giovedì 27 ottobre 2022

PER FORTUNA SI MUORE - Marcello Magoni

Una testimonianza dal fronte, un racconto che trascina i lettori in prima linea tra piedi gonfi, fame, sete, polvere, rumori, paura e morte. 

E non importa tanto di che guerra si tratti quanto di come, oggi e sempre, le guerre siano eventi atroci in cui civili e soldati sono tristemente solo delle pedine sacrificabili in nome di obiettivi (sempre) poco chiari.

Per fortuna si muore è un romanzo autobiografico di Marcello Magoni, classe 1917 che ha sentito il bisogno di scrivere e pubblicarlo quasi quarant'anni dopo la fine della seconda guerra mondiale. E le sue centossessanta pagine dovrebbero essere lette a scuola o nei telegiornali quando troppe persone si riempiono la bocca di slogan nauseanti e pochi, reali, interessamenti. 

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L'autore aveva poco più di venti anni quando fu chiamato a partire per l'Eritrea ed in lui fu sempre acceso il sacro fuoco della difesa della Patria. Il vecchio Marcello sembra guardare indietro con indulgenza verso quel ragazzino la cui testa era stata riempita di ideali e di poca informazione oltre che di poca preparazione (non sapevano neanche i colori degli aerei nemici). Mandato allo sbaraglio insieme a migliaia di altri ragazzi come lui, (si) scopre presto tutta l'impreparazione e l'imperfezione di un'operazione militare condotta senza logica oltre che senza materiali (oltre a non avere al fianco carri armati o aerei di sostegno lui e i commilitoni a volte non avevano neanche un fucile con cui affrontare le missioni!!!). Pochi però sono i soldati che

lunedì 17 ottobre 2022

IL PADRONE DEL MONDO - Robert Benson

Un mondo senza più guerre in cui la pace è mantenuta a suon di persecuzioni

E' uno strano compromesso quello che accettano i protagonisti di questo romanzo, un paradosso che non comprendono appieno finendo per ritrovarsi invischiati in derive che per essere accettate richiedono una sola cosa: non pensare.

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Il padrone del mondo è un romanzo del 1907 che fece scalpore fin dalla sua pubblicazione e che ancora oggi è capace di mettere i brividi per la comprensione delle tremende implicazioni che un mondo di "tutti uguali" potrebbe portare. 

I protagonisti del libro sono

  • Oliviero Brand - politico e teorico del nuovo sistema che accetta passivamente anche le soluzioni più violente
  • Giuliano Felsemburgh - il poliglotta capace di ergersi a padrone del mondo e nuovo messia dell'Umanitarismo
  • Percy Franklin - un prete che diventa Papa e che nelle difficoltà vede la sua fede farsi sempre più forte
  • Mabel - la moglie di Oliviero che riflette bene la posizione spesso subalterna delle donne e che poco prima di morire di eutanasia comprende il Mistero
Il padrone del mondo non è un libro semplicissimo e le sue quattrocento pagine si sarebbero benissimo potute ridurre di almeno un terzo. Per chi fosse pigro e non avesse voglia di cercarlo e leggerlo tutto, condivido la quarta di copertina e la "Notizia" a firma di Ettore Alberi che riassumono meglio di me i concetti chiave di quest'opera che ho scoperto grazie al bookcrossing:













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Un ricordo attaccato ad una canzone, per sempre

Tante volte, quando noto che il mio blog non viene letto neanche dai miei parenti, mi chiedo perché ancora scrivo.

Ma oltre al fatto che mi piace scrivere, mi piace proprio la sensazione di premere i tasti e quella di vedere comparire le lettere su uno schermo bianco, dando vita ad un pensiero, pensando di intrattenere qualcuno, c'è anche una motivazione se vogliamo più malinconica ovvero quella di aiutarmi il più possibile a non dimenticare e di essere grata alla vita. 

Quante volte ci commuoviamo guardando nei film quelle situazioni romantiche che non si avverano mai nella vita eppure io so di averne vissuta almeno una altrettanto emozionante e voglio raccontarla a chi ci troverà, a me ed il mio post.

Quest'estate ero fuori a cena con la Titti in Croazia. Era una delle ultime sere di vacanza. I cani erano a casa e io ero abbastanza tesa perché pensavo ai mille modi di morire che potevano escogitare in nostra assenza quando tra un boccone e l'altro ho sentito questa canzone in sottofondo



e mi sono ritrovata a cantarla in italiano (insieme ai camerieri che la cantavano in croato). E' stato un momento emozionante perché mi sono sentita orgogliosa di essere italiana ma anche perché mentre cantavo ci siamo guardati negli occhi e ho provato davvero una sensazione di vicinanza, di condivisione che qui non mi era mai capitata. 

In quei quattro minuti sono stata felice, spensierata e soprattutto non mi sono sentita una straniera. 

Mi accorgo che è difficile rendere quella situazione a parole ma trovo sempre magico che mi basti risentire queste note per riuscire a rivivere nella mente e nel cuore quel momento.

E a voi è mai capitata una cosa così? Se si con quale canzone?

La musica è vera magia, w la musica


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giovedì 13 ottobre 2022

DUGI OTOK: l'isola lunga della Croazia

Ciao,

oggi vi racconto di Dugi otok, l'isola più grande della regione di Zara il cui nome significa isola lunga (perché è lunga e stretta, massimo 5km di larghezza!). Il sito ufficiale, da cui è presa la cartina qui a destra, lo trovate qui

Come arrivarci

  • in auto col traghetto da Zara (Gazenica) a Brbinj. Durata: 1 ora e 40 minuti. 
  • solo passeggeri col catamarano
Nota: in traghetto, se viaggiate con un cane, potrebbero cacciarvi fuori dalle zone chiuse, con tavolini e sedie, in base all'umore dell'equipaggio. Ufficialmente non c'è nessun cartello di divieto in nessuna zona della nave però!

