lunedì 22 novembre 2021

L'irresistibile ingenuità della famiglia Kwimper - Recensione di "Vacanze matte" di Richard Powell

Ciao a tutti,

(anche) oggi vi parlo di un libro che ho conosciuto grazie al bookcrossing ovvero "Vacanze matte" dello scrittore americano Richard Powell. Parto subito col dirvi che il titolo originale è "Pioneer, go home!" che c'entra poco con la traduzione italiana che ha storpiato, senza rendere al meglio, il tema di questo libro (qui il link recensioni libri in ordine alfabetico).

I protagonisti di "Vacanze matte" infatti sono i Kwimper, una particolare famiglia del New Jersey che ha deciso di stabilirsi su un terreno della Columbiana dopo aver imboccato una strada vietata al pubblico. Rimasti a secco con la benzina, decidono di accamparsi arrangiandosi come possono: filtrano l'acqua dal terreno, pescano al fiume, dormono su foglie di palma. La vita è semplice e si sentono come moderni pionieri (lo dicono a pagina 33 della traduzione italiana). Citando dal dizionario Treccani: pionière s. m. [dal fr. pionnier (der. di pion, che ha il sign. e l’etimo dell’ital. pedone), nell’accezione assunta da questa parola nel sec. 19° («chi comincia a sfruttare territorî vergini», «chi apre la via al progresso»). La traduzione italiana del titolo punta l'attenzione invece sull'aggettivo e sostantivo matto: le vacanze non sono matte nel senso di pazze - particolari ma sono i protagonisti che sono matti. Toby, incalzato dall'assistente sociale che gli chiede se qualcuno l'ha mai chiamato idiota risponde così: "non è che noi Kwimper siamo pazzi, ma solo che siamo diversi dagli altri". 

Un'altra cosa da sapere sul libro "Vacanze matte" è che fu pubblicato nel 1959 quindi situazioni e modi di fare bisogna contestualizzarli a quell'epoca.

"Pioneer, go home!" è pieno di trovate originali che

vi faranno pensare: ma questi ne sapevano una più del diavolo! In verità la tuttologa non è una Kwimper ma una Jones, la babysitter Holly che viaggia insieme a Toby, a suo padre e i gemelli Teddy ed Eddy.

Quando Toby e suo padre scoprono che il posto dove si sono accampati è terra di nessuno si fermano e danno vita ad una loro comunità che all'inizio conta solo i componenti della loro famiglia e poi, nonostante la lotta col signor King, il responsabile del Dipartimento dei Lavori Pubblici, si allarga ad altre persone (tra cui un gruppo di gangster). La lotta tra la famiglia Kwimper ed il Governo diventa quasi una lotta dell'assurdo in cui alla fine, ad avere la meglio, saranno i primi.

Ho letto questo libro in italiano ed è stata una lettura piacevole, anche divertente (l'idea dello sciacquone del camerino - ovvero del gabinetto - è irresistibile) e mi sono chiesta come sarebbe stato leggerlo in lingua originale per apprezzare meglio l'umorismo dell'autore. 

Trecento pagine di comicità che sembra arrivare da un altro mondo più che da un'altra epoca e che vi farà viaggiare con la fantasia per molte ore.

La cosa che mi è piaciuta di più di questo libro di Powell è la leggerezza che emana: se penso all'ansia della vita di oggi, alle nostre limitazioni, ai pass chiesti per fare qualsiasi attività, alle gabbie fisiche che ci vengono imposte e a quelle mentali entro cui troppo spesso ci confiniamo non mi sembra vero che la realtà sia questa che sto vivendo oggi e la finzione quella che ho letto tra le pagine di questo vecchio libro.

Qui sotto infine un piccolo estratto:



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