venerdì 8 giugno 2018

Gypsy - tv series


Jean è una psicologa con una particolarità: si intromette nelle vite dei suoi pazienti. A loro insaputa.
C'è un ragazzo ossessionato da
lla sua ex, Sidney, e Jean? Va a vederla al bar dove lavora. Una splendida ventenne che sembra avere il mondo in pugno .
C'è una madre che dopo la morte del marito assilla di chiamate la figlia e opprimendola coi suoi taglienti giudizi. E Jean? La va a conoscere dal parrucchiere.
C'è una ragazzina che dopo la morte del padre finisce in un giro di droga e Jean? Va fino a casa del fidanzato e aiuta la giovane a ripulirsi ospitandola addirittura nell'appartamento tenuto segreto al marito.
Oltre al lavoro però Jean ha una famiglia: marito avvocato e figlia di nove anni alle prese con problemi di genere. Quella di Jean pare una vita normale eppure lei sembra cercare in tutti i modi di distruggere il quadretto che si è creata per provare ad essere se stessa (o più versioni di se stessa) in modo diverso.
Sidney, per esempio, passa dall'essere l'ossessione di Sam ad essere l'ossessione di Jean che si presenta come Diane, giornalista single; le due donne iniziano una strana forma di relazione basata su bugie, litigi, scenate e passione. Michael, il marito di Jean, intuisce che c'è qualcosa di strano in lei ma non riesce o non vuole approfondire e si tiene la foto della scaltra segretaria sexy sul telefonino.
Tutto degenera quando Sidney scatta una foto a Diane e la cerca ma sul web non c'è nessuna traccia di lei; inizia così una sorta di "indagine" che la porterà a scoprire come le bugie di Diane saranno molto più grandi ed inquietanti delle sue...


Gipsy a me è piaciuto. Fino alla settima puntata... (in totale sono 10 puntate da circa un'ora l'una).
C'è sempre un filo di tensione in ogni puntata, cose accennate e poi lasciate perdere che mantengono alta l'attenzione e la curiosità. Le ultime tre puntate però mettono tantissima carne al fuoco senza arrivare ad una conclusione decente. E ne parleremo dopo.
Morale della serie tv Gipsy: una psicologa ascolta i suoi pazienti e poi in qualche modo, decide di entrare nelle loro vite arrivando spesso perfino a manipolarli. Inquietante, no?
Qualcuno che dovrebbe aiutare, un professionista, un dottore, che usa i problemi dei pazienti per dare sfogo alle sue fantasie (roba da far fallire la professione degli psicologi!).
Di base c'è che, come diceva anni fa il saggio Dottor House, tutti mentono. Chi più, chi meno.

Mentre si guarda Gipsy ci si chiede fino a che punto la protagonista (Jane/Naomi Watts davvero convincente insieme a Sophie Cookson forma una coppia da urlo) sia disposta a spingersi; la si vede camminare in bilico tra la pace e la distruzione della sua vita e non si capisce bene cosa sperare: che abbia il coraggio di vivere la storia con Sidney o che prenda coscienza del fatto che è una storia destinata a fallire? Che rinsavisca e la smetta di ficcare il naso nelle vite altrui o che perseveri disseminando casini?

Purtroppo di Gypsy c'è, e ci sarà, solo una stagione, la Netflix pare aver tagliato i fondi e questa non è l'unica serie tv ad essere stata stoppata. Sicuramente il tema di base della serie era delicato ma secondo molti era originale ed interessante la caratterizzazione della protagonista femminile che raramente si vede sul piccolo schermo: scomoda, controversa, immorale  che vive fuggendo nelle vite delle altre persone!
Comunque il titolo di questa serie tv è ispirato alla canzone omonima Gipsy di Fletwood Mac
Gipsy racconta anche di quella ricerca di identità che è comune a tutti, quel desiderio che batte in ognuno di noi per capire chi siamo e a volte del desiderio nascosto di per mascherarci un po'. Dopotutto non siamo diversi in ogni contesto? Quante persone ogni tanto vorrebbero abbandonare i soliti panni per prendere l'identità di qualcuno con una "storia" diversa dalla propria?
Inoltre si nota come la presenza del telefonino ed il rapporto che ognuno di noi ha con questo oggetto sia costantemente fonte di ansia e problematiche: dalla paura di perderlo (col rischio di perdita di dati sensibili), al mascherare contatti sotto altri nomi, al conservare fotografie scabrose, all'usarlo per ricercare patner tramite app, all'isolarcisi dentro.
Ho trovato un po' superficiale che tutti vadano un po' con tutti e l'aver dato più spazio alle varie attrazioni fisiche che ai sentimenti consolidati (tutte le passioni mostrate appaiono in qualche modo malate e il vero Amore appare quasi un clichè irraggiungibile).

Curiosità: Naomi Watts e Billy Crudup sono compagni anche nella vita reale.

The end:
be, come tutte le serie, il finale lascia l'amaro in bocca (e la possibilità di più interpretazioni perché secondo me gli autori non si aspettavano che la seri fosse chiusa).
Per i fan LGBT: si, alla fine alla 7° puntata finalmente Sidney & Diane si baciano (ma da lì in poi non aspettatevi grandi numeri).
Per i mariti fedeli: si, la segretaria sexy è sempre un problema.
Per i curiosi, ma attenzione da qui parte il mega spoiler: Jean non riesce a fare a meno di Sidney e cerca di vederla appena riesce. Sidney è cotta di Diane ma non sa nulla di lei e inizia ad indagare sul web e da buona millenial scopre che non solo è sposata ma che sua nipote è in realtà sua figlia! Michael scopre che Jean non ha mollato il vecchio appartamento da single, si fa ridare le chiavi e poi va da Alexis, la segretaria (ma ormai quella esce con un altro). Diane cerca, incomprensibilmente, di far rimettere insieme Sam & Sidney. Allison, la ragazzina tossica, viene data per scomparsa ed un investigatore sta alle calcagna di Jean (che aveva scritto false relazioni sulla paziente) ma in verità è Tom che ha sequestrato la sua ex ragazza. Ad un certo punto compare Melissa: amica di Jean internata in ospedale psichiatrico anni prima. E Jean rimette su il "loro" braccialetto (e questa scena fa paura eh). Mentre l'investigatore scopre la foto della mamma di Jean nell'appartamento che lei aveva prestato ad Allison, Jean è alla scuola della figlia a tenere un intervento contro il bullismo. E sullo sfondo arriva Sidney.

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