martedì 19 gennaio 2016

Strage di ragazzini

Scusate il titolo truce però è quello che ho pensato dopo aver ascoltato le ultime notizie su quella ragazzina di 12 anni che si è buttata dalla finestra a causa delle vessazioni dei compagni di scuola. Ora pare essere fuori pericolo e mentre lo scrivo mi sembra così assurdo: fuori pericolo davvero? Come potrà essere la sua vita (e quella dei suoi familiari) da oggi in poi?

Quello di ieri è solo l'ultimo di un innumerevole quantità di tentati (e riusciti) suicidi.
Ragazzini che all'alba della loro vita già decidono di farla finita a causa delle difficoltà che essa comporta.

Ho subito pensato alla mia esperienza scolastica e adolescenziale e ammetto, quasi con pudore, che per me è stato un bel periodo intervallato da rari momenti di tristezza. Così però non è stato per molti miei conoscenti che hanno superato a fatica quegli anni e alcuni di loro ancora oggi faticano a parlarne o a ricordare. E nelle scuole da me frequentate sono stati pochissimi i casi di bullismo! 

Quindi mi sconvolge l'idea che una ragazzina provi ad uccidersi a causa della situazione creatasi in un luogo in cui si dovrebbe socializzare, imparare e fondamentalmente anche divertirsi.

Tutta colpa dei social? Di Facebook, Whatsapp e via dicendo?

Mi viene difficile trovare una "soluzione" o fare una "diagnosi". Quello che mi sembra, da un'impressione (ormai) esterna è che i giovani siano sempre più fragili e che sia sempre più difficile trovare la soluzione giusta per farli stare bene. O bevono o si drogano o si offendono o si pestano. Mi sembra ci sia un'involuzione dei valori, un allontanamento dalla responsabilità.

Credo sia difficilissimo essere genitore oggi. Si penso a quella mamma e a quel papà che si sentiranno dei falliti e che d'ora in poi avranno ancora più paura per quella figlia che non sono stati in grado di far sentire al sicuro, nonostante tutto.

Mi ricordo che da ragazzina odiavo quando qualcuno per strada mi chiamava mozzarella per via della mia carnagione chiara. Mi offendevo ma cercavo di non darlo a vedere poi proseguivo e dopo pochi giorni quella sensazione di inadeguatezza finiva nel dimenticatoio. Era un commento più provocatorio che offensivo e sembra così infantile ed innocente rispetto a certe cose che si scrivono  oggi sui social! Eppure mi infastidiva e pensare che oggi la stessa cosa verrebbe scritta in bacheche, affissa sulle home page di chissà quanti e quali persone mi fa pensare: meno male che ai miei tempi quelle cose non esistevano! Perché la "forza" di questi moderni beceri che dietro ad un pc offende e infama qualcuno è il numero, la quantità di persone che riescono a raggiungere e colpire moltiplicando così una frase stupida e facendola diventare un peso difficile da affrontare varcata la soglia di casa.

Educazione. 
Ci vorrebbe più educazione. Insegnare alle persone che gli individui hanno sentimenti e che è si! è possibile esagerare ma deve essere possibile anche chiedere scusa ed imparare che anche le parole possono fare male e distruggere la cosa più cara che abbiamo: la vita.

Mi rivolgo a voi amici, conoscenti e semplici affezionati che avete uno o più figli: cercate di passare più tempo con loro e che non sia semplicemente del tempo a tavola davanti alla tv. Sforzatevi di ascoltarsi e sopratutto sforzatevi di insegnargli e di mostrargli che regole e valori ancora esistono. Speriamo.


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