martedì 17 luglio 2012

Ragioni per vivere di Amy Hempel

373 pagine

Consigliato a chi apprezza i racconti brevi

Frasi da ricordare:
"...come i tramonti sulla spiaggia: una volta sparito il sole, la sabbia si raffredda velocemente. Allora sono come tanti altri momenti, che erano belli dieci minuti fa e adesso non lo sono più".

Trama:
In realtà è l'insieme di più racconti messi sotto un unico titolo.
Del primo: "Ragioni per vivere" fanno parte 15 racconti brevi con un unico filo conduttore: la tristezza. Tristezza legata alla malattia, alla morte o quant'altro. I personaggi non vengono ne presentati ne descritti, ogni storia è un racconto a sè e spesso non si capisce cosa stia accadendo nelle pagine che stiamo leggendo. Più che delusione o non gradimento...smarrimento di fronte a delle storie che spesso non sono riuscita a capire.
Un esempio?
Leggete qui sotto uno dei quindici:
L’UOMO DI BOGOTÁ
La polizia e quelli del pronto intervento non cavano un ragno dal buco. La voce implorante del consorte non ottiene l’effetto sperato. La donna resta sul cornicione, ma minaccia, non ancora per molto.
Immagino che tocchi a me convincerla a scendere. Vedo la scena, che si svolge così.
Le parlo di un uomo di Bogotá. Era una persona ricca, un industriale che era stato rapito a scopo di estorsione. Non era un telefilm: la moglie non poteva telefonare alla banca e procurarsi un milione di dollari in ventiquatt’ore. Ci sarebbero voluti mesi. L’uomo era malato di cuore, e
i rapitori dovevano tenerlo in vita.
Stai a sentire, dico alla donna sul cornicione. I sequestratori lo fecero smettere di fumare. Gli cambiarono la dieta e lo costrinsero a fare ginnastica tutti i giorni. Lo tennero così per tre mesi.
Una volta pagato il riscatto, l’uomo venne rilasciato e fu visitato da un medico: questi lo trovò in ottima salute. Racconto alla donna quello che disse il medico: il rapimento era la cosa migliore che potesse capitare a quell’uomo.
Forse non è una storia che convince la gente a scendere dai cornicioni. Ma la racconto pensando che la donna sul cornicione si farà una domanda, la stessa domanda che si fece l’uomo di Bogotá. Come facciamo a sapere che quello che ci succede non sia un bene?

Mie considerazioni:
Cosa ci posso fare io se mi faccio "fregare" dalle recensioni dei "famosi"?
Chuck Palahniuk ha definito l'autrice di questo libro addirittura la dea degli scrittori.
Io...ho faticato a raggiungere la fine della prima raccolta di racconti, quella appunto intitolata ragioni per vivere. Storie di morti e malati che, va bene che non mollano ma che comunque soffrono. Sarà che, con un titolo del genere, io avrei scritto tutt altro, parlando delle cose belle della vita, dei sorrisi, dei colori e dell'allegria...ma la scrittrice, inconsapevolmente, mi risponde in un racconto così scrivendo: "la gente non ti fa venire voglia di arrenderti?". A volte triste verità che però io non ho ancora intenzione di accettare.

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