venerdì 16 settembre 2022

Recensione: LA MACCHINA DEGLI ABBRACCI di Temple Grandin

 © 2005

Titolo originale: Animal in Translation - Using the Misteries of Autism to Decode Animal Behavior

Stavo leggendo un romanzo di Philip Roth e proprio non riuscivo ad andare avanti così ho preso questo libro di Temple Grandin che stazionava da mesi sulla mia libreria e che morivo dalla voglia di leggere ma che, per un fenomeno strano, non osavo iniziare davvero. Capita mai anche a voi con i libri su cui riponete ampie aspettative?

L'inizio de La macchina degli abbracci è entusiasmante; nel capitolo La mia storia la Grandin fa una sorta di presentazione di se stessa e di come sia arrivata a studiare gli animali (e ad essere diventata uno dei più famosi esperti del comportamento animale). E' un capitolo interessante e pieno di spunti di riflessione perché mette in luce come uomini ed animali percepiscano le cose diversamente. Sembra un'intuizione banale ed invece, attraverso la descrizione di alcune situazioni realistiche, è possibile comprendere meglio anche i comportamenti di

alcuni animali che vivono più vicino a noi di mucche e maiali come i nostri cari amici cani. Per esempio sono arrivata a capire meglio alcuni comportamenti di Cam (tipo quando si è era bloccato in mezzo alla strada senza motivo apparente e forse invece era dovuto ad un problema di contrasto ovvero il passaggio da una zona illuminata ad una buia). 

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Successivamente il libro secondo me si arena un pochino, forse per le frequenti ripetizioni dell'autrice che non nasconde di essere autistica e che fa continue associazioni tra il modo di percepire degli autistici e quello degli animali. Un libro sul comportamento animale quindi ma anche sul mondo forse poco conosciuto degli autistici.

Il terzo capitolo, intitolato I sentimenti degli animali, è uno di quelli che mi è piaciuto di più dell'intero libro e contiene approfondite analisi riguardanti ormoni, sensazioni, amore e... gioco un argomento, quest'ultimo, che mi sta particolarmente a cuore. Ah: vi consiglio assolutamente di leggere il libro Gioca! di Stuart Brown.

Avete presente quando dicevamo che "i bambini non giocano più come una volta... non sono più capaci di correre perché stanno sempre davanti al pc/telefono e si rincoglioniscono" ebbene: il nostro senso comune ci aveva azzeccato.
Degli studi hanno dimostrato che il gioco locomotorio è un'attività importante per lo sviluppo del cervello e si chiede quanto ne facciano oggi i nostri figli, conoscenti e nipoti. Pensateci.
Inoltre Piaget (psicologo) sosteneva che i bambini apprendono manipolando oggetti fisici ed osservando come funzionano. Ed anche questo è movimento. Perciò se oggi i bambini fanno meno movimento che in passato, potrebbe essere un problema non solo per il loro coordinamento motorio ma... anche per l'apprendimento! E ricordate che giocare fa bene a tutti: adulti, piccini e animali!

La macchina degli abbracci prosegue con i capitoli:
  • Aggressività animale
  • Dolore e sofferenza
  • Come pensano gli animali
  • Genio animale: talenti estremi
quest'ultimo capitolo, Genio animale, è davvero uno dei più interessanti dell'intero libro, ricchissimo di analisi particolari e curiose su alcuni talenti (spesso sottovalutati) degli altri animali che condividono con noi la Terra.

SI può dire che il messaggio finale di La macchina degli abbracci sia quello di non dare per scontato che quello che vediamo o proviamo noi sia uguale per tutti e che davvero, anche se spesso non ce ne accorgiamo, nella vita sono proprio i dettagli a fare la differenza.

Consiglio questo libro a tutte quelle persone che credono che gli animali hanno un'anima o quantomeno una coscienza e a chi... è curioso per natura.

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