sabato 23 novembre 2019

Baby - serie tv Netflix - 1° stagione (spoiler)

Roma - in una scuola privata della RomaBene si incontrano ragazzi dalle vite sbandate e dalle famiglie improbabili. Ma tutti hanno una cosa in comune: una montagna di soldi. Soldi che non bastano a colmare le loro lacune emotive che li portano ad esagerare quotidianamente e ad assumere comportamenti fuori luogo per la loro età.
"Se hai 16 anni e vivi nel quartiere più bello di Roma, sei fortunato. Il nostro è il migliore dei mondi possibili. Siamo immersi in questo acquario bellissimo, ma sogniamo il mare. Ecco perché per sopravvivere abbiamo bisogno di una vita segreta." Inizia e finisce con questo pensiero, la prima stagione di Baby - serie tv di Netflix.
Sedici anni sono un'età delicata e le amicizie sono importanti se non fondamentali. In una scuola privata di Roma si incontrano Ludovica e Camilla: la prima figlia di genitori separati, con una sorella in America e la madre che sperpera i soldi del padre col giovane fidanzato; la seconda coi genitori separati in casa, con l'amante del padre sotto casa e una madre debole ed ipocrita. Quando poi nella scuola arriva Damiano la situazione si riempie di dinamiche diverse: il ragazzo è figlio di un ambasciatore arabo ma è cresciuto con la madre in uno dei quartieri proletari di Roma e viene visto e trattato come il diverso. Ed anche quando vorrebbe solo fare le cose per bene si trova in situazioni difficili in cui prova a reagire da solo.
Ludovica conosce Fiore in un locale e lui e Saverio la fanno entrare in un circolo di uomini disposti a pagare per cenare (e non solo) con lei. La ragazza accetta e tira dentro anche Chiara ma quando Saverio metterà le mani su Ludovica la situazione cambierà per tutti...

Questa serie tv Netflix tutta italiana è carina. Una delle cose che mi è piaciuta di più è la colonna sonora firmata da Yakamoto Kotzuga!

Nel cast figurano Claudia Pandolfi, Paolo Calabresi e
Isabella Ferrari ma sono quasi comparse. Al centro di Baby ci sono i ragazzini, tra cui spiccano decisamente le due protagoniste: Benedetta Porcaroli (molto carina e simile a Taylor Schilling la Piper di Orange Is The New Black) e la particolarissima Alice Pagani.
Ragazzetti che a sedici anni stanno intere settimane a casa da soli senza genitori, che organizzano feste in cui girano fiumi di alcool, che vanno a scuola con le minicar, che consumano droghe di ogni genere, che fanno sesso con chiunque e si dedicano a video porno che poi diffondono come nulla fosse. Poco rispetto per gli altri e per se stessi, una triste verità di oggi.
Ragazzi trascurati emotivamente dalle famiglie che si preoccupano solo di procurare loro cibo, abiti ed oggetti di qualità quando invece questi ragazzi avrebbero bisogno di attenzioni e disponibilità affettiva. Attenzioni e disponibilità che finiscono per ricercare nelle amicizie e nelle relazioni che inevitabilmente sono impostate male.
Il quadro che dipinge la serie tv Baby è inquietante per la tristezza e cattiveria che dipinge: nessun personaggio di Baby è veramente felice, tutti sembrano desiderare altro da ciò che hanno, tutti indossano delle maschere e fondamentalmente tutti sono soli.
Inoltre non dimentichiamoci che questa serie tv è ispirata a fatti realmente accaduti solo pochi anni fa (2014) !!!
Sinceramente non penso sia una situazione ascrivibile solo al mondo dei ricchi: questa mancanza di empatia tocca tutti i ceti sociali ed investe brutalmente tutta la fascia dei ragazzi più giovani che sembrano dover cercare l'eccesso a tutti i costi per riuscire a provare qualcosa.
Quando Ludovica e Chiara hanno iniziato a frequentare i loro clienti, devo ammettere, che mi sono venuti i brividi. Ragazzine che giocano a fare le donne senza capire tutto ciò che stanno perdendo. Il fatto appunto che dei ragazzini non riescano ad essere tali ma si comportino come degli adulti senza averne le esperienze e quindi le capacità per gestire al meglio determinate situazioni più o meno complicate, l'incapacità di confidarsi, di riuscire ad ammettere i propri dubbi e le proprie paure, la sensazione che nessuno al mondo possa capirli e farli sentire sicuri mi ha creato davvero una sensazione di disagio per loro. Poveri i ragazzi di oggi: vittime di una realtà sempre più virtuale in un mondo però ancora reale. Ragazzini divisi a metà che non so se mai riusciranno a diventare qualcosa di intero e di sereno.
La prima stagione di Baby dura solo 6 puntate di circa cinquanta minuti l'una. E' in produzione una terza stagione (la seconda è già uscita e tra poco ve ne aprlerò qui).

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