giovedì 12 novembre 2020

Di cosa parla la serie tv Unbelievable?

Una ragazza denuncia una violenza sessuale ma le sue dichiarazioni sono contraddittorie e la polizia non le crede a causa del suo passato turbolento (tolta giovanissima da una situazione di abusi e sballottata da un affidamento all'altro). Poco dopo però i notiziari riportano i dettagli di un'aggressione molto simile a quella raccontata da Marie che, oltre ad aver subito il danno subisce anche la beffa venendo convocata in tribunale con l'accusa di falsa testimonianza!

Dopo tre anni, due detective donne indagano più accuratamente su una serie di aggressioni sessuali molto simili scoprendo che avevano tutte una cosa in comune: lo stesso violentatore seriale

Come va a finire Unbelievable? Scendete a fondo pagina ma... occhio allo spoiler! 


Questa serie tv Netflix del 2019 è ispirata ad una storia vera, raccontata nel 2009 nell'articolo: 

attraverso il The Marshall project un sito web la cui "mission" è

così spiegata: "Il Progetto Marshall è un'organizzazione non partigiana e no profit che cerca di creare e e sostenere un senso di urgenza nazionale circa il sistema di giustizia penale degli Stati Uniti. Raggiungiamo questo obiettivo attraverso il giornalismo pluripremiato, partnership con altri media e forum pubbliciIn tutto il nostro lavoro ci sforziamo di educare e allargare il pubblico di persone che si preoccupano della situazione della giustizia criminale".

Trama completa - spoiler alert:

Le detective Rasmussen e Duvall, chiedendo aiuto anche alla FBI, riescono ad individuare il criminale e a farlo incriminare per ben 327 anni!

Tutte le donne sembrano ottenere giustizia, tranne Marie che, dopo aver perso amici e la casa, tira avanti lavorando in un circuito di go kart. Le detective però, tra il materiale sequestrato al violentatore, trovano anche le foto che aveva scattato a Marie e contattano il detective che si era malamente occupato del suo caso. L'uomo raggiunge la ragazza e le chiede scusa, rimborsandola con cinquecento dollari. Marie decide però di ottenere finalmente giustizia, contatta un avvocato e fa causa al comune ottenendo ben centocinquantamila dollari ma soprattutto riuscendo a mettere fine ad un incubo durato troppo a lungo. 

Unbelievable è composta da 8 puntate di circa cinquanta minuti l'una. Il ritmo è molto lento ma le attrici sono davvero convincenti. 

Ammetto che la violenza delle situazioni subite dalla protagonista (non solo quella sessuale che fortunatamente non viene mostrata eccessivamente) mi ha creato una sensazione di rabbia e fastidio profondi e più volte mi sono chiesta come sia possibile che certe persone siano così sfortunate e debbano subire così tante cose brutte nella vita. Inoltre una nota dolente del caso di Marie Adler è che se avessero creduto alla sua denuncia magari avrebbero potuto evitare la spirale dei successivi trenta stupri ad opera sempre dello stesso maniaco

Non è stato semplice stare a guardare inerme sullo schermo tutte le cattiverie subite dalla protagonista di Unbelievable che, è doveroso ricordare, esiste davvero, è una persona in carne ed ossa ad aver vissuto quegli eventi traumatici e non un personaggio immaginario . 

Il finale di Unbelievable strappa una lacrima ma lascia anche un sorriso.

Questa serie tv non è per tutti: a tratti è dolorosa ma forse può aiutare le persone ad essere meno stronze nella vita verso il prossimo. Raro ma non impossibile. 


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