venerdì 27 maggio 2016

La vita, l'universo e tutto quanto - Douglas Adams

dal sito www.villains.wikia.com
Titolo Originale: Life, the Universe and Everything

123 pagine

© 1982

Trama:
Arthur Dent si ritrova in una caverna di una Terra primordiale, da solo, per oltre cinque anni. Quando decide di lasciarsi andare alla pazzia... ritrova Ford ed insieme salgono su un divano Chesterfield che li trasporta a Londra nel 1975 durante una partita di cricket. Qui, prima che la Terra venga (nuovamente) distrutta, vengono tratti in salvo da Slartibartfast e la sua improponibile (ma super tecnologica) astronave. La loro missione è una sola: cercare di
impedire che i Krikkit distruggano La Vita, l'Universo e Tutto Quanto.

Mie considerazioni:
Come anche nei due libri precedenti Guida Galattica per gli Autostoppisti e Ristorante al Termine dell'Universo il ritmo è abbastanza veloce. A differenza dei primi due però questo si perde, secondo me, nella descrizione di cose così assurde da risultare incomprensibili. E' davvero difficile riuscire a seguire la trama e gli avvenimenti e ammetto di averlo finito a fatica, grazie solo al fatto che non è un romanzo lungo.
La cosa più curiosa è che secondo me gli autori de Il Trono di Spade / Games of Thrones devono averlo letto anche loro perché parla di una cattedrale costellata di lapidi di morti (come il "tempio" in cui fa apprendistato Arya Stark oppure nomina un pipistrello con tre occhi, molto simile quindi al corvo con i tre occhi di questa serie tv). Forse però è solo una mia impressione indotta dalla confusione della storia in cui i protagonisti si spostano continuamente nello spazio-tempo e alcuni mi ricordano addirittura i personaggi di Futurama (Arthur mi sembra perspicace come Fry).
In generale è il libro che mi è piaciuto meno fin'ora del ciclo completo de La Guida Galattica per gli Autostoppisti.


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