora scrivo.
Ma oltre al fatto che mi piace scrivere, mi piace proprio la sensazione di premere i tasti e quella di vedere comparire le lettere su uno schermo bianco, dando vita ad un pensiero, pensando di intrattenere qualcuno, c'è anche una motivazione se vogliamo più malinconica ovvero quella di aiutarmi il più possibile a non dimenticare e di essere grata alla vita.
Quante volte ci commuoviamo guardando nei film quelle situazioni romantiche che non si avverano mai nella vita eppure io so di averne vissuta almeno una altrettanto emozionante e voglio raccontarla a chi ci troverà, a me ed il mio post.
Quest'estate ero fuori a cena con la Titti in Croazia. Era una delle ultime sere di vacanza. I cani erano a casa e io ero abbastanza tesa perché pensavo ai mille modi di morire che potevano escogitare in nostra assenza quando tra un boccone e l'altro ho sentito questa canzone in sottofondo
e mi sono ritrovata a cantarla in italiano (insieme ai camerieri che la cantavano in croato). E' stato un momento emozionante perché mi sono sentita orgogliosa di essere italiana ma anche perché mentre cantavo ci siamo guardati negli occhi e ho provato davvero una sensazione di vicinanza, di condivisione che qui non mi era mai capitata.
In quei quattro minuti sono stata felice, spensierata e soprattutto non mi sono sentita una straniera.
Mi accorgo che è difficile rendere quella situazione a parole ma trovo sempre magico che mi basti risentire queste note per riuscire a rivivere nella mente e nel cuore quel momento.
E a voi è mai capitata una cosa così? Se si con quale canzone?
ad un mese e mezzo dalla mia (seconda) operazione al naso posso vantare abbastanza esperienza per raccontarvi cosa aspettarvi da un'operazione al setto nasale deviato con turbinati ingrossati.
La prima volta che mi hanno operata al naso è stato nel 2019 e non avevo idea di cosa mi aspettasse. L'esperienza generale è stata negativa soprattutto perché, tre anni dopo, mi hanno dovuta rioperare. Ma partiamo dall'oggi e quindi dalle cose positive perché secondo me se faticate a respirare a causa di una deviazione del setto nasale non dovreste farvi bloccare da ansie e paure e dovreste cercare un buon ospedale che si occupi di questo genere di operazioni.
Cose da sapere:
l'intervento non modifica l'aspetto esteriore del naso
La degenza è generalmente di due notti e tre giorni
L'operazione si svolge in anestesia totale (e dura poche ore)
ho potuto alzarmi da sola per andare in bagno la sera stessa dell'operazione
al risveglio si può respirare solo con la bocca (perché si ha un tampone per narice)
la cosa peggiore è bere (almeno per me è stato un incubo) perché ogni volta che cercavo di mandare giù l'acqua mi sembrava tornasse su verso il naso (paradossalmente non capita con le cose di consistenza più solida)
Una storia incredibile arriva direttamente dalle cronache regionali e che ha per protagonisti un professore di educazione tecnica prossimo alla pensione ed una ragazzina tredicenne sua alunna.
Il fatto - durante una lezione di educazione tecnica, in una scuola media di un comune lombardo, una ragazzina è stata chiamata alla lavagna e bullizzata davanti all'intera classe. L'autore del gesto è tra i più inaspettati: il professore stesso.
La ragazzina tredicenne, che in rispetto della privacy chiameremo con il nome di fantasia Carlotta, una volta arrivata a casa ha riferito l'accaduto alla madre che ha chiesto immediati provvedimenti nei confronti dell'uomo che è stato prontamente sospeso dalla direzione scolastica fino alla fine dell'anno in corso. Ma di cosa si è macchiato nello specifico il professore?
Dalle ricostruzioni dei compagni si evince che Carlotta, una volta chiamata alla lavagna per rispondere ad alcuni quesiti, sia stata
La recente comparsa della variante Omicron è un chiaro promemoria di ciò che accade quando non riusciamo a mettere i diritti umani in primo piano in tutti gli sforzi per affrontare la pandemia. Amnesty International continua a ribadire la necessità che gli stati adempiano ai loro obblighi in materia di diritti umani al fine di promuovere una distribuzione equa e globale dei vaccini per contrastare l’emergere di varianti pericolose che continuano a mettere a rischio la vita di molti.
Nel settembre 2021 Amnesty International ha lanciato la campagna “100 Day Countdown: 2 miliardi di vaccini ora!” per chiedere agli stati e alle aziende farmaceutiche di garantire un accesso equo ai vaccini Covid-19 in modo che almeno il 40% delle persone nei paesi a basso e medio reddito potesse essere vaccinato entro la fine del 2021. Questo obiettivo non è stato raggiunto.
