giovedì 16 maggio 2013

Viaggio sola - recensione film

dal sito www.spetacoli.blogosfere.it
In occasione della festa del cinema sono andata a vedere questo film italiano la cui trama mi ispirava parecchio. Alcuni conoscenti mi avevano sconsigliato di vederlo ma la tentazione della visione a 3€ ha vinto sull'esperienza altrui. Effettivamente non mi è piaciuto molto. Ed ora vi spiego perchè, partendo dalla trama.

Trama:
Irene è una sorta di agente segreto perennemente in viaggio. Si occupa di valutare gli hotel più famosi e stellati, in incognito. Superati i quaranta da un pezzo, ha un rapporto ambiguo con l'ex fidanzato, Andrea, con cui è rimasta in ottimi rapporti. Gli unici legami della sua vita sono costituiti dalla famiglia di sua sorella con cui però è un continuo litigare. Indipendente e riservata, ha dedicato la sua vita alla valutazione di camere e servizi d'hotel senza riuscire a
 costruire un rapporto umano qualsiasi. La sua sicurezza (di carattere, di ideali, di vita) viene scolvolta quando Andrea le comunica di aver messo incinta la ragazza con cui stava ma sopratutto quando conosce una persona a Berlino...

Mie considerazioni:
Vuoto. Non so se era questo l'intento ma...la prima parola che mi è venuta in mente pensando a questo film è v - u - o - t - o. Vuoto perchè se ci ripenso mi vengono in mente solo le camere (vuote) che lei mette a soqquadro per farne una valutazione. Vuoto come i dialoghi della protagonista, pressochè inesistenti e limitati a sole altre 2 persone. Vuoto perchè quando Irene torna dai viaggi nei resorts a mille stelle è quello ciò che trova a casa sua: il vuoto.
Quando si scopre che lavoro fa, credo che tutti abbiano pensato: che bello, vorrei farlo anche io. Poi si guarda il suo fare e disfare valigie e il suo perenne vagabondare in aeroporto (sola) e...passa la poesia. La sorella nevrotica perde tutto ma ha figlie e marito che la amano e l'ex fidanzato accetta di seguire un figlio concepito per errore ma amato lo stesso. L'unica a non avere legami è lei, ormai troppo abituata a stare da sola per sentire la mancanza di quello di cui gli altri continuamente si lamentano: i legami intimi.
Ci vuole coraggio anche per fare proprio il vuoto.
L'idea era carina ma è stato lento e spesso noioso. Il colpo di scena è arrivato troppo avanti (e comunque io gli avrei riservato maggior spazio).
La Buy sembra faccia sempre lo stesso personaggio che comunque...le viene bene ;-)


1 commento:

  1. assolutamente daccordo , il film è spento , confusionario e mancante di colonna vertebrale.
    La Buy è brava nel suo ruolo di 40...50 enne un po sfigata ma sempre raffinata , Accorsi , per il quale provo poca simpatia , sembra che se la tiri oltre che nella vita , anche sul set, dicevo Accorsi con la sua recitazione da 40 enne che non sa ancora da che parte stare , dialoghi banali , salti di scene .. conosce una cliente e dopo 5 minuti è gia in cinta ...
    Un bel polpettone che a 3 euro ci sta pure , sempre meglio che la TV ..
    Cmq , un film che non mi ha appassionato , eccezion fatta per il breve passo con l'antropologa , che poteva essere sviluppato meglio , ma l'antropologa (sado_maso) decide di morire di infarto , tutto nei soliti 5 minuti ..e quindi anche uno spunti piu interessante va a farti ...benedire !!!

    Velociraptor07

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