giovedì 13 novembre 2025

LE PAROLE SONO FINESTRE (oppure muri) - Marshall B. Rosenberg

 NON VIOLENT COMMUNICATION

Questo libro nasce come una sorta di "manuale per mediatori" ma penso possa essere interessante per quasi tutti noialtri. Purtroppo, nonostante la buona volontà che traspare dalle pagine di Rosenberg, non trovo sia così di facile applicazione o quantomeno secondo me è difficile metterlo in pratica dopo solo una lettura.

Una cosa interessante, un po' come accadeva nel libro di Wallace sulla maleducazione, è che spesso la gente non si accorge di quanto sia maleducata o violenta nel suo modo di comunicare.

Posso osare a dire che la comunicazione nonviolenta è un altro tipo di comunicazione rispetto a quella a cui siamo abituati e richiede tempo ed impegno per essere imparata ed applicata nel modo corretto.

Da quando ho letto "Le parole sono finestre" mi sono capitate molte occasioni critiche e... le ho toppate tutte. Ma sono sicura che Marshall avrebbe apprezzato il fatto che mi sia accorta di quanto e come io abbia sbagliato in certe situazioni. Abbiamo entrambi la speranza che si possa solo migliorare.

Di una cosa sono contenta perché

in alcune parti questo libro è stato illuminante, mi ha fatto ripensare a delle situazioni in cui avrei non solo potuto applicare la comunicazione non violenta ma a quanto le avrei potute gestire meglio ed ottenere sicuramente risultati migliori, ad esempio in palestra.

Soprattutto l'ho trovato utile per una come me che ama parlare, comunicare e che a volte tende ad essere logorroica: parlare ok ma parlare bene e soprattutto ascoltare bene.

Tutto ruota intorno ai 4 componenti della CNV (Comunicazione Non Violenta):

Osservazioni - che cosa vedo - ricordatevi che quando mescoliamo l'osservazione e la valutazione... gli altri propensi a sentire una critica!  

Sentimenti - che cosa sento -  esprimere la nostra vulnerabilità può aiutare a risolvere i conflitti e ricordiamoci di usare sentimenti per esprimere come ci sentiamo (e non limitarsi al solo bene/male)

Bisogni - di che cosa ho bisogno - esempio: dire ho bisogno di essere compreso invece di non mi ascolti mai!

Richieste - cosa ti chiedo per arricchire la mia vita  - usare un linguaggio positivo ed evitare forme linguistiche vaghe, astratte o ambigue




 

Imparare a comunicare in modo non violento aiuta a metterci in relazione con noi stessi e con gli altri - e ci porta a stare meglio, aggiungo io.

Da evitare: giudizi e paragoni 

Memo:

  • il messaggio che mandiamo non coincide sempre con il messaggio che viene ricevuto: chiediamo agli altri di ripetere quello che ci hanno sentito dire
  • distinguere tra richieste e pretese 

Vi saluto con questa chicca:


 

 

Nessun commento:

Posta un commento