mercoledì 20 gennaio 2016

Saw & Cherie: due pelosi nel cuore

Oggi vi parlo di un ragazzo e una ragazza rinchiusi da tempo in una gabbia.
Titti bacia Cherie
Una gabbia grande per la verità, con una bella cuccia di legno e una stanza al coperto. Cibo quotidiano e qualche uscita regolare.
Quel ragazzo e quella ragazza in verità
non sono umani bensì animali: sono due cani del canile di Vigevano.
Quando vivevo in quella cittadina di cui serbo un grigio ricordo, la cosa più bella era quando arrivava il weekend e andavo in quel canile in campagna a trovare Saw e Cherie.
Con Saw era stato colpo di fulmine. L'avevo visto di passaggio: grande, peloso, pezzato. Avevo fatto di tutto per far si che me lo lasciassero portare a passeggio, litigando non so quante volte e introducendomi nella sua gabbia, a pensarci ora, con molta incoscienza.
io e Saw
Eppure vi dirò: forse i cani hanno davvero un sesto senso. Saw (ed anche Cherie) è sempre stato bravissimo. Fin dalla prima volta si è lasciato mettere il collare e portare fuori a fare lunghe passeggiate in quella campagna che non ho mai amato così tanto.
Quei suoi occhi dolci, quel suo testone enorme, quella sua camminata lenta: era un patatone dolce che ho sognato di portarmi a casa ma che, per vari motivi, non ho potuto adottare.

Vigevano è ormai un lontano ricordo ma non Saw e Cherie che rivedo nei movimenti del mio adorato Cam e nelle passeggiate che facciamo insieme. Quei due cani sono ancora in cerca di una famiglia e mi fa male non sapere se mai la troveranno.
Cherie con una pagnotta

Adottare un cane è bellissimo. I cani sono fantastici. Ma sono davvero impegnativi e se è vero che quello che danno in termini di affetto, gioia, entusiasmo è grandissimo non bisogna sottovalutare le fatiche connesse.
Saw sul "piedistallo"


Comprare un cane è facile: basta mettere mano al portafoglio.
Adottare un cucciolo è facile uguale: chi non resiste al fascino di un peloso che ruzzola ad ogni passo e mordicchia tutto?
Adottare un cane adulto dal canile è sicuramente impegnativo. Io consiglio a tutti un giro in canile. Certo non (come mi sono sentita dire) per fare un giro al supermercato ma per incominciare ad entrare nel mondo-canino. Consiglio quei canili in cui c'è un educatore e in cui c'è la possibilità di portare fuori a passeggio qualche cane così, per volontariato.

Dei mesi passati a portare fuori i cani del canile di Vigevano mi ricordo con affetto quasi tutti i cani: c'erano i cani da caccia che ti fregano! sembrano smilzi, magri, leggeri e appena aprivamo il portone sembrava di essere attaccati ad un motoscafo: mai sentito tirare tanto un cane come il vecchio Tom! Era un bello vederlo raspare il terreno, annusare ogni atomo d'aria, tentare ogni volta di buttarsi in acqua (e ridere vedendo i volontari che non conoscevano questa sua passione che spesso finivano per terra trascinati da quel corpicino scattante).

Passavo i pomeriggi in quelle campagne portando fuori tutti i cani che avevano bisogno, dal vecchio cardiopatico che poteva stare fuori solo cinque minuti al mio dolce Saw con cui mi perdevo nei prati. Quell'esperienza mi ha davvero fatto capire che volevo un cane nella mia vita, che ero pronta per prendermi quella responsabilità ed è grazie ai cani conosciuti in quei pomeriggi che ho avuto la determinazione per scegliere di cambiare davvero la mia vita e di adottarne finalmente uno. 

Saw e Cherie sono ancora in cerca di famiglia, li potete trovare, insieme a molti altri nella pagina facebook del canile di Vigevano oppure a questo link.

Spero tanto che qualcuno dia a loro (e agli altri cani dei canili) una possibilità!
Saw ed io

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