Come la nuova scienza della meraviglia quotidiana può trasformare la nostra vita
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Prima di leggere questo libro vi invito a fare un gioco: prendetevi qualche minuto per pensare ad una volta che vi siete stupiti. Chi, cosa, quando vi siete stupiti? E perché? Fatelo anche coi vostri amici, parenti e conoscenti: è un modo carino per scoprire di più si di loro e su di voi. Ma soprattutto osservate attentamente la loro dimostrazione di stupore. Chiedeteglielo: fingi che qualcosa ti stupisca. Poi tenete a mente questa frase: "lo scoppio vocale di stupore è il suono più universale per un'emozione".
L'avrete capito già che questo libro mi è piaciuto, no? pensate che, coincidenze della vita, ripete più volte la combinazione stupore quotidiano che era l'ex nome di questo blog!
Il libro di Keltner è dedicato al fratello Rolf morto prematuramente a causa di una malattia. Il loro addio viene descritto in modo delicato e al lettore non rimane addosso tristezza perché
Dacher condivide anche tanti altri momenti privati della loro relazione, così intimi e gioiosi, che sembrano quasi un dono per il lettore.Descrivere un cambiamento in seguito ad un lutto può sembrare qualcosa di retorico ma WOW è molto di più, è un viaggio tra le otto meraviglie della vita:
- La bellezza morale (virtù, caratteri, abilità eccezionali)
- L'effervescenza collettiva (matrimoni, battesimi, lauree, celebrazioni sportive, comizi politici...)
- La natura
- La musica
- La struttura visiva (edifici, dighe, dipinti...)
- lo stupore spirituale e religioso
- Storie di vita e morte
- Le epifanie
Molte di queste le abbiamo sperimentate tutti e molte di loro purtroppo le abbiamo dimenticate, ignorate o perse per strada. Eppure da bambini eravamo così aperti allo stupore? E cosa dire di quando troviamo il tempo per immergerci nella natura e ritrovare lo stupore che ci accompagna dagli albori dell'umanità?
Ma come si trova lo stupore? Oggi che siamo sempre più assuefatti dalla tecnologia e che fatichiamo a staccare gli occhi dai telefonini forse dovremmo permetterci di disconnetterci e "trovare lo staordinario nell'ordinario".
Stupirsi fa bene. Pensate che "quando proviamo stupore, le regioni del cervello associate agli eccessi dell'ego, tra cui l'auocritica, l'ansia e persino la depressione si placano".
Wow è lungo 379 pagine ma quasi cento sono dedicate alle fonti iconografiche: quanta ricerca c'è dietro?
Quindi si, mi è piaciuto ma è mancato quel qualcosa per farmelo inserire tra i libri preferiti. Non so forse mi aspettavo qualcosa di più "concreto", se concreto è il termine corretto per descrivere un qualcosa di più interattivo come una lista di "compiti" e azioni da intraprendere alla ricerca dello stupore quotidiano.
Interessantissimo l'esperimento effettuato con gli over 75 in termini di stupore che trovate nel quinto capitolo dedicato all'effervescenza collettiva.
qui il link di tutti i libri recensiti
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