sabato 26 luglio 2025

PIATTAFORMA nel centro del mondo - Michel Houellebecq

 Romanzo contemporaneo scritto da un uomo in epoca pre-friendly 

Houellebecq infarcisce Piattaforma di stereotipi razziali e di frasi scurrili, di elogi del turismo sessuale e di dettagliate descrizioni di amplessi, durante la lettura mi sono chiesta più volte cosa ne penserebbe oggi un lettor* della Gen Z: scandalooo!

Eppure il suo stile non è spiacevole anche se fortemente maschile e leggermente deprimente.

La trama segue la vita di Michel, un quarantenne apatico e dedito al sesso a pagamento, che scopre che il padre (con cui aveva pessimi rapporti) è stato ucciso dal fratello della sua giovane amante. Il tragico fatto non sconvolge più di tanto l'impiegato che anzi vede il lato positivo nella lauta eredità in arrivo. E parte per un viaggio organizzato in Thailandia dove rifugge la socializzazione ed elogia le doti amatoriali delle donne a pagamento locali, per poi fidanzarsi con una compagna di viaggio una volta tornato a Parigi. Michel e Valerie si trovano anche se non si capisce perché, in verità neanche lui sa perché piace alla ragazza a cui da giovane piacevano le donne e che da adulta pare non possa vivere che per il sesso e il suo lavoro nel mondo del turismo. link recensioni libri


Michel è un personaggio davvero

poco interessante: un solitario introverso e disilluso che sembra far scorrere la vita senza mai riuscire a provare entusiasmo per qualcosa. Il suo mood è riassunto bene da questa citazione: "E' incredibile la facilità con cui rinunciamo alla vita, mettendola da parte con le nostre stesse mani". O da questo: "si concepiscono ricordi per essere meno soli al momento della morte". Certo quindi non toda joia toda beleza. Diciamo che se siete in un periodo non troppo allegro della vostra vita... uno come Michel potrebbe affossarvi ("Ci sono cose che si possono fare, e altre che sembrano troppo difficili. Poi, gradualmente, tutto diventa troppo difficile: è a questo che si riduce la vita"). Che poi non è che Michel Houellebecq abbia tutti i torti è che a vole si vuole leggere per svago e non per ritrovare le proprie difficoltà e miserie scritte su carta. Cosa ne pensate?

Eppure Piattaforma si fa leggere anche bene e il formato della Bompiani con gli angoli arrotondati è piacevole da tenere tra le mani. Penso inoltre che potrà suscitare più di qualche brivido languido a qualche lettore infoiato con le sue descrizioni crude e dettagliate (e mai una defaillance).

E vi dirò di più: a trenta pagine dalla fine c'è un colpo di scena sconvolgente che sconquassa ritmo e lettore, Piattaforma diventa quasi un thriller per poi ridiventare griscio e moscio come Michel nel finale. Nell'insieme una buona esperienza di lettura




piccola nota sulle coincidenze: il papà del protagonista viveva in Normandia nella zona del Cotentin dove sono già stata e dove tornerò in vacanza!

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