martedì 11 marzo 2014

Quella sera con le sciure greche

L'estate scorsa sono stata a Creta, bellissima. Un giorno abbiamo trovato il giornalino degli eventi di Hiraklio, la capitale. Sfoglia e gira e abbiamo scoperto che nella vicina arena c'era uno spettacolo di musica tipica greca, gratis. Perchè non andare?
Pensando l'affluenza fosse minima siamo arrivate solo cinque minuti in anticipo e...il teatro era gremito. C'erano pochissimi posti e le luci erano ormai spente quindi eravamo quasi rassegnate a stare in piedi quando...una vecchina si è girata e ci ha fatto segno di andare avanti. Io e Titti abbiamo trovato due posti in file diverse: io circondata da donne greche vestite di nero e la Titti seduta al posto della "maschera" nel corridoio!!! La cosa comica è che io ero vestita con un cortissimo prendisole giallo limone che una volta seduta mi lasciava scoperte metà delle coscie per la gioia delle vicine che erano tutto uno spettegolare su questa "germanos" (io) tutta scosciata. 
Poche volte mi sono sentita così in imbarazzo! Ma dopotutto non eravamo al mare?! Peccato fossero le nove di sera e oltre al fatto che forse per i greci quello spettacolo meritava dei vestiti più consoni...è pure arrivata una brezza che mi ha gelata interamente!





Mentre la Titti sghignazzava sulla sua sediolina di plastica senza nessuno davanti, io ero in mezzo a delle sciure che parlavano di me senza preoccuparsi di farlo di nascosto e cercando di comunicare un po' in tedesco, un po' in inglese per finire con la frase tipo di quanto capivano che eri italiana: una fazza una razza.
Devo dire che, a parte la musica rivelatasi una lagna infinita, la serata è stata piacevole. La vecchina alla mia destra continuava ad accarezzarmi le coscie come avrebbe fatto la mia nonna Ambros mentre un'altra continuava ad offrirmi delle caramelle. Peccato fossero al caffè e io...odio le caramelle al caffè! In quesi casi come si fa? Si rifiuta gentilmente? Io non me la son sentita e in preda al gelo mi è pure venuta la nausea per aver ingurgitato la temibile caramella. Fortunatamente al secondo giro le ho fatto vedere che ce l'avevo ancora in bocca...
Mentre la Titti filmava gli "stacchetti" che a noi sembravano uno uguale all'altro, il pubblico partecipava unito nel cantare delle canzoni di cui mi sarebbe piaciuto comprendere il significato. Anche se sembravano tremendamente tristi!
E' stata una serata molto particolare e sul computer ho salvato parecchi video che oggi ho il piacere di condividere con voi :-)

Ci sono cose che a raccontarle non sembrano vere eppure sono realmente capitate e a distanza di tempo mi fanno ancora sorridere e pensare a quanto sia bello il mondo, così diverso e ricco di culture che non è detto che non siano fatte, a volte, per incontrarsi.

1 commento:

  1. Mamma mia che ridere!!! Io ero li seduta comodamente sulla mia sedia di plastica bianca con accanto il tipo delle luci (In Italia mi avrebbero mandato via a calci da quella sedia) ... mi giravo e ti vedevo in mezzo alle vecchine che ti parlavano e morivo dal ridere. Spiccavi li in mezzo!! E' stata davvero una bella serata...che ricorderemo!!!

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