lunedì 25 luglio 2022

La metamorfosi - Franz Kafka

Impressionante.

La prima parola che mi viene in mente per descrivere La metamorfosi di Kafka è proprio questa: impressionante.

Ma prima di svelarvene i motivi, riassumo brevemente la trama di questo libro pubblicato nel 1915: Gregor Samsa è un commesso viaggiatore che una mattina si risveglia insetto. Ma non un insettino qualunque, una specie di enorme scarafaggio che non riesce neanche a passare dalla porta della sua camera e che suscita orrore e repulsione anche alla sua stessa famiglia (composta da padre, madre e sorella minore). 

Il tutto accade in una notte e i Samsa ne rimangono sconvolti, reagendo ognuno alla sua maniera: Gregor si isola in camera, la madre è vittima di attacchi di panico, il padre è ostile ed aggressivo e Grete sembra l'unica volenterosa di mantenere un legame col fratello offrendosi come intermediaria tra lui ed i genitori. 

La convivenza si rivela però ogni giorno più problematica: nessuno pare tollerare la

vista di quell'enorme insetto che ha anche perso l'uso della parola (ma non quello di comprendere i discorsi altrui). Segregato in camera, Gregor cerca di arrecare ai familiari il minor disturbo, coprendo il suo corpo quando vengono a pulire la stanza o a portargli del cibo. La sua nuova condizione ha però definitivamente cambiato l'equilibrio della famiglia: se prima Gregor manteneva tutti ora tutti devono darsi da fare per sopravvivere quindi i genitori tornano a lavorare e perfino Grete trova un'occupazione. 

L'impossibilità di comunicare, unita alla forma mostruosa di Gregor, crea una costante situazione di disagio in famiglia che culmina quando, attratto dal suono del violino della sorella, l'insetto esce e viene visto dai tre pensionanti della casa che rimangono sconvolti ed irritati da quell'apparizione.

Gregor, non più umano ma neanche totalmente animale, viene rinchiuso nella sua cella camera e si lascia morire. Tra i familiari c'è uno strano sentimento, sicuramente del sollievo, e la notizia della sua scomparsa viene accolta organizzando una gita fuori porta come non capitava da tempo.


Quindi impressionante perché?

Prima di tutto perché Kafka è riuscito a rendere in modo impressionante la metamorfosi vissuta dal protagonista: quando descrive il nuovo corpo di Gregor e le difficili "manovre" che deve mettere in atto per governarlo sembra davvero di essere noi stessi quell'enorme e goffo insetto e fa una certa impressione.

Impressionante poi perché La metamorfosi (titolo originale Die Werwandlung) è un testo lungo solo 85 pagine capace però di trasportarvi in un mondo parallelo come pochi altri libri letti (qui il link con centinaia di altre recensioni!). 

Impressionante infine perché nell'edizione curata da Il corriere della sera per la collana I grandi romanzi l'introduzione a cura di Giuliano Baioni è lunga circa trenta pagine (e vi consiglio di leggerla dopo il libro).

La metamorfosi è un libro che non vi lascerà indifferenti e che contiene una delle scene più forti che io abbia mai letto: quando il padre cerca di ricacciare Gregor in camera sua e lo aggredisce lanciandogli una gragnola di mele, una delle quali si conficca violentemente nella schiena del figlio-insetto e... rimane lì fino alla fine dei suoi giorni, senza che nessuno si preoccupi mai di togliergliela e di curarlo.


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