UN CERTO SORRISO - Francoise Sagan

Arriva a pagina 146, l'ultima del libro, la citazione che dà il titolo a questo romanzo di Francoise Sagan pubblicato nel 1956 col titolo originale Un certain sourire: "Il quindicesimo giorno mi destai udendo una musica nel cortile, diffusa dalla radio generosa di un vicino. Era un bell'andante di Mozart; evocava, come sempre, l'alba, la morte, un certo sorriso".

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La protagonista è Dominique, una giovane studentessa parigina che si innamora dello zio (sposato) del fidanzato e che con lui passa quindici giorni d'amore in costa azzurra senza farsi illusioni sul loro futuro ne spendendosi in promesse d'amore eterno. L'attrazione reciproca si sfoga in momenti di condivisione che vengono vissuti istante per istante come se non avessero altro che quell'effimero presente. 

Ma è davvero solo passione o c'è dell'altro? Il cinismo e la paura della noia sono un vero antidoto contro l'innamoramento?

"è preferibile attribuire buone qualità agli altri che riconoscersi dei difetti".

Al ritorno dalla vacanza Dominique scopre

di no e realizza di essersi innamorata di Luc, di quell'uomo così grande e di un'intelligenza triste ma coinvolgente. Purtroppo però lui le conferma di non amarla e addirittura confessa a sua moglie Francoise della sua avventura con la ragazza, riducendola ad una mera questione fisica. 

"ma bisognava sentirsi amati e amare se stessi con molto ardore per essere felici".

E' ufficiale: per loro non c'è nessun futuro e Dominique vaga triste e desolata fino a quando un bel giorno, sentendo una musica di Mozart, si ritrova a sorridere e pensare che nonostante la solitudine la sua vita può continuare e ritornare ad essere felice. 

Insomma Un certo sorriso è un libro che si legge molto velocemente e che riesce a coinvolgere il lettore grazie alle intense descrizioni di pensieri e stati d'animo della protagonista, una caratteristica di Francoise Sagan già autrice Bonjour Tristesse (che mi era piaciuto di più). 

"si vorrebbe sempre che le persone alle quali si fa del male fossero allegre. Ci si sente meno colpevoli". 

"in taluni casi, si va in cerca di non importa che, anche del peggio, pur di evitare il previsto, il mediocre".

Scoperto grazie ad un punto bookcrossing di Sesto San Giovanni: w i libri e lo scambio!

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