venerdì 1 novembre 2019

Joker

C'era una volta un re Joker, ed era Heath Ledger, e ora w il re Joker by Joaquin Phoenix.
Come molte persone la morte di Ledger, poco dopo l'uscita del suo ultimo film (Il Cavaliere Oscuro), mi aveva molto scioccata. Era quasi un mio coetaneo, un giovane e ricco attore all'apice del successo trovato morto nudo di overdose da farmaci. La sua interpretazione era stata impressionante ed ero restia a vedere una nuova versione del Joker ma eccomi qui a parlarvi di un altro signor attore, di un film che quando sono uscita ho pensato: ma sto Joaquin è proprio bravo. Ed è il 90% del film!

Il Joker di Todd Phillips prima di tutto non ha Batman. E' un film solo su Joker ovvero tale Arthur Fleck, individuo con chiari disturbi mentali che vive facendo il clown alle feste o negli ospedali. Arthur vive con la madre, una tele-dipendente, e ha una risata isterica che non riesce a controllare. Arthur sogna di diventare un comico che fa spettacoli in tv e.. ce la farà. Anche se con modalità "particolari"...
Ora se andate avanti... occhio che c'è dello spoiler.

Arthur non è un cattivo, è semplicemente un
disagiato. A causa di tagli comuniali, il suo servizio di assistenza non gli viene più fornito quindi niente più medicine e niente più psicologa. Arthur è spesso vittima della cattiveria della gente: prima viene pestato da un gruppo di ragazzini, poi viene raggirato da un collega che gli rifila una pistola e quando altri tre uomini lo prendono di mira, sfottono e picchiano... Arthur tira fuori la pistola ed uccide tutti e tre. Per le strade e nei tg non si parla d'altro: un clown ha ucciso tre ragazzini-bene. Arthur vaga e scopre di essere figlio di un noto conduttore tv. Quando sua madre, durante un interrogatori, ha un ictus Arthur scopre che in verità sua madre è una mitomane che ha inventato tutto e che è anche stata ricoverata in un ospedale psichiatrico (dopo averlo adottato) perché lasciava che il suo compagno abusasse del bambino (cosa all'origine forse dei traumi di Arthur). Quindi Arthur la uccide, soffocandola. Poi guarda la tv e vede che il suo comico di riferimento mostra al mondo un suo video, un video di Arthur, che improvvisa malamente uno show comico. Non contento di questo il divo ospita Arthur nel suo programma e quando il ragazzo arriva ha ben chiaro tutto: non ha più niente da perdere. Prima denuncia il sistema che non aiuta le persone come lui, il comune che ha tagliato i fondi per i più disagiati, la gente sempre più cattiva e poi se la prende col conduttore reo di averlo umiliato in diretta tv. Così Arthur senza fare una piega gli spara in testa, in diretta video.
Arthur viene arrestato e portato via ma la città ormai è in fiamma: migliaia di persone con la faccia da clown sta mettendo a ferro e fuoc la città. Il presunto amore di sua madre viene freddato in strada insieme alla moglie e viene risparmiato il giovane Bruce (futuro Batman?). Prima di arrivare in carcere un'ambulanza investe l'auto di Arthur: i poliziotti muoiono ma lui no e viene tirato fuori dalle lamiere ed idolatrato dalla gente.
L'ultima scena vede Arthur in manicomio (presumibilmente), a colloquio con l'ennesima psicologa. Lui ride poi se ne va. Coi piedi sporchi di sangue (l'avrà barbaramente uccisa) mentre corre per il corridoio rincorso da un inserviente.

Quindi ci sarà un sequel? Penso di si.

Oltre al già citato Joaquin Phoenix nel cast ci sono: Robert De Niro, Frances Conroy (vista in American horror story) e Marc Maron (visto in Glow).

Nonostante duri due ore piene non annoia. Bella la fotografia e le inquadrature in generale valorizzate da un Phoenix impressionante.

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