giovedì 29 marzo 2012

Nel regno dei "cugini It"


Capita spessissimo in metropolitana, nell'ora di punta, di ritrovarsi nel regno dei cugini it *.
Sali su un vagone a caso e sono o-vun-que.Sei circondata da...

martedì 27 marzo 2012

Oblomov - Ivan a. Goncarov

Ho scoperto questo libro nella "famosa" lista dei 1000 libri da leggere prima di... ed è stata una vera scoperta.

Voto 6 e 1/2

Consigliato a chi: si sente l'unica persona al mondo senza le idee chiare

Traduzione ed introduzione a cura di Paolo Nori davvero piacevole e che invoglia alla lettura.

Scritto e pubblicato nel 1859.

Il protagonista è quell'Oblomov del titolo, un giovane possidente sui trent'anni che passa le sue giornate tra letto e divano, con un servo che ancora gli mette le scarpe e senza avere una minima idea del reale valore delle sue proprietà (e di chi si approfitta di lui).
E' un libro difficile perché la noia che vive il protagonista si riflette benissimo nelle pagine del libro che a volte sono davvero difficili da portare a termine. In totale sono 574 pagine e, come scrisse l'autore stesso, il primo capitolo si potrebbe benissimo saltare a piè pari.
I capitoli migliori sono gli ultimi due quando sembra che Olga, l'amata del protagonista, riesca a destarlo dal suo torpore e a farlo ritornare a vivere grazie al loro amore.
Eppure...finirà

lunedì 26 marzo 2012

Hysteria

Ovvero il film sull'invenzione del vibratore.

Consigliato a chi: desidera vedere un film leggero

Voto 5/6

Ambientato nella Londra di fine '800, ha come protagonista un giovane medico al passo coi tempi (si batte per una professione meno invasiva e più rispettosa dell'individuo-paziente) che si ritrova ad essere la spalla (anzi, la mano...) di un ben più noto dottore famoso in città per la cura dell'isteria.
Prima flirta con la figlia moscia del suo "capo", poi strabuzza gli occhi nel vedere le spalle scoperte dell'altra figlia, dedita ai poveri.
In seguito all'iperattività di una mano non abituata alla quotidiana "fornitura" di decine di parossismi (orgasmi), deve abbandonare l'esercizio ma un suo protettore saprà come farlo diventare ricco e famoso...
Poco di originale e fantasioso. E poco anche di scabroso.
Piacevole il sorriso del protagonista ma la scena è decisamente conquistata da Maggie Gyllenhaal, non tanto per la bellezza ma per il carattere della protagonista da lei interpretata ribelle ed irresistibile.

lunedì 12 marzo 2012

Cosa si può fare con una penna bic!!!

Certo magari non ci riusciremmo proprio tutti ma andate a vedere sul sito di Juan Francisco Casas cosa si può creare col solo aiuto di una penna a sfera blu!!!



semplicemente? Spettacolare!!!

Quasi amici, una storia black and white

E non si tratta di "ringo people" ma di un film che ha come obiettivo quello di ricordare che anche nei momenti più difficili è importante riuscire a rispettare la dignità umana.

Consigliato a chi: crede che nel mondo esistano veri amici

Voto: 7

La storia è questa:
Philippe è un ricco uomo francese che rimane tetraplegico dopo un volo in parapendio. A causa della sua situazione è alla ricerca di un "badante" che lo assista in ogni attività quotidiana. Un giorno tra i candidati (all white) si presenta un gigante nero dai modi spicci e rozzi che si presenta solo per ricevere la firma sul documento che gli serve per ricevere il sussidio di disoccupazione. Driss. Philippe ne rimane talmente colpito da offrirgli il lavoro a dispetto dei pregiudizi e delle paure di tutti.
Il rapporto inizia come un onesto compromesso tra due bisognosi: Driss di casa e lavoro, Philippe di sostegno fisico e morale ed evolve in vera amicizia.
Il primo non tratta mai il "datore di lavoro" come un portatore di handicap anzi a volte lo sbeffeggia in modi fastidiosi ma amicali. Eppure

venerdì 9 marzo 2012

Come ci si suicida qui a Milano

Navigando ho trovato un dato inquietante sulle statistiche dei suicidi a Milano.
Non è recente ma è comunque utile per farsi un'idea.
"Il disagio è in continuo aumento. Nel 2007 a Milano s’erano verificati 95 suicidi, 50 dei quali per precipitazione, 18 per impiccagione/soffocamento, 8 per armi da fuoco o esplosivi".