Fin dall’inizio della risposta alla pandemia, le sezioni nazionali di Amnesty International, insieme al Segretariato internazionale dell’organizzazione, hanno monitorato lo sviluppo e l’attuazione delle misure di salute pubblica adottate dai singoli stati.
Con riferimento al contesto italiano, Amnesty International Italia continua a sollecitare il governo ad ancorare i propri interventi ai principi di legalità, legittimità, necessità, proporzionalità e non discriminazione. Qualsiasi politica di salute pubblica, inoltre, deve essere basata sull’evidenza scientifica più aggiornata e verificabile, motivata da comprovate ragioni oggettive e accompagnata da metodi di comunicazione chiari e trasparenti.
Necessità, proporzionalità e temporalità
Lo stato di emergenza nazionale in vigore in Italia da quasi due anni e che è stato recentemente prorogato fino al 31 marzo 2022 dal decreto-legge 221/2021, non è previsto dalla Costituzione ma trova fondamento giuridico nel decreto legislativo 1/2018, in cui si prevede che il Consiglio dei ministri possa deliberare lo stato di emergenza di rilevanza nazionale al verificarsi di determinati eventi, in deroga a qualsiasi disposizione vigente. Amnesty International Italia sollecita il governo a riconsiderare attentamente se prorogare la misura oltre il 31 marzo 2022, in quanto tutte le misure di carattere emergenziale devono rispondere ai principi di necessità, temporaneità e proporzionalità. Inoltre, Amnesty International Italia sollecita le autorità italiane – in primis il governo, l’Aifa, l’Istituto superiore di sanità e la Protezione civile – a promuovere forme di comunicazione chiare e inclusive per
L'anno scorso mi ero prefissa alcuni obiettivi e tra questi c'era di riuscire a leggere un libro a settimana. Era una sfida con me stessa e sono riuscita a vincerla: nel 2021 ho letto ben sedici libri in più di quanto prefissatami, in totale sessantotto!
Tutte le recensioni le potete trovare qui nel blog, basta che inserite il nome dell'autore o il titolo nella casella cerca qui in alto a destra!
Quando porto fuori il cane penso a molte cose. Come diceva Pennac: "Uno crede di portare fuori il cane a fare pipì mezzogiorno e sera. Grave errore: sono i cani che ci invitano due volte al giorno alla meditazione". Allora spesso mi guardo in giro e osservo la realtà che mi circonda e "meditando" purtroppo realizzo che di cose belle ce ne sono poche.
Abito sopra un giardinetto vicino ad una scuola. Nel giardinetto ci sono alcune panchine, qualche cestino e dei giochi per bambini. Sempre meno.
Sempre meno panchine, cestini e giochi. A volte ho visto una panchina bruciata o spaccata di netto, altre volte ho trovato un cestino staccato dal palo e poi… ho visto pure sparire un gioco! Ed è stata proprio la sparizione dei giochi a farmi riflettere.
Il primo gioco sparito era davvero carino: una sorta di bilico con la molla che girava in tondo. Era un gioco che potevano usare anche i bambini più grandi e che faceva impazzire tutti per la sua originalità. Come le vicine altalene, anche il bilico molleggiato è stato usato in modo inappropriato da qualche adolescente scazzato che voleva fare il buffone con gli amici. La struttura di metallo però sembrava resistere anche agli urti peggiori dei vandali ed invece un giorno l'ho visto fasciato con la scritta fuori uso e poi è stato staccato e rimosso dal terreno. Da allora sono passati circa sei mesi e il bilico non è più tornato. Di fianco alle altalene rimane un paletto senza sedili nel terreno e non si capisce se mai lo rimetteranno o cambieranno con qualcosa.
a sinistra il palo che sosteneva il bilico molleggiato
Poco più avanti, vicino alle altre altalene, c'era un drago. Era uno scivolo per bimbi a forma di drago. In legno e metallo, tutto colorato, faceva la gioia dei bimbi più piccoli. Anche lui però
Da due anni a questa parte nel mondo pare esistere solo una cosa: un virus. Ogni telegiornale e conversazione si apre ormai, costantemente e quotidianamente, con la parola covid: sembra che nel mondo non esista altro. Siamo davvero arrivati ad un punto dell'esistenza in cui l'unica cosa che conti ha a che fare con un virus?
Questa situazione mi ha portata a pensare molto e sono giorni ormai che ho in testa alcune cose di cui vorrei parlarvi:
tutte e tre "tematiche" hanno in comune una cosa: l'indifferenza. Indifferenza che mi sembra stia attanagliando sempre più cose e persone, lasciandomi spesso con un forte senso di inquietudine e perplessità.
