sabato 19 luglio 2025

AVERE O ESSERE - Erich Fromm

La prima cosa che ho pensato, dopo aver finito di leggere il libro AVERE O ESSERE di Fromm è stata: se fosse in vita oggi EF si metterebbe le mani nei capelli. Anzi me lo immagino nella posa dell'uomo nell'urlo di Munch.

Dopotutto questo testo è del 1976, un'epoca lontana non solo temporalmente ma secondo me anche socialmente. 

Suddiviso in tre parti:

  1. Come comprendere la differenza tra avere ed essere - Fromm porta ad esempio tre poesie di autori diversi che hanno per oggetto la stessa cosa, cogliere un fiore, per farci comprendere in modo sorprendente in che cosa cosista la differenza tra avere ed essere. Stupefacente davvero, vale la pena cercare questo libro solo per leggere alcune delle pagine di questa prima parte. 
  2. Analisi delle differenze fondamentali tra le due modalità esistenziali - "una società i cui principi sono l'acquisizione, il profitto e la proprietà, determina il sorgere di un carattere sociale imperniato sull'avere e, una volta fissato il modulo dominante, nessuno desidera essere escluso o addirittura un emarginato; per evitare tale rischio, ciascuno si adatta alla maggioranza, la quale però ha in comune soltanto il mutuo antagonismo". Non vi ricorda nulla del c19?!
  3. L'uomo nuovo e la nuova società - la religione, il concetto del reddito minimo annuo garantito, le donne liberate dal dominio patriarcale


 

è lungo circa 250 pagine nella versione pocket e richiede più concentrazione rispetto alla lettura dell'altro suo famoso testo L'arte di amare (che vi super-consiglio). 


 

"ESSERE significa rinnovarsi, crescere, espandersi, amare, trascendere il carcere del proprio io isolato, provare interesse, "prestare attenzione", dare". 

Oggi mentre scendevo le scale della metro ho visto una mamma con due bimbi e due valigie grandi quanto loro. Mentre mi offrivo di aiutarla un signore faceva altrettanto. Siamo scesi a "braccetto", tutti contenti. Ma poco più avanti un'altra mamma è stata ignorata, abbandonata su quelle scale senza aiuto, mentre la gente la prendeva dentro perché era lenta e... nonostante io abbia chiesto aiuto per lei... non si è fermato nessuno.

"La democrazia può resistere alla minaccia autoritaria soltato a patto che si trasformi, da "democrazia di spettatori passivi", in "democrazia di partecipanti attivi", nella quale cioè i problemi della comunità siano familiari al singolo e per lui importanti quanto le sue faccende private"


 

Questa piccola scena si ripete spesso, con persone alle prese con piccole difficoltà e decine di altre che gli passano accanto fregandosene, senza prestare loro uno sguardo ed un minimo aiuto. Che brutta gente, che brutto mondo. Ma dopotutto è del 1952 la citazione che riporta Fromm nella sua introduzione, quella del medico Albert Schweitzer che parlò così al ritiro del Nobel per la pace "esortò il mondo a «osare di guardare in faccia la realtà… L’uomo è divenuto un superuomo… Ma il superuomo col suo sovrumano potere non è pervenuto al livello di una sovrumana razionalità. Più il suo potere cresce, e più egli diventa anzi un pover’uomo… Le nostre coscienze non possono non essere scosse dalla costatazione che, più cresciamo e diventiamo superuomini, e più siamo disumani».


 La realizzazione della nuova società e dell'uomo nuovo è possibile solo a patto che le vecchie motivazioni del profitto e del potere siano sostituite da nuove: essere, partecipare, comprendere.

 

 
 


Una bellezza di libro/testo/pensiero che potete trovare ormai anche a prezzi scontatissimi sui siti di libri usati, Una piccola perla che vi consiglio di cuore.

Se no, per altri libri... cliccate qui

Nessun commento:

Posta un commento