giovedì 8 giugno 2023

INSIEME, E BASTA - recensione libro Anna Gavalda

Commovente.

Ogni volta che leggo un libro che mi colpisce penso: che cosa (me) lo rende speciale? Il fatto che ci ho messo poco tempo a leggerlo? il fatto che non volevo finirlo? che mi sono persa ad immaginarmi i suoi personaggi? che mi ha fatto piangere? Che mi ha fatto ridere?

Insieme, e basta non lo troverete tra i titoli dei libri più belli della storia, neanche tra gli imperdibili forse, eppure Anna Gavalda è riuscita a farmi provare tutte le cose che ho scritto sopra!

La trama non è nulla di sconvolgente anzi... c'è pure un happy end fin troppo scontato eppure la bellezza di questo libro per me è stata nella capacità dell'autrice di rendere molto reali i personaggi e le situazioni descritte. La cosa più curiosa è che non solo ho pianto più volte, leggendolo, ma soprattutto è che ho riso più volte e penso che questa sia una cosa rara, una capacità unica di pochi scrittori. link recensioni libri.

I protagonisti di Insieme, e basta sono tre ma in verità tutti i personaggi che si incontrano nelle pagine di questo libro lasciano qualcosa perché non sono esseri perfetti, idealizzati, ma sono invece molto umani: a volte simpatici ed altruisti ed altre volte egoisti, maleducati e perfino irritanti.

C'è Camille, una ragazza che cerca di nascondere la sua esistenza sotto multipli stati di vestiti e lavorando negli uffici di notte. C'è Franck, il cuoco donnaiolo che ha tempo solo per cucina e sveltine. E c'è Philibert, un impacciato nobile decaduto che ama la storia. I tre vivono nello stesso condominio ma fanno fatica a salutarsi. Quando Philibert si accorge che

la scheletrica ragazza che dorme in soffitta non sta bene non esita un minuto ad accoglierla nella sua casa museale che condivide col volgare Frank. La convivenza inizia in salita perché ognuno ha paura di perdere i suoi spazi (nonostante i quattrocento metri quadri!) e soprattutto di affezionarsi. Tutti e tre i ragazzi infatti hanno alle spalle tristi storie famigliari: Camille ha solo la madre, una donna depressa che va avanti a pillole e che la denigra continuamente. Franck ha solo una nonna che l'ha cresciuto e che è stato costretto a mettere in casa di riposo a causa delle frequenti cadute. Philibert la famiglia ce l'ha ma riceve da loro solo distaccato disprezzo. Ed è così che tra un libro di storia, un disegno ed una crepes i tre parigini imparano a conoscersi meglio e a volersi bene. Arrivando perfino a decidere di "rapire" Paulette, la nonna di Franck, dall'ospizio per portarla a vivere con loro! Camille si licenzia e si dedica all'anziana ed ai disegni mentre stringe un legame sempre più particolare con l'irascibile cuoco. Philibert si iscrive ad un corso di teatro e Frank diventa (un filo) meno egoista. Possibile che la felicità risieda in quella strana formula, in quello stare insieme, e basta? Camille, Franck e Philibert sanno che purtroppo così non potrà durare per sempre ma... vivono alla giornata. Fino a quando Philibert riceve l'avviso di dover lasciare la casa e le condizioni di salute di Paulette non peggiorano. La vita si rivela un'altra volta l'ennesima girandola impazzita: Philibert si sposa e si trasferisce, Camille e Paulette vanno nella casa di campagna di quest'ultima e Franck... torna alla sua vita fatta di sveltine e ristorante. In un caldo pomeriggio, e dopo una confessione inquietante, Paulette muore serena nel giardino della sua amata casa, concludendo di fatto il legame che teneva uniti i tre amici con Franck che accetta un lavoro in Inghilterra. Ma sarà davvero pronto a lasciare anche Camille (che nel frattempo ha trovato il coraggio di mostrare le sue opere a dei galleristi)? Bisogna arrivare alle ultime pagine e ad una banchina dei treni per scoprire come va a finire (ma lo potete immaginare). 

Amicizia, solidarietà, vita: c'è tanto di questo in Insieme, e basta e parafrasandolo vi saluto dicendo che per un libro… basta e avanza!

Infine ho trovato molto carino aver scelto una nonna come "quarta protagonista" della storia, l'aver messo in luce la dolcezza ed importanza di una figura parentale troppo spesso messa da parte e nascosta negli ospizi. Una nonna gentile ma fragile, un personaggio non scontato raffigurato in una fase molto delicata della vita, senza nascondere le inevitabili problematiche legate al decadimento di corpo e mente che mi ha fatto pensare, una volta di più, a quanto mi piacerebbe abbracciare e parlare con la mia nonna Ambrogia. 

Buona lettura!

Il titolo originale è Ensemble, c'est tout - del 2004


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