giovedì 15 dicembre 2011

THE ARTIST


Locandina

Consigliato a chi: ama il cinema e la sua storia

Voto: 5-

Può un film muto attirare uno spettatore moderno?
Ci ha provato Michel Hazanavicius creando non solo un film muto ma...un film muto con pochissimi "sottotitoli"!
Il protagonista è George Valentin (interpretato dall'attore francese Jean Dujardin) star del cinema muto. Ogni sua pellicola è un successo fino a quando la casa di produzione non decide di stare al passo coi tempi e di sfruttare le nuove tecnologie (ovvero avvalersi del sonoro). Valentin si oppone a questo drastico cambiamento e si mette in proprio realizzando un film che avrà poco successo a causa della simultanea uscita sugli schermi del primo film realizzato con effetti sonori. Da lì si assiste alla sua rapida discesa verso il dimenticatoio dello star system e il suo personalissimo disagio di persona che non riesce a stare al passo coi tempi. Matrimonio e carriera vanno in crisi di pari passo e l'unica persona che gli sta a fianco è il fido maggiordomo non pagato da più di un anno. In un impeto d'ira, Valentin brucia tutte le copie dei film da lui interpretati, tranne una. Pochi attimi dopo verrà avvolto dalle fiamme dell'incendio divampato nella sua abitazione e salvato solo grazie all'intervento del suo onnipresente Jack Russel.
La felicità tornerà, insieme al successo, per merito di un'unica persona: la fan che tanti anni prima era riuscita ad avere un momento di gloria insieme a lui e che da quel giorno aveva iniziato una fantastica scalata verso il successo, inversamente proporzionale all'oblio di lui.
Alla fine si arrenderà all'inevitabile incontro/confronto col sonoro, a modo suo.

Dura circa un'ora e mezza ma sembrano almeno tre.
La visione mette a dura prova la capacità contemporanea di attenzione.
Attore protagonista pregievole ma che alla lunga si appoggia troppo al suo sorriso da perfetto piacione.
Vera rivelazione del film: Berenice Bejo, attrice protagonista femminile, capace di illuminare ogni inquadratura.
Personalmente il primo tempo l'ho trovato piacevole e scorrevole mentre il secondo...ho faticato a tenere le palpebre alzate, era monotono e si è dilungato troppo per arrivare ad un finale abbastanza scontato.

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