Volete sapere come va a finire?
Ancora un attimino!
A metà del libro di Dürrenmatt sono andata a vedere di che anno fosse perché mi sembrava tutto troppo vecchio per essere un libro contemporaneo (stessa sensazione che ebbi quando lessi Carol della Highsmith); lento il ritmo, lente le descrizioni ma soprattutto lento il mondo descritto dallo scrittore svizzero. Ebbene avevo sentito giusto: La promessa è stato pubblicato nel 1958!
L'inizio si legge velocemente, è scorrevole e aggancia subito il lettore. Poi si arena nei boschi fangosi, nei silenzi montanari, nel
tempo che passa e che molti vorrebbe tutto facesse dimenticare. Per qualcuno però non si può andare davanti come se nulla fosse e basta lo sguardo ad una scolaresca per ricordarsi di una promessa che si, conosce solo lui, ma che essendo anche con se stesso gli costa tutta la sua serenità.Come finisce? (inspiegabilmente l'autore allunga il finale in modo irritante con una descrizione di quasi venti pagine quando ne sarebbero bastate due!).
Un collega del protagonista viene chiamato sul letto di morte di un'anziana signora che inizia un racconto pieno di divagazioni inerenti la sua biografia. Perché dovrebbe interessare a lui e a noi? perché tra una divagazione e l'altra la sciura butta lì che il suo giovane e strambo marito era l'assassino della bambine, morto in un incidente stradale proprio quando Matthäi era ad un passo da acciuffarlo!
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