Dugi Otok ricorda le vicine Pasman ed Ugljan perché è un'isola dall'atmosfera tranquilla ed ancora poco turistica. Inoltre, come quelle due isole, è attraversata per il lungo da un'unica strada e tutti i centri abitati sono dislocati sulla parte est, quella verso Zara. 

A Dugi Otok c'è un unico distributore  che si trova a Zaglav, un paesino che non ha nient'altro di notevole. 

Le due località più famose e carine sono sicuramente Sali, il capoluogo, e Veli Rat un minuscolo porticciolo proprio alla fine dell'isola (verso ovest). 

Sali si trova in fondo ad un'ampia baia e nonostante sia un insediamento piccolino ha veramente tutto il necessario per passare una o più piacevoli settimane di vacanza ad iniziare dai colori pastello delle sue case ottimi soggetti per vere e proprio foto da cartolina (foto qui a destra). Con le sue due panetterie, la farmacia, un mini market, l'ufficio del turismo, la gelateria e quasi una decina di ristoranti, Sali è la meta ideale anche se si decidesse di scegliere quest'isola per

mercoledì 12 ottobre 2022

NO SLEEP TILL SHENGAL - Zerocalcare

"No sleep till Shengal" è l'ultima opera di Zerocalcare e recensirlo mi mette in difficoltà come fu per Kobane Calling perché non si tratta di un'opera di fantasia e leggerezza ma del racconto di un viaggio reale in un territorio e tra una popolazione ancora oggi martoriati di cui io, mi duole ammetterlo, non ero minimamente a conoscenza.

recensioni fumetti qui!

Parole chiave: ezidi, shengal, Iraq, Turchia, Siria, curdi, PKK, Isis, montagne, massacro, check-point.

Nel 2014 gli Ezidi hanno subito un massacro da parte dell'Isis (uomini trucidati e donne violentate, rapite e/o vendute come schiave). I superstiti sono scappati sulle montagne e poi, insieme ai curdi, sono andati armati a riprendersi Shengal dove hanno cercato di ricostruire un governo con ammirevoli principi tra i quali la figura della donna al centro della società, il rispetto della diversità dei popoli e l'adesione ai principi del confederalismo democratico. Questa "autonomia" è osteggiata sia dalla Turchia che dall'Iraq (quest'ultimo li rivuole sotto la loro autorità) e visto la delicatezza della situazione è stato chiesto a giornalisti e fumettisti di andare sul posto ad ascoltare la storia degli Ezidi per poi poterla raccontare e farla conoscere al di fuori dei loro confini. 

Recensioni libri: qui!

No Sleep till Shengal è quindi il racconto del burrascoso viaggio di Zerocalcare per raggiungere Shengal tra viaggi aerei e

giovedì 6 ottobre 2022

NEMMENO LE GALLINE

Libro di Alessio Mussinelli del 2013

Al centro del romanzo di Alessio Mussinelli non ci sono le galline bensì altri tipi di uccelli intesi sia come volatili che come membri maschili. Nemmeno le galline è quindi un romanzo comico che ruota intorno ad una gara canora organizzata sul lago d'Iseo nel 1938 e che è ricca di doppi sensi. Il primo capitolo è davvero simpatico ed invoglia alla lettura ma poi secondo me la trama non riesce a rimanere all'altezza delle aspettative create nelle pagine iniziali. Apprezzabile il tentativo di aver voluto creare una storia allegra e divertente ma alcune scene le ho trovate discutibili (la morte di un cane nell'elica di una barca è al livello delle scenette di Grattachecca e Fichetto dei Simpsons). Qui link recensioni libri.

In generale la trama è ben ideata ma secondo me non sviluppata al meglio poiché si perde in piccole storia parallele trascurabili che appesantiscono il ritmo e non aggiungono nulla alla trama principale.

Gli abitanti di un paesino che si affaccia sul lago d'Iseo sono in fermento per l'avvicinarsi della data della gara canora die uccelli. C'è chi ha comprato un raro uccello asiatico e chi alleva di nascosto decine di esemplari mentre altri ancora sono diventati ladri per accaparrarsi gli esemplari migliori. Il protagonista è Guido, un uomo volenteroso che però

mercoledì 5 ottobre 2022

BIRD BOX

Malorie (Sandra Bullock) è una mamma single in attesa, non troppo felice, del primo figlio. Quando la premurosa sorella (Sarah Paulson) la informa del nuovo virus che sta facendo strage per il mondo Malorie minimizza ma sulla via di casa, dopo una visita di controllo, assiste con i propri occhi alla pazzia indotta dal virus: le strade si riempiono di persone urlanti che si suicidano nei modi più assurdi: c'è chi si dà fuoco, chi si accoltella e chi, come sua sorella, si butta volontariamente sotto un autobus. Malorie viene salvata dalla strada da una donna gentile che dopo pochi secondi si ammazza pure lei e si ritrova in una casa con una decina di sconosciuti: pare che il misterioso virus colpisca chi ha visto un determinato video e... tutti quelli che escono di casa senza coprirsi gli occhi.



La convivenza all'inizio è tranquilla ma dopo qualche settimana le provviste iniziano a scarseggiare e l'insofferenza inizia a farla da padrone. Alcuni volontari vanno in missione al