La storia che tratteggia Maugham nel 1908 immerge nell'atmosfera tipica dei romanzi di fine ottocento e personalmente mi sono trascinata fino ad oltre metà lettura. Poi per me ha ingranato e mi sono sinceramente appassionata.
La storia ha solo quattro protagonisti, due donne: Susie e Margareth e due uomini: Arthur e Oliver Haddo.
Oliver Haddo è la figura intorno a cui è costruita la storia, Arthur e Margaret sono promessi sposi, lui è un noto dottore, lei una giovine senza famiglia ne eredità. Susie è una loro amica e Oliver Haddo, rigorosamente con nome e cognome, è un omone dal fisico importante, quasi obeso, che riesce sempre a
mettere soggezione a tutte le persone con cui parla. Per non parlare degli animali...Sarà proprio un incidente con un cane a far degenerare il rapporto tra i conoscenti: Haddo scalcia un cane che aveva tentato di morderlo, Arthur lo prende a pugni e sembra tutto finire lì. Ma Haddo se l'è segnata e riesce a farla pagare ad Arthur nel modo più duro da accettare: facendo innamorare Margaret di lui. I mezzi che usa O. H. però non sembrano chiari, sicuramente c'è di mezzo un incantesimo! Ma nessun uomo di buona ragione può crederci e ad Arthur non rimane che accettare il destino (ed il seguente matrimonio di Margaret con O.H.). Quando però si rivedono con amici comuni è chiaro a tutti che Margaret sia infelice e quando Susie ed Arthur scoprono come e dove vive cercano in tutti i modi di farla scappare dal nascondiglio isolato in cui è come prigioniera. I tentativi dei due amici però non servono a nulla: una forza oscura si è ormai insediata nella mente di Margaret che torna dal marito consapevole di andare incontro ad un funesto destino.
Spoiler:
La giovane ragazza infatti morirà di lì a poco, dopo essere stata usata da Oliver Haddo sia per punire Arthur che... per dare vita a degli omuncoli grazie al suo sangue e a strani rituali magici.
Poi anche Oliver Haddo morirà, per mano di Arthur ma non ci sarà più una vera pace per nessuno.

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