Morire di stalking

Un altro caso di omicidio riempie le pagine dei giornali ed i servizi dei telegiornali.

L'ultima è una ragazza di 26 anni uccisa a coltellate davanti al figlio dall'ex convivente. Benedetto (!) Conti è il suo nome. Quello dell'ennesimo uomo incapace di accettare la fine di un raporto.

Era stato denunciato già sei volte quell'essere.

Eppure...fino a che materialmente non si compie una violenza dimostrabile la legge italiana non fa nulla. Peccato che quando gli episodi di violenza arrivino...la maggior parte delle volte per noi donne non c'è più nulla da fare.

Aveva bruciato l'auto di Rosy.

Le aveva fatto trovare una bottiglia di benzina davanti alla porta.

L'aveva minacciata e anche piacchiata.

E la polizia sapeva tutto.

Su Leggo c'era scritto: solo le rockstar possono permettersi guardie del corpo 24 ore su 24. Solo loro possono comprarsi la sicurezza di (provare a) vivere serenamente.

Noi comuni mortali invece dobbiamo avere paura a camminare per strada. Dobbiamo avere paura a chiuderci la porta alle spalle. Dobbiamo avere paura a fare le scale da sole. Dobbiamo avere paura. 

Servono leggi e sentenze giuste. Bisogna far marcire in galera questi criminali che per un loro sfizio, per un loro finto orgoglio, non riescono ad accettare l'indipendenza di una donna, il fatto che

un essere di sesso femminile si riufiuti di continuare a vedere e frequentare un uomo violento o che semplicemente a loro non piace più.

Quante donne dovranno ancora morire?

Quante donne dovranno perdere il sonnon e la serenità a causa della paura?

Quanti figli dovranno ancora crescere senza madre e senza genitori?

Quante donne dovranno perdere le loro amiche?

Quanti genitori dovranno perdere ancora le loro figlie?

Questa è una tragedia che non accenna ad attenuarsi!

Settimana scorsa un uomo ha buttato giù dal balcone al settimo piano la moglie!!!

Un altro le ha devastato la cassa toracica con decine di coltellate.

Un altro ancora l'ha strangolata, uno l'ha bruciata, l'altro l'ha massacrata di botte.

Servono le foto, gente! Serve vedere che le donne di cui leggete sui giornali e di cui parlano in tv erano delle persone, avevano degli amici, un lavoro, un hobby. Avevano i capelli biondi, andavano dall'estetista, erano preoccupate delle bollette a fine mese. Aspettavano le vacanze, temevano la prova costume e sono state devastate moralmente e fisicamente.

Foto servono! I loro capelli biondi sono appiccicati con grumi di sangue. Le loro facce si venano di blu, le loro labbra si serrano in una smorfia. I loro vestiti sono strappati, il loro seno è menomato, la loro pancia è tranciata in due. A volte bisogna riconoscerle attraverso l'analisi dei denti.

Il loro uomo invece vaga. Lo trovano in qualche bar e farà giusto qualche mese di rappresentanza in prigione.

Siamo pieno di casi così.

Siamo stanchi di casi così.

Cosa possiamo fare noi? Se denunciare non serve, se condividere non serve?

Il rispetto degli altri parte prima dal rispetto che abbiamo per noi. Nessun amore vale un schiaffo, nessuna relazione dovrebbe ignorare una spinta contro il muro, un occhio nero, un labbro gonfio. 

Purtroppo non possiamo pagarci una scorta come i vip. E non possiamo neanche trasferirci dall'oggi al domani. 

E allora cosa possiamo fare? Restare qui ad aspettare di essere la prossima faccia schiaffata sul giornale? La prossima "oh poverina" delle chiacchiere della gente?