martedì 15 maggio 2012

Il fenomeno del "rallenty" nella lettura

Capita solo con quei libri che ti hanno fatto provare qualcosa.
Ci sono storie che semplicemente non ti scorrono sotto gli occhi ma che ti fanno vivere come in un'altra realtà.
Casi in cui ti sembra di passeggiare con il protagonista di turno, di vedere quegli occhi dalle sfumature più incredibili e di assistere all'incontro con l'amata. I loro sguardi, i loro sospiri, le loro carezze.
Senti il gelo di una notte fredda a scappare nei boschi, l'odore del fumo dell'incendio al villaggio, le urla disperate di famiglie distrutte.
Macini una lettera dopo l'altra, a volte alzi gli occhi dalla pagina e non guardi nulla di fisico davanti a te ma negli occhi della tua mente cerchi di dare un volto al bruto che ha offeso il tuo "amico", all'altro che ha picchiato un indifeso, a quel tizio che ha vinto una fortuna. Tratteggi personaggi unici con gli indizi dello scrittore e pagina dopo pagina ti sembrerà di conoscerli meglio.
Se una storia ti appassiona
, nei momenti che scopri qualcosa di più nella pagine del libro, non senti i discorsi delle persone a fianco, non ti accorgi del tempo reale che passa. Capita anche che sbagli direzione in metropolitana!
Se una storia è avvincente insegui le parole in modo affannoso. Sei impaziente di scoprire come finirà ma allo stesso tempo...sei pervaso da un sentimento strano: la consapevolezza che la storia finirà.
E tutta la velocità che aveva caratterizzato i primi momenti della lettura si perde per strada. Le ultime pagine sono di una lentezza infinita.
Si scandisce con tantissima attenzione ogni parola, si soppesa ogni significato. Si pensa cosa si vorrebbe scoprire e si spera che l'autore non ci deluda con un finale troppo triste o troppo scontato.
Il finale di un libro è spesso la sua parte più significativa e viene atteso con enormi aspettative.
Solo i grandi riescono a non deludere ma sono bravi anche quelli che ci hanno portati a non abbandonare la loro storia per strada.
Leggere è un qualcosa di fantastico perché ci fa viaggiare in posti che non riusciremo a vedere in una vita intera, perché ci fa conoscere persone irreali ma a volte tremendamente realistiche ma sopratutto perché ci fa provare qualcosa. Che sia la sensazione di libertà di una corsa a perdifiato a piedi nudi su una collina della campagna inglese nel '700, un ballo di corte in una reggia asburgica, la tensione per un incontro a sorpresa o un bacio a labbra appena sfiorate.
Qualcosa di magico che non ha a che fare con la tecnologia ma che deriva solamente dalla sorprendente fantasia di alcune persone speciali.
Enjoy!

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