Iniziamo dal primo "pensierino": l'accettazione del decadimento.
Il 7 Dicembre 2021, cito dalla pagina YouTube di Radio Radio TV, si sono svolte le audizioni sul ddl 2463 (d-l 172/2021 - obblighi vaccinali e rafforzamento certificazioni verdi #Covid-19). In Commissione Affari costituzionali è stato audito anche il professor #MarcoCosentino. A fine post il video completo.
Vi riporto alcune tra le spiegazioni più interessanti:
la vaccinazione non sia in grado di prevenire il contagio (2'10")
in media, anche nel momento migliore della copertura vaccinale, la trasmissione del contagio in un vaccinato è circa
Ci sono momenti in cui la tristezza cade addosso così forte che non si riesce quasi più a muoversi e respirare, no?
Uno dei miei rimedi per non farmi approfondire la conoscenza del davanzale del mio balcone al sesto piano è la Musica.
In una delle mie notti a scandagliare i video musicali ho scoperto questa perla che mi ha fatto vibrare in tutto il corpo e pensare: la musica, come la vita, è bella.
Ecco a voi la versione di Stand by me interpretata dai Lucky Chops, un gruppo newyorkese di quasi solo strumenti a fiato: alzate il volume e fatevi trascinare dall'interpretazione passionale di questi originali ragazzi americani!
Tra le cose che saltano più all'occhio c'è il fatto che è un video girato all'interno di una metropolitana. E nessuna delle persone ferme a guardare indossa una
Una traccia dell'ultimo album di Marracash "Noi, Loro, Gli Altri" i cui dieci secondi finali mi hanno emozionata come poche altre canzoni hanno saputo fare perché Marra sembra parlare proprio con te. Non vi sembra?
A tutti i ragazzi disastrati Venuti su dritti Che vivono in case cadenti Tra le rovine delle loro famiglie Una laurea ad honorem A te che sei la più forte
oggi condivido una tabella motlo interessante trovata sulla pagina Facebook di Silvia Colantoni Educatrice Cinofila(Educatrice Cinofila Thinkdog) inerente i 10 comandamenti delle uscite con il cane: voi quanti riuscite a rispettarne?
L'epopea del dover rifare i documenti inizia con i commenti di parenti e amici che alla notizia del furto o dello smarrimento degli stessi pronunciano parole come "tragedia", "sbattimento", "disastro". Che una persona è già infastidita o triste di suo e nessuno che alleggerisca il carico di pesantezza dell'evento, no? Avete notato?
Dopo due giorni di smarrimento vi dirò che alcuni di loro ci avevano azzeccato, non tanto in termini di tragedia quanto in quelli di sbattimento. Sappiatelo: dovrete passare intere ore al telefono, spesso con dei robot!
Ma vediamo un po', in tempo reale, come sta andando con il processo di richiesta dei miei documenti.
1 - LA DENUNCIA AI CARABINIERI
Tutto parte da qui, sia per furto che per smarrimento, con la denuncia ai carabinieri. Nonostante all'interno della caserma ci fossero solo due persone che erano già seguite da altri, ho aspettato un'ora per dettare i miei dati ed indicare i documenti smarriti insieme al portafoglio. Nell'attesa mi sono stati forniti due numeri per bloccare le carte di credito: quello della Posta era sbagliato e quello della banca era generico. Il carabiniere però almeno è stato molto gentile ed attento e mi ha detto di bloccare immediatamente le carte e poi di rivolgermi al Comune di residenza per richiedere la nuova carta d'identità poiché serve quella per tornare dai Carabinieri a farsi rilasciare il foglio di circolazione in attesa di ricevere il duplicato della patente.
2 - BLOCCO CARTE DI CREDITO
La procedura più estenuante. Sia per la PostePay che per la banca Intesa San Paolo i numeri verdi mettono in contatto con un assistente virtuale ovvero un robot che mentre voi dettate i dati fa anche finta di digitare su una tastiera: inquietante. La procedura con l'intelligenza artificiale delle Poste Italiane si è rivelata più veloce ed efficace di quella della banca: nel giro di una telefonata sono riuscita a bloccare la mia PostePay cosa che invece non è accaduto con l'assistenza della banca. Nonostante ci sia un numero dedicato solo alle emergenze ci ho messo più di due ore per riuscire a bloccare la mia carta di credito dell'Intesa San Paolo. Nella prima telefonata, dopo oltre venti minuti di attesa per poter parlare con un operatore umano sono stata invitata a