THE ROAD DANCE

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Ebridi, isola di Lewis, 1916 - in un remoto villaggio scozzese la vita scorre tra raccolti di patate, lutti e panorami mozzafiato costantemente battuti dal vento. La quiete del posto viene distrutta quando tutti i giovani del paese sono chiamati in guerra. Prima di vederli partire però la comunità decide di festeggiare insieme un'ultima volta nella strada principale del villaggio, come da tradizione. E così si balla e si beve ma l'atmosfera viene presto rovinata dall'ubriaco molesto di turno che picchia l'innamorato di Kirsty, la bella del paese. E' proprio lei che si allontana un attimo per fare pipì e viene aggredita e stuprata sugli scogli. Ma da chi?

Quando viene soccorsa, Kirsty non ricorda nulla e mentre il suo bel Murdo parte per la guerra lei scopre di essere incinta! Quella gravidanza sarebbe uno scandalo, se venisse scoperta. E così Kirsty fa di tutto per evitare che i compaesani intravedano le sue forme. Intanto dal fronte giungono brutte notizie: un ragazzo è morto e il fidanzato di sua sorella ha perso un braccio mentre di Murdo si sono perse le tracce. Kirsty partorisce prima del previsto ed il bimbo muore così lei... lo getta in mare (?!). Il corpicino però viene ritrovato e la polizia indaga le poche ragazze in età fertile. Il dottore aiuta Kirtsy ma il poliziotto non è convinto e chiama un altro dottore a controllarla (grazie ad un magheggio della madre però la figlia maggiore non verrà scoperta). Senza Murdo e il bambino Kistry non ha più motivi per rimanere in quel luogo ostile ed isolato e decide di partire per l'America. Ma prima di farlo passa dal dottore per dirgli che... dopo mesi ha capito che era stato lui a violentarla (e quello, per la vergogna, si spara). Mentre è in America bussano alla porta e... è Murdo, sopravvissuto alla guerra e a qualche anno di prigionia con i tedeschi. 

The road dance dura troppo ed ha un finale scontato, il ritmo non ha mai dei picchi; a parte le casette del villaggio ed il paesaggio… non ho visto nulla di bello. 

La tematica più intensa è logicamente quella legata allo stupro che nel film fa passare la vittima da abusata a donna di malafede, mostrando come in epoche non troppo lontane una violenza subita fosse spesso motivo di vergogna e discriminazione. Uno spicchio di carineria lo si trova quando la vecchia pettegola del paese prende, inaspettatamente, le difese della protagonista. Girl power. Però… quanto è sempre stata difficile e dolorosa la vita delle donne!

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