martedì 22 luglio 2014

Farcela da soli? chiedere aiuto non è da deboli

Questa mattina camminavo col mio immancabile mp3 e le mie cuffie sulle orecchie e come prima canzone mi ha sparato fuori

Try it on my own

se cliccate sul link sopra verrete mandati alla pagina con il testo integrale e la traduzione in italiano, qui sotto il video

E sarà stata la pioggia o il ritmo ma...mi è montata su improvvisamente una forte malinconia.
Whitney Houston è morta neanche due anni fa, all'età di 49 anni. Questo singolo è del 2002 ed era una sorta di "manifesto" in cui dichiarava la sua voglia di farcela da sola. Era bella, famosa, ricca ed in forma (ma
dipendente da alcool e stupefacenti). Lo era anche dieci anni dopo eppure è morta da sola in una vasca da bagno di una camera d'albergo, strafatta di droga.

In questi giorni è morto un ex calciatore, Andreas Biermann. Aveva 33 anni e da tempo soffriva di depressione. Perchè accomuno queste due persone? Perchè questa canzone mi ha riportato alla mente tutte quelle persone che soffrono così disperatamente la vita da arrivare a togliersela nonostante fama e ricchezza.

I casi sono molti, anche tra i meno famosi però spesso si sente dire che i poveracci non hanno tempo per essere disperati, non hanno i soldi per dimenticare i loro dispiaceri con sostanze illegali e in generale si fanno meno menate.

Però trovo incredibile la quantità di persone che stanno male e non dico a causa di qualche malattia, ferita o incidente, dico che si sentono male, che si sentono sole, che si sentono brutte, incomprese, inadatte.

In questo mondo dove siamo tutti connessi, dove abbiamo centinaia di amici sparsi per il mondo, dove sembra esserci una soluzione by tutorial per tutto c'è ancora tantissima gente disperata. E la cosa più tragica è che nonostante tutta questa visibilità tecnologica sembra impossibile ricevere un qualsiasi aiuto.

Conosco persone disperate per un amore finito che pubblicano foto finte su facebook per far vedere ad amici, parenti ed ex che loro stanno benissimo, che si divertono come pazzi, che vanno avanti come nulla fosse successo. E poi piangono appena qualcuno le incontra per strada e gli chiede come va?

Conosco persone disperate che pubblicano allarmanti foto fisiche e in cambio ricevono tantissimi mi piace (e nessuno che li inviti a guardarsi allo specchio e a darsi una mossa che la vita è una sola e loro stanno scomparendo).

Conosco gente che quotidianamente invia "richieste di aiuto", scrivendo cose sconnesse, imprecando contro il destino cattivo e domandandosi se ha ancora senso andare avanti che hanno pochi amici che gli stringono la mano e che gli dicono forza insieme ce la facciamo.

E' triste come la nostra cosa più bella, la vita, per molti diventi non solo brutta, non solo dolorosa ma addirittura un peso.
Rinunciare a vivere credo che sia lo spreco più brutto del mondo.

Sopratutto in questo momento in cui il mondo è (ancora) dilaniato da guerre, in cui qualcuno non può camminare, dormire, parlare serenamente senza avere il terrore per il rumore di qualche bomba, per il terrore che la propria vita (o quella dei propri cari) possa finire da un momento all'altro.

Io auguro forza a chi non ce la fa.
Spero che chi si sente solo ed inutile trovi la spinta per trovare quello che di bello la vita ha da offrirci perchè purtroppo non abbiamo ancora dai certi su quella dell'aldilà e quindi...ne abbiamo una sola!

La canzone di Whitney è bella ma secondo me contiene un errore: è bello pensare di potercela fare da solo ma bisogna ricordarsi che chiedere aiuto non è peccato e che la vita è più bella se c'è qualcuno davvero, se c'è qualcuno di reale, con cui condividerla.

Tag:
Whitney Houston - droga - alcool - depressione - suicidio - morte - vita - guerra -

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