martedì 28 ottobre 2025

PER TUTTI I GIORNI DELLA MIA VITA - Abbie Greaves

Maggie ingurgita una scatola di medicinali mentre suo marito Frank sta giocando al computer. Lui si accorge del gesto della moglie solo quando scatta l'allarme anti-incendio per il fumo che arriva dal forno. Quarant'anni di vita insieme e poi... quel gesto folle! Frank è investito da un caos di emozioni, le speranze che Maggie si svegli sono scarse e l'unica cosa che rimane da fare è seguire il consiglio dell'infermiera: tornare a parlare a Maggie.

Eh si perché il titolo originale di questo libro del 2020 era molto più calzante di quello italiano ovvero è The Silent Treatment. E' quello poi su cui ruota il libro per la maggior parte della sua lunghezza: il trattamento del silenzio che Frank mette in atto con sua moglie dopo quarant'anni di vita insieme. Perché?

Non ci arriverete così presto a scoprirlo, la Greaves si perde infatti in descrizioni al limite dell'estenuante ed è un peccato perché l'idea di base poteva essere carina. Al posto di riempirne duecentocinquanta poteva toglierne cento e secondo me sarebbe stato molto più potente. Ma evidentemente non tutti hanno letto il libro Perché Einstein non portava i calzini (se ve lo siete perso, cliccate qui!).

Quindi addentriamoci insieme nella trama:

Frank è al capezzale della moglie in coma a cui ha smesso di parlare da sei mesi e decide che non può riversarle addosso subito il perché, vuole contestualizzare. E la prende alla larga, molto. Parte dal loro primo incontro, ripercorre ogni tappa e gesto della loro relazione e si scusa molte volte. Si scusa sia per non averle confidato molte cose, sia per non essere stato capace di salvare loro figlia. Ed è qui che finalmente, con l'introduzione del personaggio Eleanor, che il libro ingrana un attimino. Si scopre che Frank e Maggie si sposano per amore ma anche perché lei era rimasta incinta. E che poco prima del matrimonio lei ha un aborto che mette subito a dura prova la loro relazione. RIescono a superare quel trauma e a trovare una sorta di equilibrio nonostante per Maggie non riuscire ad avere figli sia una stilettata quotidiana. E dopo quindici anni? L'impensabile: all'alba dei quarant'anni nasce la loro bimba con cui vivono splendidi anni insieme. Fino a quando una sera lei non torna a casa ubriaca e barcollante, con gli occhi lucidi, senza dare spiegazioni. Quello è il momento che cambia le loro vite e mentre Frank snocciola la sua versione dei fatti sente un fremito nelle mani di Maggie! Ma è soprattutto il diario di Maggie a gelarlo, un diario che lei aveva scritto quando lui aveva smesso di parlarle e che segna il countdown al suo tragico gesto. Per Frank è come leggere di un'altra vita nonostante abbia condiviso con quella donna praticamente tutta l'esistenza. 

 - spoiler alert - 

Il doppio punto di vista finisce inevitabilmente per appesantire il ritmo ma rimane comunque uno svolgimento interessante. Questa scelta narrativa sottointende che per quanto si possa conoscere una persona non si potrà mai sapere che cosa  gli passi davvero nella testa, anche dopo quarant'anni. Un grande amore costellato (anche) di bugie e silenzi: verosimile? 

Secondo me, si. 

Anche se le bugie di Maggie non le ho capite e condivise.

Frank finisce per sembrare un bambolotto / bonaccione che non ha mai capito veramente le sue due donne ne è mai stato in grado di aiutarle nel modo adatto. Nonostante tanto amore e tanta buona volontà. 

Ciò che causa il silenzio di Frank è la morte della figlia. Dopo anni di trattamento del silenzio che anche lei aveva riservato ai genitori in seguito ad un episodio di violenza sessuale che non aveva voluto confidare al padre ne denunciare alla polizia. Due genitori deboli che, vedendo la figlia disperata, hanno trovato come unica soluzione quella di lasciarla libera. Libera di scegliere la scuola e la vita che voleva anche quando questo significava sparire per mesi, autolesionarsi e perfino drogarsi. Per non parlare della tragica fine nel fiume...

Come sopravvivere alla morte di un figlio, oltretutto se suicidatosi?

Tornando a parlarsi e a scegliersi, tutti i giorni della propria vita.

Ci sono dei momenti commoventi ed altri momenti strazianti in Per tutti i giorni della mia vita.

Essere genitore non dev'essere facile: ci si scontra con le aspettative e con le paure, soprattutto ci si scontra con un individuo che, per quanto abbia i propri geni, ha anche una personalità sua ed unica; e a volte non basta neanche tutto l'amore del mondo a salvare una persona. Genitore o figlio che sia.

In questo libro si trovano tante cose: l'infatuamento, la routine, l'aspettativa, la depressione post parto, la crescita, le paure, l'adolescenza, le violenze (fisiche ed emotive), il lutto e... una storia che non sarà memorabile ma che ha il pregio di essere abbastanza realistica da far arrivare alla fine del libro.

E voi l'avete letto? Cosa ne pensate?

Se volete leggere qualche altro riassunto di libri... cliccate qui!

 

buona lettura

 

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