lunedì 9 maggio 2022

La direttrice: la nuova serie tv di Sandra Oh (recensione)

Ultimamente Sandra Oh è come il prezzemolo. Dopo aver concluso il ciclo della serie tv Killing Eve ritroviamo la famosa attrice canadese di origini coreane, in questa interessante serie tv che potete trovare su Netflix.



Smessi ormai da anni i panni della dottoressa Cristina in Grey's Anatomy, Sandra Oh sta ottenendo sempre più spazio come attrice protagonista in serie tv di diverso genere con grande successo.

La direttrice si distingue dalle più recenti serie tv perché è composta da sole sei puntate della durata di mezz'ora l'una: finalmente una serie tv che per vedere una puntata non vi occupa un'intera serata (tipo game of thrones o le ragazze del centralino).

Ji-Yoon è una professoressa eletta a capo del dipartimento di letteratura dell'università di Pembroke che capisce presto quanti siano gli interessi in gioco quando si detiene il comando di un'istituzione che più che preoccuparsi dell'istruzione degli allievi si preoccupa di far quadrare i conti. Oltretutto il consiglio vuol tagliare alcuni vetusti professori e il suo amico Bill, vedovo da poco più di un anno, è caduto in una spirale di autodistruzione che ne metterà a repentaglio il posto di lavoro. Basta infatti un gesto sbagliato e frainteso del collega per creare caos e proteste tra gli studenti che mettono pressioni ai vertici affinché il professore venga licenziato. Ji-Yoon è combattuta tra

il desiderio di difendere l'amico-innamorato e quello di tenersi il lavoro e alla fine opterà per aiutare Bill, mentre un "colpo di stato" verrà organizzato alle sue spalle…

Anche se La direttrice è una serie tv leggera affronta temi come la parità di genere e salariale, il razzismo e la dipendenza da farmaci. Inoltre la protagonista è una donna single asiatica che ha adottato una bambina messicana.

All'interno di questa serie tv c'è anche un cameo di David Duchovny, il fu Fox Molder di X-Files, che interpreta se stesso! Ed una delle attrici del cast è la compagna della Sarah Paulson di American Horror Story ovvero Holland Taylor.

Tutto il caos della serie ruota intorno ad un fraintendimento: Bill accenna un saluto militare, per fare una battuta, ma viene filmato da alcuni studenti che creano dei meme e li divulgano in giro spargendo la voce che sia un nazista. Nonostante i venticinque anni di onorata carriera con schiere di studenti adoranti basta un solo gesto fatto con leggerezza per metterlo al patibolo e bollarlo come nazista. Il docente tenta anche un incontro con i suoi studenti ma, a parte che sembrano avere la verità in bocca (come tutti i giovani, dopotutto, no?), finisce per peggiorare le cose. Questa situazione è davvero inquietante perché mostra come un gesto decontestualizzato possa venire frainteso ed ingigantito portando ad un caso mediatico in grado di rovinare non solo la professione ma anche la vita di chi è finito nell'occhio del ciclone.

Tra le altre esagerazioni il fatto che il docente abbia dato il passaggio ad una studentessa cosa ritenuta fuori luogo ed immorale. Casistiche molto realistiche che però fanno domandare ma dove siamo arrivati se ogni azione viene interpretata con secondi fini?

Beati quelli che non sbagliano mai e che non temono di giudicare e scagliare pietre a destra e manca.


#serietv #serietvsandraoh #serietvladirettrice #questionerazziale #comparsata

Nessun commento:

Posta un commento