lunedì 10 aprile 2023

I MIGLIORI GIORNI

Questo film era uno di quelli che avrei voluto vedere al cinema. E che fortunatamente poi ho visto a casa senza pagare il biglietto (lo trovate su Netflix). 

Dopotutto il cast prometteva bene: Valentina Ludovini, Luca Argentero, Anna Foglietta, Claudia Gerini, Max Tortora, Paolo Calabresi ed Edoardo Leo. Ma la sceneggiatura ed i dialoghi hanno raggiunto, come per il film di Bisio visto poco tempo fa , vette imbarazzanti.

I giorni migliori è composto da 4 storie staccate tra loro. Si parte col cenone della vigilia di Natale: tre fratelli si ritrovano a tavola dopo i duri anni segnati dalla pandemia (e dalle rispettive posizioni rispetto ai vaccini). Uno spot pro vaccini non sarebbe riuscito meglio: il non vaccinato di turno è tratteggiato come un bifolco con la terza media che sputa tesi complottiste ogni volta che apre bocca. C'è poi il fratello giudizioso, fresco di terza dose e... selvaggia cattiveria. Di mezzo c'è la sorella (Anna Foglietta in forma smagliante) testimonial del vivi e lascia vivere con ambizioni parlamentari. Questo primo episodio ricorda un po' Perfetti sconosciuti ed è abbastanza realistico sulla divisione che ha colpito molte famiglie in questi ultimi anni e sull'ipocrisia di molti di ritrovarsi a tavola a festeggiare solamente perché si fa così (e non perché si voglia così). Avrei apprezzato un po' più di coerenza finale con uno dei fratelli che se ne andava sancendo il distacco famigliare. 



Il secondo episodio è intitolato Notte di capodanno e vede come protagonista un imprenditore che passa l'ultimo giorno dell'anno ad una mensa dei poveri con la famiglia. La partecipazione dovrebbe essere solo una comparsata per farsi pubblicità ma finisce quasi in tragedia quando il suo ex

autista malato di tumore si presenta in sala con una bomba a mano. Poco credibile tutta la situazione e attori veramente da circolo amatoriale tranne Max Tortora super credibile, secondo me il migliore dell'intero cast.  

Il terzo episodio è dedicato a San Valentino (e alla fiera degli stereotipi ed assurdità): Sonia e Gianni sono sposati da venticinque anni e come al solito lei prenota una cena in un posto segreto per festeggiare. La rotta della coppia è tenuta da lei, donna in carriera determinata mentre lui… ha da anni una fidanzata di venti anni meno. Che però nel frattempo si fa una ragazza. Con cui poco dopo Sonia ci prova. Non ci avete capito nulla? bravi. Ricapitolando: Sonia sta con Gianni che però nel frattempo si scopa Clarissa. Clarissa (oltre a Gianni) sta con Daniela. Daniela lavora con Sonia e... ha un breve flirt con lei. Clarissa vuole bene a Daniela ma desidera Gianni. Daniela è lusingata da Sonia ma vuole Clarissa (e si fa trattare come uno zerbino da lei). Sonia scopre della giovane amante del marito e a cena i coniugi si confidano: è normale che dopo venticinque anni il rapporto sia diverso, loro non sono più innamorati. Si amano. E nel tavolo di fianco si piazzano Daniela e Clarissa, quest'ultima decisa a sposarsi con la ragazza dopo aver capito che Gianni non avrebbe mai lasciato sua moglie. Insomma: la trama dell'assurdo, soprattutto il ruolo delle due lelle che risultano infantili e senza amor proprio. Chi ne esce meglio secondo me è Sonia (e la Ludovini che non so, ha sempre il suo perché). Argentero buuu.

Curiosità: Daniela è interpretata da Greta Scarano che a me ha ricordato molto la Benedetta Porcaroli. Ed evidentemente non l'ha ricordata solo a me visto che le due hanno avuto in comune lo stesso fidanzato!!!

L'ultimo episodio è intitolato 8 marzo è ha come protagonista la Gerini in una sorta di BarbaraD'UrsoDeNoialtri che mentre manda avanti una trasmissione pomeridiana deve fronteggiare il tentato suicidio della figlia. Durante una puntata, vista la delicata situazione famigliare, non si accorge del vergognoso servizio dedicato alle donne mandato in onda nel suo programma ed il giorno dopo deve chiedere scusa anche se non l'aveva ideato lei. Morale: una donna per arrivare deve fare il doppio di un uomo ma quando lo fa... non va bene lo stesso. 

Insomma poteva essere un'idea carina quella di dividere un unico film in quattro "episodi" ma nessuno mi ha pienamente convinta.


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