martedì 26 novembre 2013

Una piccola impresa meridionale

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dal sito www.movietele.it

Trama:
Costantino/Papaleo è un prete spretato a causa dell'essersi innamorato di una donna. Quando torna al paese natale, nel meridione, sua madre lo obbliga a trasferirsi al dismesso faro di famiglia per evitare uno scandalo. A poco poco però il faro si riempie di "reietti". Prima la sorella della badante della madre, un'avvenente 40enne in pensione...poi il cognato additato nel borgo come cornuto ed infine la madre stessa che non riesce a reggere alla pressione delle dicerie del paese riguardo i propri figli. Eh si perchè Rosamaria, sorella di Costantino, che si credeva partita alla volta di Pechino è invece nascosta in una capanna sotto il faro insieme al suo amante! Un tetto pericolante verrà rimesso a posto da una piccola impresa meridionale composta da un padre single, una ragazzina in attesa degli esami di quinta elemementare e da Jennifer all'anagrafe Gennaro: muratore aspirante stunt-man!La strana comune, dopo numerosi momenti di tensione, riuscirà a trovare il suo equilibrio tramite un obiettivo comune: la...
be ma volete sapere proprio tutto?

Mie considerazioni:
Primo tempo molto bucolico, meno male che ci sono i bellissimi paesaggi a come dire...tenere in piedi la baracca. In qualche momento Papaleo mi sembra troppo "narciso": tanti primi piani, molte smorfie, molta fisicità ma poco contenuto.
Rivelazione del film: Barbora Bobulova o meglio il suo corpo, visto che è costantemente nuda.
A parte il fatto del ciuffo alla Sgarbi, bel Riccardo Scamarcio (che comunque potrebbe passare da un dentista a raddrizzare qualche dentino). 
La storia però traballa. Il ritmo ha una scossa verso la fine ma sembra una storia incompiuta. Se ne esce bene il concetto di famiglia, l'unica cosa che sembra poter mandare avanti tutto, anche a costo di litigi e pregiudizi. L'amore lesbico diventa quasi il punto centrale della seconda parte del film ma viene mostrato da un punto di vista troppo maschile (ogni scena tra le due donne mi sembra forzata o comunque poco naturale) e in generale poco "armonioso" con la trama della pellicola (vedi la scena finale in cui durante l'inaugurazione l'ex prete sposa (!!!) le due donne - ma cosa c'entravano le due cose?!).
La cosa veramente bella del film? I luoghi. Completamente girato in Sardegna fa venire una tremenda voglia di mare e di estate.













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