venerdì 4 luglio 2014

Vietato odiarsi

Ciao,
quello del titolo di oggi non è un motto buonista scritto a caso ma un cartello che si esponeva (e forse si espone ancora oggi) a Gressoney il 31 Dicembre.
Quel giorno infatti era dedicato a chi aveva dei nemici (e chi non ne ha?!) e...voleva fare pace.
dal sito www.aegee.org
La tradizione diceva che bisognava presentarsi all'alba fuori dalla porta della persona con cui si aveva litigato e si dovevano cantare queste strofe:

"La nostra vita non è che una nube. 
La nostra vita non è che un'ombra.
Un vetro che presto s'infrange..."

Al chè, se andava bene, dall'altra parte della porta avrebbero dovuto rispondere:

"Un piccolo fiore in un prato, un esile filo di fumo..."

e poi la porta si apriva e si cancellava ogni discussione passata con una grolla di vino.

Mi piaceva condividere con voi questa curiosità tratta dal libro LE REGIONI D'ITALIA edizione DeAgostini ragazzi perchè molto spesso capita di arrabbiarci con qualcuno per futili motivi che si ingigantiscono col passare del tempo. Contenziosi di cui dopo anni non si ricorda neanche più l'origine e che rovinano vite oltre che rapporti.
Non sarebbe invece molto più facile mettere da parte un pò di orgoglio e ricordarsi che...vietato odiare dovrebbe essere ricordato tutto l'anno?!




1 commento:

  1. Hai ragione tu..è l orgoglio che andrebbe messo un po' da parte! Purtoppo viviamo in una società rancorosa...arrabbiata..si è sempre stressati...peccato..chi non riesce a bussare alla porta dell altro...si perde grandi cose.

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