venerdì 5 febbraio 2016

Figlia che parla e mamma che...chatta!

In verità non chattava ma i suoi occhi, le sue mani e comunque TUTTA la sua attenzione erano COMPLETAMENTE rapiti da un gioco dal nome dolce sul cellulare.

Madre e figlia si sono incontrate (evidentemente su preventivo accordo) in un vagone della metro.
Madre seduta, figlia che la raggiunge dopo qualche fermata.
Ragazzina adolescente non oltre i 16 anni.
Madre che, nonostante il tocco della figlia, non alza gli occhi dallo schermo. E così è stato (in modo paradossale ed inquietante) per oltre 12 fermate: la ragazzina parlava e le raccontava della scuola, del catechismo, di alcuni suoi amici. Quando ad un certo punto si è fatto evidente che sua madre non la stesse minimamente ascoltando le ha detto scusa ma ti ho fatto una domanda, almeno rispondi! e sua madre (sempre senza guardarla in faccia) le ha detto: bè evidentemente non lo trovavo interessante, no?

Non riuscivo a crederci.

Avrei voluto schiacciare sotto i piedi il cellulare di quella donna e mi sono chiesta ma non si accorge di essere maleducata e ridicola?

Eppure questa difficoltà di attenzione l'ho riscontrata in molte mamme (ahimè anche nella mia) e in generale in molte persone. Un giorno mi sono addirittura sentita dire: richiama più tardi che ora c'è una puntata interessante de "la casa nella prateria"!

Manifesto quindi l'egocentrismo tipico dei figli? E' giusto che i genitori abbiano del tempo per svagarsi e sopratutto di reclamarlo anche quando noi vorremmo la loro attenzione?

A me sembra che...si siano rincoglioniti tutti. Trovo davvero fastidioso che le persone a noi più vicine fatichino ad ascoltarci e a prestarci attenzione (calcolando poi che non si parla di ore di racconti e narrazioni). Se neanche loro riescono a farci sentire che a qualcuno importa cosa pensiamo e viviamo chi altri dovrebbe farlo?

Ma sopratutto: come mai è così difficile ascoltare qualcuno?


3 commenti:

  1. No ma vabbé, quella madre non è nemmeno degna di essere considerata e chiamata tale!!!! Dovrebbe vergognarsi e basta. E' ovvio che i genitori in quanto persone abbiano bisogno di uno spazio tutto loro, di svagarsi e staccare la spina, ma già rispondere così a chicchessia è brutto, ma alla propria figlia, che ti racconta la sua giornata, è imperdonabile!!
    E' palese comunque che ci stiamo un po' tutti "lobotomizzando" a causa della tecnologia (telefoni, tablet e quant'altro) : basta andare in metro appunto e vedrai TUTTI chini sul proprio telefono, incuranti del mondo circostante. Comunicazione zero, e intendo quella reale tra persona e persona, non quella virtuale tra meri utenti. La cosa si fa sempre più inquietante!

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    1. il fatto che tutti noi oggi viviamo con un cellulare in mano è una realtà. Non che con un libro sia diverso comunque...però quello che mi ha inquietata è stato il rapporto madre-figlia. Se ignorare degli sconosciuti con cui si condivide il viaggio è comprensibile, non lo trovo altrettanto con un parente. Sopratutto con un parente che chiaramente vuole interagire! Che mondo!

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  2. Hai perfettamente ragione!!!!
    Questo comunque conferma il mio pensiero.. non per essere retorica ma credo che certe persone non dovrebbero proprio fare figli, perché non hanno la benché minima consapevolezza di quanto ogni loro gesto e parola impatti sui loro figli e la loro psiche. C'è troppa leggerezza e noncuranza in giro.

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