mercoledì 18 luglio 2012

La dittatura dei pennuti

Considerazioni semi-serie su come affrontare al meglio la convivenza con delle (apparenti) innocenti cocorite

Qualche anno fa mio padre trovò una cocorita smarrita per strada.
Era di un particolarissimo colore viola, il preferito di mia madre! E la porto a casa come segno del destino.
La piccola creatura però visse poco, forse a causa degli sbalzi di temperatura che aveva subito durante la sua vita in strada.
Nel poco tempo che era stata con noi però si era rivelata di una gioiosa compagnia e dopo di lei, in casa, il silenzio stonava.
Coco & Rita
Così un bel giorno decisi di portare a casa una nuova cocorita, di un colore molto simile all'altra.
Senza sapere che sarebbe stata la rovina della mia casa...
La piccola cocorita entrò in casa mia dentro una scatoletta di carta che sembrava il contenitore della vecchia Apple pie di McDonald's! Forse indispettita da quel viaggio...una volta inserita nella sua confortevole gabbietta non volle più saperne di noi. Ed iniziò subito a dimostrare la sua ostilità verso ogni dito che le si avvicinava per accarezzarla.
La famiglia era contenta della particolare uccellina ma ben presto notammo che lei si stava intristendo: non "cantava" più e passava il tempo ferma in un angolino.
Bisognava agire per risollevare il morale della Lilla depressa e la soluzione aveva anch'essa le piume. Azzurre però.
Fu l'entrata in scena trionfale di Celestino, un cocorito che mi ha rapito il cuore. Docile e gentile, si lascia anche prendere e accarezzare senza beccarti la pelle a sangue (come la sua "tenera" compagna).

Lilla con sopra Celestino mentre fanno all'amore
La coppia si è subito piaciuta e una volta piazzato il nido all'interno delle loro quattro mura...hanno dato sfogo alla passione, producendo la bellezza di 14 pulli*!!!
Della numerosa nidiata, per problemi di spazio, sono riuscita a tenere solo due ragazzi, un maschietto ed una femminuccia di nome Rita e Coco (per l'eccezionale fantasia rivolgersi a mia madre).
Il fatto è che se due erano "gestibili", vuoi per il numero, vuoi per l'anzianità...in quattro sono riusciti a creare una vera e propria dittatura dei pappagalli.
In casa Ganz ora comandano loro.
Dettano il ritmo della giornata a suon di ciiip ciip e
non ti danno tregua fino a quando non finisci per fare quello che vogliono loro.
Si inizia alla mattina presto. Fosse per loro, la sveglia suonerebbe alle prime luci dell'alba che si infilano nella tapparella ma noi astutamente li copriamo con un velo leggero che li fa stare calmi fino ad un orario decente. Mai oltre le nove comunque.
Una volta svegli inizia un inesauribile concerto che non accenna a diminuire MAI.
Smettono di berciare solo quando li si mette a letto, ricreando la notte, in qualunque stagione verso le 18.30/19.
Lì allora si ha un pò di tregua alle orecchie ma solo se li si copre col loro telo se no andranno avanti a stordirvi fino a che non capirete che dovete: spegnere la luce e guardare la televisione modello sottotitoli.
Non potrete fregarli mai. Anche coperti col telo, se accenderete la luce nella stanza dove sono loro o se parlerete a voce più alta del solito...vi ricorderanno che loro stanno riposando e si dilungheranno in urli che vi rimpiangerete di aver scatenato.
I bulli oltretutto sono dei pelandroni che devono anche fare il pisolino dopo pranzo e quindi televisione e luce sono off limits dopo le 13. Ogni tentativo di supremazia nei loro confronti si rivelerà solo un debole tentativo di ribellione incapace di sovrastarli. Mettere mano al telecomando non vi sarà di aiuto e vi assicuro che mollerete prima voi (nonostante in tv ci sia magari il sacro Studio Sport di Italia1).
Il fatto è che quando non "canteranno" vi mancheranno perchè anche se molti pensano che il loro posto non sia in una gabbia ecc...sono davvero degli animali di compagnia capaci di gesti d'amore incredibili.
Il mio Celestino da quando convive con la Lilla sarebbe da prendere in esempio per ogni innamorato, animale e non. La sua compagna ha avuto quattordici figli, l'otite e una ferita all'occhio e lui le è sempre stato vicino facendole i grattini e dandole tutto il mangiare di cui aveva bisogno. E glielo dava lui davvero, rigurgitando il cibo che aveva mangiato, per evitarle sforzi inutili!!!
Dal canto suo, la Lilla è un tipo molto particolare. Ha cresciuto un pullo dopo l'altro senza fargli mai mancare nulla. Ha pulito e custodito i suoi piccoli come una tigre e anche se è una dalle maniere forti...si vede che Cel le ha cambiato la vita. Lo cerca e lo ricambia si con certe belle beccate ma anche con numerosi grattini sulla testa che lo fanno impazzire.
Per quanto i piccoli...Rita è tutta sua madre: dispettosa e capricciosa, fa volare Coco di qua e di là. E lui? Fa quello che vuole lei! Hanno ognuno la sua altalena ma quando lei decide che lui deve scendere...trova sempre il modo per farlo. Anche senza buone maniere. I due giovani si sono dimostrati anche abili scassinatori, aprendo più volte la porticina della loro gabbietta da soli e volando arditamente per casa.
Le due coppie vanno d'accordo e quando allontaniamo le gabbie...continuano a parlarsi anche a metri di distanza. E guai ad intromettersi.
A volte li guardo e penso che se avessero la voce un decibel più bassa sarebbero perfetti ma comunque, anche gridando come dei dannati, riescono sempre a strapparmi un sorriso.
Belli loro!
ps
per non parlare di quando ho visto nascere i due piccoli: un'emozione vera che merita un racconto. A breve


*piccoli di cocorita

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