sabato 2 luglio 2022

Recensione libro VOX di Christina Dalcher (sui contatori di parole delle donne!)

Titolo originale: Vox

Pubblicato nel 2018

Scritto da Christina Dalchner

Appassionati del libro Il racconto dell'ancella (o dell'omonima serie tv The Handmaid's Tale) unitevi perché VOX è un libro che vi appassionerà fin dalla prima pagina. Ma ve lo anticipo: il finale non è all'altezza delle altre parti.

Il sottotitolo incuriosisce subito: "Puoi dire non più di 100 parole al giorno. Ma solo se sei una donna".

La trama è semplice ed originale allo stesso tempo: negli Stati Uniti d'America è stata messa in atto una rivoluzione in piccoli atti per rinsaldare le famiglie. L'ultimo, fondamentale, tassello? Togliere le donne dal lavoro per riportarle ad essere silenziosi angeli del focolare. Con l'ausilio di un braccialetto che conta ogni loro parola e che al raggiungimento delle 100 giornaliere, se la quota si supera, parte una scossa elettrica.

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Niente più lavori, niente più libri e niente più chiacchierate: per le donne americane del 2020 esistono solo casa, figli e mestieri. In rigoroso silenzio. 

Quando degli uomini del Governo entrano in casa di Jean McClellan per chiederle aiuto per curare il fratello del presidente colpito da un grave ictus, la donna non crede alle sue orecchie: in cambio della sua esperienza con i malati colpiti da afasia Jean potrà non solo tornare a lavorare ma anche a parlare liberamente. Ma cosa c'è davvero dietro alle ricerche finanziate per il suo laboratorio?

Con un matrimonio che si trascina tra silenzi e risentimenti, con un figlio maggiore che è entrato tra le fila del movimento che ha portato a silenziare ed isolare le donne, l'unico desiderio di Jean è di

fare qualcosa affinché sua figlia Sonia non cresca in quel tremendo mondo che vuole le donne come novelle incubatrici mute senza sogni e speranze.

E ripensando all'amica di tanti anni prima che la esortava ad agire in prima persona Jean capisce che in ballo non c'è solo il suo futuro ma quello di tutte le future generazioni femminili. 

Tornata in ufficio Jean rivede l'amante italiano, Lorenzo, che si è procurato un passaporto falso per scappare da quella banda di sadici psicopatici ma la scienziata capisce che deve lottare sul suo territorio per evitare che i piani segreti del Governo diventino realtà ovvero sintetizzare un prodotto che se iniettato può distruggere la parte del cervello deputata al linguaggio.

Inaspettatamente è suo marito Patrick a compiere il gesto più coraggioso e a lasciarci le penne (insieme però a molti altri funzionari) mentre i funesti piani segreti del Governo vengono distrutti e... vissero tutti felici e contenti.

Quindi la parte più interessante, quella finale, dove finalmente la protagonista entrava in azione in modo coraggioso, audace ed impulsivo viene sintetizzata in poche pagine, scritte neanche troppo bene. Peccato perché la costruzione di Vox era stata interessante ma davvero la conclusione lascia a desiderare.

In generale una buona lettura con molti elementi che, letti facendo un paragone con la situazione attuale, mettono i brividi per alcune inquietanti similitudini.

Piccola curiosità: Christina Dalcher è laureata in Linguistica è ha insegnato italiano. Infatti nel libro i riferimenti al nostro paese e ai nostri usi e costumi sono frequentissimi!


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