Mi viene da riflettere su questo frequente fatto di "cronaca" poichè negli ultimi due giorni ci sono stati due tentativi di suicidio in metropolitana. Uno andato a "buon" fine e un altro sventato grazie alla prontezza del macchinista della metro che è riuscito a mandare all'aria il piano dell'aspirante suicida.

La metropolitana è il luogo per eccellenza dove un milanese (residente o di passaggio) decide di togliersi la vita. E...come mai?
Come mai un gesto così intimo - poichè manifestazione di un estremo disagio personale - in un luogo così pubblico?
Di modi per suicidarsi ce ne sono tantissimi e...tutti meno cruenti del farsi stritolare da un treno di una metropolitana che si sa che appena entra in banchina rallenta e se ha un buon macchinista che aziona il freno di emergenza rischia solo di farci un gran male e non di "finirci".
Il suicidio in metropolitana è un qualcosa di particolare. Credo che le persone che la scelgono hanno un duplice obiettivo: farla finita e...farlo in modo "notevole".

La rete metropolitana è quello che sono le vene per il nostro corpo. Ramificata sotto tutta la città, ci trasporta velocemente verso il luogo di interesse.
A Milano esistono tram, autobus, filobus, taxi e metropolitana. Per non parlare di auto, moto e biciclette per il trasporto personale.
La maggior parte delle persone che vanno a scuola o a lavorare usa la metropolitana per sfuggire dal caos dei mezzi che viaggiano in superficie. Sotto il livello stradale si affiancano migliaia di persone diversissime tutte unite dallo stesso stato: la fretta.
Una porta che fa fatica a chiudersi perchè ci sono troppe persone stipate all'interno del vagone già crea fastidio. Ogni tanto poi gli altoparlanti in metropolitana diffondono l'avviso

mercoledì 7 marzo 2012

Mozzarella ambulante

Quando avevo all'incirca 13 anni amavo anadre in centro a fare le vasche.
Un giorno stavo scendendo dalle scalde del Mc Donald di San Babila che oggi non c'è più, quello dove adesso i ragazzini alla sera provano passi di break dance, vicino al negozio della Disney.
Era primavera e giravo con la mia "tenuta d'ordinanza": magliettina e bermuda.
Sugli ultimi scalini erano sedute due bulle che vedendo il colore dei miei polpacci avevano esclamato: "mattoh! guarda che mozzarella!!!".
Sulle prime non avevo capito che il formaggio ambulante ero io ma poi il loro branco si era girato unisono a guardarmi e insieme a loro ho provato a guardare anche io cos'avesse di tanto speciale la mia pelle.
Bianca, non c'è che dire.
A me però non era mai sembrata particolarmente più bianca delle persone vicine e decisamente non così degna di nota.
Eppure negli anni il pallore di cui sono rivestita mi ha giocato altri scherzetti.
Una delle battute migliori riguarda una compagna di pallavolo di anni e anni fa. Sotto la doccia mi ha guardata e mi ha detto: "Ganz, se

giovedì 1 marzo 2012

L'ultima di Clooney - PARADISO AMARO

Voto: 3

Consigliato a chi: ama Clooney e...vuole piangere


Sono andata al cinema Colosseo (bellissimo!) per vedere il film che la critica acclamava come uno dei migliori di Clooney.
E ho capito perchè quest'anno hanno premiato un attore che ha recitato in un film...muto. Perchè era molto più espressivo della maggior parte degli attori in circolazione. Compreso il cittadino di lusso del nostro lago di Como.
Il film inizia con una lunga sequenza che segue il protagonista con una voce fuoricampo. La sua. Ovvero quella di un doppiatore italiano che non mi piace per niente.
La vicenda è questa: