lunedì 9 gennaio 2017

Land of mine - sotto la sabbia

immagine dal sito www.comingsoon.it
Danimarca, 1945 - finita la guerra i tedeschi sono mandati a casa. Ma non tutti. Alcuni sono trattenuti per una delicata operazione: sminare le coste danesi, costellate di circa 2 milioni di
mine anti-uomo. Ad un sergente vengono così affidati 14 soldati ma si rivelano essere poco più che ragazzini: impauriti, affamati e ancora troppo dolorosamente vicini alla morte.

Il film tratta fatti realmente accaduti: le autorità danesi, visto l'ingente numero di mine sul loro territorio, decise di "usufruire" della manodopera che aveva impiantato le bombe (nonostante la guerra fosse però ormai finita). Dei duemila prigionieri adoperati per questa missione ne sopravvissero solo la metà.
Il film mi ha tenuta in forte tensione per tutta la durata: si aspetta lo scoppio che non si sa mai quando arriva ed ogni volta è una scarica di puro dispiacere. Questo film fa riflettere su quanto l'essere umano sia cattivo, in ogni sua epoca storica e a come a volte vivere o morire sia veramente solo questione di fortuna.








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