lunedì 4 giugno 2012

A Ovest di Maiorca: turismo, tradizione e...grandi tornanti!

S'Arenal - Valldemossa - Deià - Soller - Biniarix - Fornalutx - Sa Calobra

S'Arenal - Valldemossa
31 km
Questa è una tappa molto turistica perchè il bel paesino di neanche 2000 abitanti vive della fama di due innamorati che lo scelsero come loro nido d'amore (metà 1800): Fryderyk Chopin e George Sand. Molto bella la certosa ed il suo giardino ma abbastanza cara come località. Non esistono parcheggi se non a pagamento.






Scorcio di Valldemossa

Valldemossa - Deià
11 km
La guida indica 730 abitanti quindi potete immaginare quanto sia grande questo villaggio che sorge tra due piccole montagnette. Il centro si sviluppa lungo una ripida salita vietata alle auto dei non residenti e il punto più alto è dominato da una chiesa e da un cimitero. Da quest'ultimo si osserva un paesaggio molto bello e c'è un'atmosfera che pare incantata. 








Veduta dalla strada di Deià


Deià -Soller
11 km
Iniziamo a vedere cittadine e non più paesi! Il fascino di questa località è dovuto in gran parte al trenino che la collega con Palma, una sorta di tram di quelli vecchi arancioni che abbiamo anche noi in Italia ma composto da quattro carrozze e leggermente più ampie. La cosa strana? Il tram passa proprio in mezzo al paese, tagliando in due la principale piazza cittadina: troppo carino. Il must della località? Sorseggiare una orxata in piazza. Bibita che non ha lo stesso sapore della nostra orzata italiana ma che assomiglia di più a un mix di erbe.


il tram che passa per Soller




Soller - Biniarix
2 km

e

Biniarix - Fornalutx
2 km

Borghi minuscoli arroccati su dei bassi monticelli, meritano una visita ma solamente di passaggio



Fornalutx - Sa Calobra
33 km
di cui 14 km di soli tornanti
La strada è bellissima, molto suggestiva ma strettissima e piena di ciclisti. Ergo: noleggiate una macchina di piccole dimensioni e fate guidare qualcuno che non soffra di vertigini. Ah...se noleggiate un'auto automatica è mooolto meglio.
Sembra di percorrere una bella pista delle macchinine talmente sembra disegnata nella roccia.
Il fatto è che una volta giù avete poca scelta in quanto a ristorazione: c'è un solo ristorante, Es verget a Cala Tuent, ben segnalato.
la strada che conduce a Sa Calobra
Era anche nella guida Routard ma tendono a fare i furbi. Anche loro non espongono il menu del dia ma...ce l'hanno, solo su richiesta. Noi l'abbiamo chiesto e la cameriera straniera ha fatto la gnorry e abbiamo speso 34€ in due per mangiare un misero filetto di pesce con peperoni e patate e tre fettine di lonza di maiale con lo stesso contorno...non fatevi rimorsi a chiedere: mangiando le stesse cose avremmo speso la metà se avessimo insistito. Il locale fa pagare l'"ambient", ovvero un giardino coi tavolini che si affacciano tra mare e montagna: decisamente di livello.
Una volta fuori dal ristorante, se si riprende la strada che scende, si arriva alla cala di Sa Calobra, un vero spettacolo.
Dovrete parcheggiare nel parcheggio a pagamento e la tariffa sarà di 0.0456 centesimi al minuto. Giuro. Fate i vostri conti ed occhio all'orologio!
Calcolate che per raggiungere la caletta avete almeno 15'minuti di cammino a piedi (quindi solo per andare e tornare vi va via mezz'ora!). La strada è particolarissima poichè si passa sotto la montagna tramite degli stretti passaggi, massimo due persone di grandezza, di circa 50 mt l'uno. Una volta in spiaggia...vi potrete stendere solo sulla ghiaia e non oso immaginare quanta gente troverete d'estate. Già a Maggio era strapiena. L'acqua è trasparente e delle tonalità di azzurro più belle. Sicuramente un posto che in qualche modo vi rimarrà nel cuore, vuoi per il viaggio o per la "lochescion" in sè.











































2 commenti:

  1. Solo la strada Fornalutx - Sa Calobra merita. Io a tratti mi sono cacata addosso! :-)

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  2. Soller cmq è carina e merita una visita .. qui abbiamo bevuto l'orzata! mai più! :-)

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