giovedì 19 maggio 2022

TRATTATO DEL RIBELLE - Ernest Junger

Riassumere questo libro di sole 136 pagine non è facile eppure l'autore stesso ci riesce benissimo nel riepilogo a fine testo. Per scoprirlo scorrete alla fine del post!

Pochi libri mi hanno fatto riflettere come il Trattato del ribelle che mi ha ricordato in qualche modo "1984" di George Orwell. Chissà come mai non li fanno leggere nelle scuole… Nelle "alte sfere" però sembrano averlo letto bene viste alcune affermazioni degli ultimi tempi di alcuni nostri governanti, tipo quella di Draghi sul condizionatore: "egli viene invitato a scegliere per la libertà oppure a votare per la pace. Solamente un mostro può non amare pace e libertà. Già questo conferisce al suo "no" un carattere criminale". 

Pubblicato nel 1951, il titolo originale del Trattato del ribelle è Der Waldgang di cui manca un equivalente in italiano e che il traduttore spiega così "letteralmente chi passa al bosco, si ritrae nella foresta, si dà alla macchia (da Waldgang). Il termine risale a un'usanza dell'antica Islanda dove nell'Alto Medioevo i proscritti, i fuorilegge, i ribelli insomma, si ritiravano in luoghi deserti e selvaggi nei quali conducevano un'esistenza libera ma quanto mai rischiosa".

Suddiviso in 34 brevissimi capitoli, il Trattato del ribelle non è un libro che si divora in poche ore nonostante le modeste dimensioni perché ogni pagina è ricca di concetti profondi e a volte difficili che necessitano più di una lettura superficiale. 

Junger inizia il suo racconto analizzando le elezioni dal punto di vista tecnico e la conclusione a cui giunge vi lascerà a bocca aperta facendovi riflettere, forse per la prima volta, su questo meccanismo che fa credere al cittadino di

avere in qualche modo un certo potere decisionale mentre la verità è molto più sottile e complicata…

Ma perché ho trovato molto attuale questo trattato? Perché penso che dal 2020 ad oggi la nostra vita sia cambiata molto e nonostante i ridicoli #andràtuttobene ho visto la situazione generale intorno a me, sociale, politica ed economica, andare sempre peggio. In un film degli anni '80 c'era una famosa battuta: ho visto cose che voi umani… e oggi posso dirla anche io. Non pensavo che sarebbero mai arrivati a chiuderci in casa per mesi, a terrorizzarci con bollettini di guerra quotidiani, a limitare i nostri spostamenti e le nostre frequentazioni e soprattutto a ricattarci con una iniezione sperimentale pena perdita di lavoro e libertà. Invece siamo arrivati a questi livelli di terrore e penso ci sia ancora (troppa) gente che crede sia stato solo un brutto momento mentre forse bisognerebbe cercare di trovare soluzioni alternative per (e dove) vivere. 

Vi incollo qui un altro pensiero che riguarda la salute, questa volta: Assai sospetto, e dunque da considerare con estrema vigilanza, è l’intervento crescente che, di solito con pretesti filantropici, lo Stato esercita sull’organizzazione sanitaria.

E cosa dire della Propaganda che imperversa ai giorni nostri? Leggete questo passo preso dalle pagine iniziali del Trattato del ribelle e ditemi se non vi ricorda qualcosa di attuale:

«La propaganda ha bisogno di una situazione in cui il nemico dello Stato, il nemico di classe, il nemico del popolo, sia già stato messo fuori combattimento e quasi ridicolizzato e però non sia scomparso del tutto. Il semplice consenso non basta alle dittature: per vivere esse hanno bisogno altresì di incutere odio e, di conseguenza, di seminare il terrore».

 Qui sotto vi riporto altri pensieri che mi hanno colpita molto:

- L'uomo ha diritto a manifestae la propria opinione di fronte a qualsiasi tribunale. Con tutti i rischi che ciò comporta, compreso quello di rimetterci la pelle

- Per intervenire in un processo prima di tutto è necessario comprenderlo

E’ un fatto che i rapporti tra i progressi dell’automatismo e quelli della paura sono molto stretti: pur di ottenere agevolazioni tecniche, l’uomo è infatti disposto a limitare il proprio potere di decisione. Conquisterà così ogni sorta di vantaggi che sarà costretto a pagare con una perdita di libertà sempre maggiore.

Tra gli altri concetti super interessanti che potete trovare nel Trattato del ribelle: pace, diritti, Costituzione, crimine, paura, proprietà, anima e... linguaggio. 

Un testo profondo e sorprendente capace di ridestare il Ribelle che è in tutti voi.

#libro #librodelgiorno #librospeciale #librodaleggere #librodacondividere #leggichetipassa #trattatodelribelle #junger #booklover #book #somethingspecial #rebel




Nessun commento:

Posta un commento