giovedì 31 gennaio 2019

Il vagabondo delle stelle - Jack London

© 1915

Titolo originale: The Star Rover

Trama: 
Darrell Standing è un ergastolano nel carcere di San Quintino; è finito in prigione per l'omicidio di un collega e successivamente è stato condannato alla pena capitale per... aver colpito una guardia! Quando tutto sembrava andare per il peggio ci si è messo anche un pazzo che l'ha accusato di aver
nascosto della dinamite all'interno del carcere e così ogni giorno a San Quintino diventa una tortura tra pestaggi, privazioni e... infiniti giorni di camicie di forza. Tutto questo però non gli impedisce di comunicare con le nocche con gli altri due compagni di isolamento e sopratutto di vagabondare tra le stelle...

La prima cosa che mi ha colpito di questo libro è stato il titolo: così romantico, no? Poi a me lo stile di London piace (qui trovate recensiti Batard e Il richiamo della foresta). Solo che... interi pezzi li ho saltati a piè pari (quelli appunto dei "viaggi"). Il sunto del libro è che il corpo, essendo materia muore e "finisce" mentre la vita è spirito e lo spirito non può morire.
Il Vagabondo delle stelle però è anche una denuncia contro il sistema carcerario americano e le torture perpetrate al suo interno (vedasi l'uso depravato delle camice di forza) nei primi anni del Novecento.
La cosa strana è che questo libro racconta di un carcerato ma l'autore non entra mai nei dettagli del suo delitto: si sa solo che ha ucciso ma non il movente ne l'esecuzione. Nonostante la lunghezza, quasi quattrocento pagine, è un libro che si fa leggere e sopratutto che fa pensare.

- Gli uomini intelligenti sono crudeli; gli uomini stupidi lo sono mostruosamente

- L'ammaestramento è l'unica differenza morale fra l'uomo di oggi e l'uomo di diecimila anni fa

- Pensate al nostro lavoro minorile, alla corruzione della nostra polizia e della nostra politica, alla sofisticazione del nostro cibo e al nostro schiavismo delle figlie dei poveri...

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